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Jimin's pov
Quando tornai a casa quella sera non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine di Jungkook a petto nudo davanti a me. Il suo corpo era qualcosa di magnifico forse anche troppo per essere reale. Inoltre non riuscivo a non pensare al pessimo lavoro che avevo fatto quel giorno. Ne avevo combinata una dopo l'altra e chi ne aveva fatto le spese per ognuna di quelle cose era senza dubbio Jungkook. Invece di aiutarlo, come mi ero ripromesso, lo avevo rallentato, sporcato e scottato. Visto il casino che avevo fatto, mi ero offerto di lavargli e stirargli la camicia che io stesso avevo rovinato. Non ne sapevo niente di queste cose ma mio fratello si o meglio il mio salvatore. Speravo che mi avrebbe aiutato dopo che gli avessi raccontato tutto.

Entrai in casa, lasciando il cappotto e le scarpe all'ingresso, sospirando. Piano piano, a piccoli passi, mi addentrarmi in casa diretto verso il salotto. Avevo bisogno di sedermi un attimo e chiudere gli occhi, cercando di dimenticare tutto il casino che avevo combinato per qualche minuto. Sentivo la testa scoppiarmi letteralmente ed era passato soltanto un giorno.

-chim come è andato il primo giorno?-mi chiese mio fratello entrando nella stanza e venendo a sedermi vicino a me sul divano, spostando momentaneamente la camicia da dove l'avevo abbandonata.

-uno schifo Hyung-risposi continuando a restare nella posizione in cui ero.

-che è successo?e questa camicia di chi è? Sembra di alta classe ma ha una macchia enorme sopra di...caffe?-mi chiese, osservandola in ogni dettagli.

-ho sbagliato tutto. Non sono stato in grado di fare delle fotocopie, poi dovevo prendere un fascicolo con un numero preciso ma ne ho preso un altro e ho rovesciato il caffè bollente sulla camicia del mio capo, ovvero questa e mi sono pure offerto si lavargliela ma non so dove mettere mano-dissi con un tono un po' bambinesco, affondando la testa sul suo petto iniziando a piangere.

-sei il solito impacciato e maldestro-rispose ridendo, ricevendo uno schiaffo sul braccio da me.

-hyung non è divertente. Jungkook si è arrabbiato-risposi mettendo il broncio

-jungkook? Già vi date del tu? C'è qualcosa che non so?-mi chiese con fare perverso e malizioso

-HYUNG! cazzo sei sempre il solito-dissi alzandomi da lui per guardarlo in faccia

-e poi dopo oggi mi odierà sicuramente-continuai triste mettendo il broncio sentendomi in colpa.

-vedrai che non ti odia, può capitare a tutti una giornataccia, tranquillo. Alla camicia ci penso io così non farai altri danni ok? Ora vieni qui da tuo seokjinie che ti coccola un po' e ti fa passare ogni tristezza-mi disse, tirandomi per il braccio per portarmi tra le sue braccia ed accarezzarmi la testa per rassicurarmi e calmarmi.

Jin aveva tre anni più di me ed era più di un fratello maggiore per me. Avevamo perso i genitori quando eravamo ancora adolescenti, rimanendo solo noi due. Per fortuna al tempo Jin era già maggiorenne e poté ottenere la mia custodia permettendomi di rimanere al suo fianco. Si è sempre occupato di me e preso cura di me. È stato come un padre oltre che un fratello. C'è sempre per me in ogni momento pronto a sostenermi ed incoraggiarmi. Non si è mai allontanato da me neanche una volta per niente o per nessuno. Anche quando si è fidanzato è sempre rimasto come me mettendomi anche prima del suo fidanzato.

Nessuno dei due ha mai avuto problemi per la sessualità dell'altro. Ho confessato a Jin di essere gay quando avevo 15 anni e lui mi ha sempre sostenuto e protetto. Sono davvero fortunato ad avere un fratello come lui.

-chim ti ricordi che sabato c'è il matrimonio della sorella di Nam vero?-mi chiese Jin all'improvviso ed io annuii accomodandomi meglio sul suo petto.

-con chi verrai?-chiese ancora ed io sbarrai gli occhi. Non avevo amici ne tanto meno un fidanzato. Potevo soltanto andare da solo. A volte questa cosa mi rendeva un po' triste, dato che in venti anni di vita non ero riuscito a farmi un amico stabile o a fare durare un'amicizia piu di qualche mese. Infondo non ero neanche troppo male come persona, ok anche io avevo i miei difetti, ma chi non ne ha? Tutti o mi usavano per i loro comodi finché gli servivo o volevano soltanto portarmi a letto dicendomi che avevo un bel fondoschiena e che volevano provarlo. Ovviamente io non li ho mai assecondati, anche se molti di loro non demordevano.

-penso verrò...insomma...da solo-sussurrai un po' incerto, giocando con le dita per l'imbarazzo di essere ancora solo

-cosa? Perché? Non hai conosciuto nessuno al lavoro di simpatico? Non hai fatto amicizia?-continuò cercando di spronarmi ad invitare qualcuno.

Cominciai a pensare alle persone con cui avevo parlato. Jungkook, assolutamente no. Yoongi, oddio no sarebbe strano, non lo conosco nemmeno quasi . Hoseok. Potrei chiedere a lui, magari sarebbe strano però. Ci conosciamo appena, magari non gli sto neanche simpatico. Forse è un azzardo un po' troppo grande.

-no nessuno-risposi ancora, non volendo fare la figura del disperato che invita chiunque pur di non andare da solo.

-va bene, ancora hai qualche giorno comunque. Pensaci-mi rispose Jin accarezzandomi i capelli ed io annuii

-ora ti va di cenare?ho fatto il tuo piatto preferito-continuò facendomi la domanda più scontata del mondo

-ovvio, per mangiare sempre-risposi alzandomi e correndo in cucina con un sorriso a 32 denti sul volto

NON PUOI SFUGGIRGLIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora