Capitolo 7

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"Questa è una delle idee peggiori che ho mai avuto" pensò Aerilyn mentre guardava terrorizzata lo scontro tra i due suoi compagni di viaggio.
Meliodas e Ban stavano combattendo ormai da mezz'ora, e non sembravano per niente stanchi.
Ad ogni colpo ben assestato, delle piccole onde d'urto si formavano intorno a loro, facendo sobbalzare più volte la corvina.
"Non è scientificamente possibile che due umani abbiano questa forza!" Continuava a ripetersi nella testa ma, girandosi ogni volta, e vedendo la gigantessa e la fata, si ripeteva che, forse, non era del tutto impossibile...
《Ehy, tutto ok?》
Sbattè più volte le palpebre, capendo di aver pensato ad alta voce.
Si girò verso Diane, che la guardava in attesa di una risposta.
《Sisì tutto ok, solo che non mi aspettavo questo tipo di combattimento....》
《Beh il mio Capitano e Ban sono forse tra gli uomini più forti del regno, se non i più forti!》
Aerilyn guardò la corvina, notando l'ammirazione che aveva verso quei due, ma la sua attenzione venne attirata da una fata che mormorava tra sè e sè.
E lì gli venne il colpo di genio, pensando a come far partire l'operazione "cupido".
《Dimmi Diane...a te che tipo di ragazzi ti piacciono?》
Diane, sorpresa, si girò a guardare la corvina.
《Perchè mi fai una domanda del genere?》
Aerilyn fece spallucce, prendendo parola subito dopo:《per conoscerci meglio, tra...uh...amiche si racconta anche questo! Oppure no?》
Diane storse leggermente il naso, ma sorrise subito dopo, contenta che, finalmente, la ragazza si stesse aprendo con lei.
《Beh...mi piacciono i ragazzi forti, combattenti e col senso del dovere》
La corvina guardò prima lei, poi il ragazzo che si trovava dietro la gigantessa: girato di spalle e poggiato su Chastiefol, si potevano vedere i gomiti alzati, segno che aveva posizionato le mani dietro la nuca.
"Lo so che ci stai ascoltando..." pensò la ragazza, riposando lo sguardo sulla castana.
《Qualche tratto in più? Non per dire che questi non sono dei fattori importanti ma...quella che vorresti veramente di più al mondo nella persona che ami》
Diane la guardò sorpresa, e si portò subito una ciocca del codino destro di fronte al viso, sentendosi in imbarazzo per quella domanda.《Scusami non volevo metterti in imbarazzo, forse era meglio partire con un altra domanda...》disse dispiaciuta la corvina alla gigantessa.
King rimase in silenzio per tutto il tempo, ma non si girò, non volendo vedere Diane.
"Aaah lo sapevo che questa combinava solo guai! Povera Diane...chissà che costa sta prova-"
《Sinceramente non saprei...》
Aerilyn alzò il viso, guardando la gigantessa che, leggermente rossa in viso, continuava a giocherellare con i suoi capelli.
Fece un profondo sospiro, per poi riprendere a parlare:《Vorrei una persona che sia dolce e gentile col prossimo ma che, al tempo stesso, sappia fare le scelte giuste, anche se andrà contro il pensiero degli altri. Ah! E vorrei che mi facesse sentire...come se fossi una persona normale...》
《Una persona normale? In che senso?》
《Ecco vedi...gli umani non vedono di buon occhio i giganti e, come hai visto, erano stati banditi dal torneo di lotta. Non siamo molto bravi a contenere le emozioni, e quindi loro preferiscono scacciarci via dai villaggi》
Diane fece una lunga pausa, ma sorrise subito dopo, riprendendo a parlare:《in tutta la mia vita, soltanto il capitano mi ha fatto sentire come se fossi della statura giusta, preoccupandosi per me e chiedendomi sempre se stessi bene》
Aerilyn osservò come gli occhi di Diane si illuminavano quando guardava Meliodas, ma notò subito dopo il malessere di King che, finalmente, si era degnato di girarsi.
Si girò ad osservare il ragazzo biondo, che si era beccato un pugno dritto nello stomaco da parte di Ban.
《Per questo hai un debole per lui?》
Diane annuì, arrossendo ancora di più, ripensando al primo incontro col capitano.
Sapeva che con lui sarebbe stata sempre al sicuro, anche se, l'ultima volta, era stata lei a proteggerlo.
Si mise a sognare ad occhi aperti, pensando a come potrebbe essere una vita insieme a lui, ma una leggera presa sulla sua mano la fece tornare in sè.
Aerilyn gli stava tenendo il mignolo della sua mano, guardandola seria.
《Gigantessa o no, tu sei e sarai sempre una persona, con dei sentimenti e un cuore che batte. Gli esseri umani sono e saranno sempre cattivi e ostili verso un qualcosa che, secondo loro, può farli cadere, quindi attaccheranno sempre loro per primi. - si mise a sorridere spontaneamente quando incrociò lo sguardo sorpreso della castana - Ma tu non sei diversa Diane, sei una ragazza, come me, come la principessa e come tante altre, anche tu hai il diritto di sognare e di vivere in tranquillità, chiaro?》
La corvina guardò come, dopo quelle parole, gli occhi della castana iniziarono a luccicare, pronti a far uscire qualche lacrima.
Si spostò all'istante, sentendosi a disagio a vedere la reazione della gigantessa, non pensando che, forse, con quelle parole l'avesse ferita.
La sua attenzione, però, si posò su  King, che spostava lo sguardo dalla sua amata a lei, mentre il suo viso era in continuo muramento.
Volò verso il viso della gigantessa, pronto a consolarla con qualche parola dolce, lanciando sguardi assassini verso la corvina.
In tutto questo, Diane fece per parlare, ma si bloccò, muovendo la mano velocemente verso Aerilyn.
"Ora mi uccide!" pensò coprendosi il viso con le braccia, sentendo poi un colpo d'aria accanto a lei.
Si scoprì leggermente, notando che, con la sua mano, aveva bloccato il corpo di Ban, riuscendo a non farli scontrare.
《Capitano potevi far male a Aerilyn! Stai più attento a dove scaraventi Ban!》
Aerilyn guardò Diane lasciare l'albino, che si rialzò stiracchiandosi, mentre il biondo si avvicinava ridendo.
《Diciamo che avevo preso un po' la mano, scusate》
《Ehi, lo scontro non è ancora finito》
《Invece sì, - disse Diane scocciata, riportando l'attenzione su Aerilyn - tu stai bene?》
《Sisì, sto bene. Grazie Diane》
Si sorrisero entrambe, un sorriso sincero, quasi come se lo scambiassero delle amiche di lunga data.
King rimase a guardarle, capendo che, ancora una volta, aveva sbagliato a pensare male verso quella ragazza.
《Bene, Aerilyn hai qualche domanda sullo scontro? Oppure vuoi fare una prova?》
《Ehm...già una prova? Senza una spiegazione? Non penso di essere pronta...poi non ho la vostra stessa resistenza fisica, se può essere chiamata così》
《Torniamo sempre allo stesso discorso dell'altra volta, noi non siamo dei normali esseri umani》
《Beh io sì e, a meno che non conoscete un mago o una strega che mi riesce ad aggiungere una maggiore protezione alla mia tuta, di certo non sopravvivo così facilmente》
Meliodas roteò gli occhi, ma sapeva che non aveva del tutto torto.
《Dimmi che hai seguito un po' il combattimento, almeno》
Ricevette una risposta positiva con la testa, e questo lo fece rallegrare.
Si girò verso la fata e la gigantessa, intenti a guardarli.
Il biondo fece per parlare, ma un ruggito si alzò dall'altra parte della foresta.
《È il ruggito di ieri...》sussurrò Aerilyn, attirando l'attenzione dei quattro.
《Bene, penso che la sessione di allenamento è finita per oggi - commentò il capitano andando verso la boscaglia - King e Ban, venite con me, mi sono ricordato che dobbiamo raccogliere degli ingredienti》
La fata sbuffò scocciato, mentre l'albino, al settimo cielo, corse subito verso Meliodas, pronto a sfidarlo anche questa volta.
《Diane, porta Aerilyn alla taverna, forse Elizabeth è appena tornata, così potete attendere i clienti》
La gigantessa annuì e, prendendo tra le mani la corvina, si incamminò verso la strada inversa.
《Ehy posso camminare anche da sola, tranquilla》commentò Aerilyn aggrappandosi al pollice di Diane, che fece finta di non averla sentita, sorridendo nell'aver trovato una nuova amica.



In effetti il capitano ebbe ragione, la principessa era già tornata, e c'era anche un cliente all'interno della taverna; doveva essere un ex concorrente dell torneo di lotta di Vaizel, ma Aerilyn non l'aveva mai visto.
La corvina entrò e salutò Elizabeth e l'anziano, andando al piano di sopra a prendere gli appunti che aveva portato con sè.
《Hai finito di riparare la tuta?》 chiese la gigantessa appena la corvina spalancò la finestra.
《Diciamo di sì, devo finite di controllare i biocomponenti》
Diane guardò la ragazza sedersi vicino al letto, mentre armeggiava con un cacciavite e uno stivale.
《Peccato che non è armatura con qualche arma o strumento di difesa》
La corvina ridacchiò, mentre girava le piccole viti e leggeva il quaderno, pensando a quanto era ingenua e adorabile quella ragazza, anche se non sembrava per la sua stazza.
《Anche se ci siamo "evoluti", per così dire, non siamo ancora arrivati a questo tipo di teconogi- oh?》
《Che succede? Si è rotto qualcosa?》chiese Diane guardando la corvina, che si era fermata a guardare il tallone dello stivale.
《Nono...ma c'è qualcosa che non va, si è tipo aperta una piccola fessura con dei nuovi componenti...》
《E non va bene?》
《Lo scopriremo tra poco》disse iniziando ad armeggiare su alcune viti; un leggero "click" si sentì alla pianta dello stivale, mentre un piccolo led di colore azzurro si accese all'interno della fessura creatasi prima.
"Ma che diavolo è?" pensò la corvina girando ancora un po' una piccola rotellina, facendo partire una fiamatta dal piede dell'oggetto.
《CAZZO!》
il tempo di spegnerlo e di lanciarlo via, e alcune pagine del diario presero fuoco.
Diane rimase shockata da quella fiammata improvvisa, allontanandosi leggermente dalla finestra.
《Tutto ok, Aerilyn?!》chiese notando come la ragazza cercò di spegnere il diario con una coperta di lana, sentendola imprecare più velocemente.
Riuscì a spegnere in tempo il piccolo incendio, gettando un sospiro di sollievo.
Prese il quaderno e lo aprì, sfogliando velocemente le pagine.
"Non si è rovinato niente, per fortuna" pensò mentre l'adrenalina si abbassava.
《Sei ferita?》chiese girandosi verso la castana, notando una leggera bruciatura verso la finestra; per fortuna, ricevette un cenno negativo, facendola tranquillizzare del tutto.
《Menomale che non esistono armature del genere eh?》
《Vedi che è una novità anche per me! E poi, non ho mai letto niente del genere negli appunti della mamma. - disse mentre controllava ancora quei fogli, notando poi che, dopo la fiammata, le pagine finali, all'inizio vuote, si erano riempite di scritte e di scarabocchi vari - Beh, almeno fino ad ora》
Provò a leggere quello che era appena apparso sulle pagine...ma non riusciva a capire di che lingua si trattava e lì iniziò a riempirsi di dubbi e di domande sul perchè la madre avesse nascosto tutto questo.
Riprese lo stivale tra le mani, iniziando a studiarlo in ogni minimo dettaglio, ma un rombo di un esplosione la fece sussultare.
《Ma che sta succedendo?!》disse correndo alla finestra, dove Diane le mise una mano per salire.
Si girarono entrambe verso la foresta, notando come gli animali stavano scappando da lì.
《Non va bene, perchè stanno scappando?》chiede Diane più a se stessa che ad Aerilyn, pure lei perplessa vedendo quell'orribile spettacolo.
Mentre guardava verso il bosco, una chioma bianca attirò la sua attenzione, portandola automaticamente a gridare il nome di quella persona : 《ELIZABETH!》
《Cosa? Elizabeth?》chiese la gigantessa guardandosi intorno, notando poi la principessa correre nel bosco con in mando qualcosa.
《Presto Diane, dobbiamo inseguirla!》
《No, dobbiamo rimanere qua, gli animali si possono ferire e, se arriva una mandria con un'affluenza più forte, dobbiamo proteggere il Boar Hat》
《Ma la principessa sta andando da sola nel bosco!》
《Stai tranquilla, non è da sola - disse sorridendo, quasi forzato - il capitano sarà la a proteggerla, e ci sono anche King e Ban con loro》
Aerilyn guardò prima verso la foresta, poi la gigantessa, notando che, anche se tranquilla per la sicurezza di Elizabeth, soffriva molto per quel legame tra lei e il capitano.
"So come ti senti Diane...anche io l'ho provato..." pensò alzandosi in piedi sulla mano della castana, cercando di non perdere l'equilibrio.
《Forza, cerchiamo di tranquillizzare questi poveri animali, altrimenti entreranno nel villaggio. E la sì, che saranno casini se succede》
Diane annuì e fece scendere a terra la corvina, iniziando così quel faticoso lavoro, sperando in un veloce ritorno dei quattro compagni.













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