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Jungkook's pov
Era passato un anno da quando ero partito per prendermi una pausa da tutto e tutti.

Una volta laureato, avevo deciso di partire e scoprire il mondo. Non volevo rimanere ancorato per sempre nella mia città, nella mia casa e nella mia vita che ormai era monotona ogni giorno di più. Ero stato in tanti posti dall'America, alla Groenlandia, all'Europa. Avrei voluto girare il mondo intero se solo avessi avuto altro tempo, ma purtroppo mio padre mi aveva concesso soltanto quell'anno prima di adempiere ai miei doveri.

Gli avevo promesso che non appena il tempo di quell'anno fosse passato, avrei preso il suo posto a capo della sua azienda, in quanto suo unico figlio nonché unico erede. Non era il sogno della mia vita in realtà, però era una tradizione di famiglia che andava avanti da molto tempo. Una di quelle cose che passano da padre in figlio e purtroppo non potevo sottrarmi alla cosa. Fare il capo forse mi sarebbe anche potuto piacere, avere persone disposte a tutto pur di riuscire nei compiti da me assegnatogli.

Il viaggio di ritorno era stato abbastanza lungo e stancante. Avevo dormito poco e niente, guardando film come se non ci fosse un domani, non che potessi fare altro dato che non avevo ne connessione né altro. Potevo soltanto accontentarmi di ciò che l'aereo metteva a disposizione.

Non appena atterrati, uscendo dall'aereoporto, mi ritrovai davanti Jae, il mio autista, nonché maggiordomo.

Non appena incontrai il suo sguardo, mi aprii in un enorme sorriso, enormemente contento di poterlo rivedere.

-hey Jae ti trovo bene-dissi correndogli incontro abbracciandolo subito. Jae era una persona molto importante per me, era nella mia vita da sempre. Mio padre lo aveva assunto quando ancora ero molto piccolo e da allora era sempre stato al mio fianco. Ogni giorno si prendeva cura di me, cucinandomi ed aiutandomi in tutto. Gli volevo bene come se fosse un padre e lui me ne voleva come se fossi suo figlio.

-salve signorino, anche io la trovo bene. Ha fatto buon viaggio?-mi chiese dolcemente, stringendomi nell'abbraccio trasmettendomi tutto il suo affetto nei miei confronti.

-si sono stato molto bene, poi ti racconto con calma-risposi sorridendo staccandomi da lui, posizionando la valigia nel porta bagagli, prima di tornare davanti al mio sportello intenzionato ad aprirlo.

-certo signorino, ora la porto a casa così può mangiare e riposarsi-mi disse, afferrando la maniglia dello sportello, aprendomelo al posto mio.

-Jae che ti ho sempre detto?forse anche tu dovresti riposarti un po-dissi retorico con le braccia incrociate al petto, non volendo che mi servisse in tutto e per tutto. Ormai ero grande non ce ne era più bisogno. Sorrise, staccando la mano della maniglia ed unendola all'altra.

-ha ragione signorino, sa è l'abitudine-mi rispose, inchinandosi davanti a me prima di salire al posto di guida. Sorrisi salendo a mia volta e ben presto partimmo con destinazione casa mia. Posai il viso verso il finestrino osservando quella città da cui ero stato lontano un anno. Dire che mi fosse mancata, nonostante tutto, era un eufemismo.

Il viaggio fu abbastanza veloce, dato che casa mia era vicina all'aereoporto. Fin da piccolo avevo vissuto in una villa circondata da tanto di quel verde da portermici perdere. Amavo quel posto, non tanto per la villa in se ma per il giardino che la costeggiava. Ero solito addentrarmi in esso e lasciarmi andare per ore intere dimenticandomi del mondo intorno a me, abbandonandomi all'ombra degli alberi ed al canto degli uccellini.

Appena Jae parcheggiò davanti a casa, scesi ritrovandomi subito aggredito da mio compagno di vita, il mio cane Gureum, il quale non perse tempo dal saltarmi addosso, riempendomi di coccole, ricambiare da me.

-mi sei mancato piccolino-gli sussurrai, stringendolo e baciandogli la testa, mentre lui continuava a dimenarsi tra le mie braccia contento di rivedermi. Alzai lo sguardo verso casa mia, costatando che non era cambiata di una virgola.

-figliolo-sentii una voce davanti a me che sapevo perfettamente a chi appartenesse. Portai lo sguardo verso la sua direzione, incontrando quello di mio padre che mi guardava sorridendo.

-papà-dissi, posando a terra Gureum ed avvicinandomi a lui per abbracciarlo. Non lo odiavo minimamente nonostante mi obbligasse quasi a prendere il suo posto in azienda. Nonostante questo era un buon padre, sempre disponibile ed affettuoso nei miei confronti. Non avrei potuto desiderare di meglio. Era sempre stato comprensivo con me ed aperto mentalmente, persino quando gli confessai a diciassette anni di essere gay. Lui non si scompose minimamente, anzi mi abbracciò sussurrandomi che mi voleva bene lo stesso e che qualsiasi scelta avrei preso lui sarebbe stato dalla mia parte.

-come è andato il viaggio? Hai visto bei posti spero?-disse sorridendomi, mettendo un braccio intorno alle mie spalle e trascinandomi in casa.

Mangiaii velocemente ed andai a sdraiarmi per riposarmi. Ero totalmente distrutto. Il viaggio mi aveva stancato tantissimo. Sentivo dolore in ogni parte del corpo e la testa pulsare come non mai. Avevo bisogno di dormire, ora più che mai. Così cercai di sistemarmi sul letto, quando il suono di nuovo messaggio mi fece fermare. Roteai gli occhi al cielo per poi sospirare.

*Sempre al momento giusto mi dicono?!*

Mi allungai verso il comodino, afferrando il cellulare per venire a conoscenza di chi avesse disturbato io mio momento di quasi sonno.

-non hai perso tempo eh Yoongi!-esclamai, vedendo il messaggio del mio migliore amico sullo schermo. Sorrisi, aprendo subito la sua chat per potergli rispondere.

Yoongi
Kook sei già arrivato a casa?

Jungkook
Ciao anche a te

Jungkook
Si sto bene grazie spero anche tu yoon

Jungkook
Ah sì? Il viaggio è andato bene, un po' stancante ma tutto ok

Yoongi
Si si scusa....sei a casa?

Jungkook
Si perché vuoi venire a trovarmi come una fidanzatina innamorata appena torna il fidanzato dall'estero?

Ironizzai sapendo di farlo ridere.

Yoongi
Certo...come ho fatto a stare senza di te per un anno amore mio

Yoongi
Morivo di dolore ogni giorno, aspettando il tuo ritorno. Non mangiavo e non dormivo, non puoi capire come stavo senza di te

Jungkook
Oddio smettila di prego

Jungkook
Ho i brividi yoon

Jungkook
Sei il mio migliore amico e ti voglio bene ma...

Jungkook
Ti prego non dire più qualcosa del genere ok?

Yoongi
Si rilassati kook, sai che sei come un fratello per me

Yoongi
L'incesto ancora non mi convince

Jungkook
Quindi cosa vuoi dirmi di così urgente da chiedermi se sono a casa?

Yoongi
Niente di particolare in realtà

Yoongi
Stasera andiamo a fare un giro?

Jungkook
Forse

Yoongi
Da che dipende?

Jungkook
Dal fatto che se ora mi lascerai dormire, invece di continuare a scrivermi bombardandomi di messaggi

Yoongi
Vedo che sei sempre il solito kook

Yoongi
Comunque ok ti lascio in pace

Yoongi
Soltanto stasera vengo da te alle 19:30

Jungkook
Ok yoon a dopo

Yoongi
A dopo

Bloccai il cellulare sorridendo a quanto mi fosse mancato Yoongi, posandolo poi sul comodino. Mi portai la coperta addosso, mettendomi poi su un fianco e dopo essermi sistemato meglio mi abbandonai a Morfeo.

NON PUOI SFUGGIRGLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora