Capitolo 12

482 41 22
                                    

Le persone più belle 
sono strane. 

~Giorno 3~

La ciotola che conteneva la zuppa che Zayn gli ha preparato lo fissa al centro del tavolo, ormai perfettamente pulita. 

La sera precedente, dopo essere rimasto piacevolmente colpito dal sapore pieno e corposo, si era posizionato davanti al muro e dopo aver bussato due volte aveva parlato; davvero buonissima, grazie ma non ha ricevuto risposta e non l’ha ricevuta nemmeno quando è stata l’ora dell’ultima sigaretta della giornata, che ha fumato solo, stretto nel suo piumino, guardando le stelle.  

Stessa assenza che si è ripetuta la mattina, il suo bussare e il suo buongiorno, sono stati inghiottiti dal silenzio; un comportamento che lo ha stizzito a tal punto da ritrovarsi ad alzare il volume della musica al massimo, nella speranza di sentirlo protestare, ma nulla. 

A dire il vero vederlo combattere stuzzica ancora di più la sua curiosità, sa di non essergli indifferente, lo vede nel modo in cui lo guarda, in cui si innervosisce, troppo esagerato per battute quasi innocue che gli rifila. 

Avrebbe voglia di ronzargli intorno, non dargli la possibilità di battere in ritirata ogni volta che si sente spinto con le spalle al muro, è certo che alla fine cederebbe. 

Potrebbe comportarsi diversamente, potrebbe essere il ragazzo giusto, conquistarlo più facilmente; nel corso degli anni ha imparato anche a essere chi non è per non turbare chi non è in grado di accettare la sua vera essenza, ma non vuole farlo con Zayn, ci ha provato troppe volte a fingersi qualcun altro e le persone sono comunque scappate, quando inevitabilmente il suo vero io è venuto a galla. 

Non potrebbe funzionare.  

Non più. 

“Ma cosa posso fare per farti ridere?” si muove scomposto sul divano cercando un’idea, una qualunque per allentare la tensione creatasi e “eccola!” scatta in piedi e si dirige nel ripostiglio “sono un genio. Un fottuto genio” inizia a rovistare in mezzo agli scatoloni, sicuro che Harry abbia messo tutto quello che cerca da qualche parte, almeno lo spera. 

Gli viene quasi da ridere immaginandosi la sua faccia, anzi spera di non essere l’unico a ridere. 

 
•••••
 


Farsi coinvolgere sentimentalmente dal suo vicino non è certo fra i suoi piani.  

In fondo pensare che sia tanto bello quanto buffo e in parte adorabilmente irritante, non vuol dire proprio nulla, sicuramente non significa che sta iniziando a provare qualcosa. 

Ci sono parecchie persone che trova attraenti, ma questo non significa che implichi che si senta legato a loro sentimentalmente. 

Se non fosse per la voce di Lou che nella sua testa lo contraddice ogni qual volta uno di questi pensieri fa capolino nella sua mente, per l’ennesima volta si porta le mani al viso, cercando di trattenere un urlo. 

“Devo fumare. Assolutamente” afferra le sigarette ma una volta arrivato davanti alla maniglia della porta finestra si blocca, in queste condizioni non può vederlo; finisce di pensare addirittura di fumare affacciato alla finestra della camera da letto, ma alla fine si spoglia e si ributta sul divano e prendendo il cellulare inoltra una video chiamata. 

“Ti manchiamo già?” Lou appare a tutto schermo. 

“Forse” sorride in imbarazzo, in fondo gli mancano davvero. 

“Quanta stitichezza affettiva scorgo in te, oggi. È successo qualcosa che senti il bisogno di raccontarmi? C’è qualcuno che sta cercando di insinuarsi nel tuo guscio e stai battendo in ritirata?” Zayn sbuffa sapendo di non poter nascondere nulla a Lou. 

A Un Passo Da Te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora