Capitolo 19

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Vivi il momento


~Giorno 17~


La luce che entra dalla portafinestra fa stringere gli occhi a Liam.  

Non si ricorda nemmeno di essersi addormentato e ci mette un po’ a rendersi conto dove si trovi. 

Il divano è comodo e una coperta calda lo avvolge, la stanza è piena di luce e mentre si stira non può credere che Zayn non lo abbia cacciato, lasciandolo dormire sul suo divano. 

Gli sarebbe piaciuto trovarlo raggomitolato ai suoi piedi, ma sorride pensando che probabilmente non lo avrebbe mai fatto. 

Quante volte lo ha immaginato aggirarsi per quell’appartamento, si alza appena e con gli occhi salta di cornice in cornice, dove molte foto adornano il muro dietro il divano.  

Riconosce Niall, ovviamente Zayn e quindi suppone che il piccoletto con i capelli a scodella e l’espressione buffa sia Louis, il migliore amico di cui gli ha parlato. 

È strano pensare che una persona non abbia una famiglia alle spalle, anche la sua, che molte volte lo ha fatto sentire inadeguato e dalla quale ha sempre cercato di scappare, è comunque una famiglia. 

I ricordi d’infanzia, il ricordo dei profumi, delle feste e degli abbracci. 

Zayn gli ha detto di non essere diffidente per colpa del suo passato, eppure sente comunque un senso di vuoto al petto, pensandolo per diciotto anni in un orfanatrofio. 

Sono così tante le cose che ancora non sa di lui, come ad esempio, non sa cosa ci sia oltre quel salotto e quella cucina. Si alza e dopo aver controllato l’orario, decide di girovagare un po’. 

Oltre la porta che da’ nel reparto notte c’è il bagno; una bella vasca occupa tutto lo spazio da parete a parete, c’è una tenda tirata tutta da un lato bianca con stampate delle lettere sparse, c’è una finestra appena sopra la vasca, e sul bordo ci sono diversi flaconi di bagno schiuma e shampoo. Il pavimento e il muro dove c’è la finestra sono di un marmo marrone variegato, mentre le due pareti laterali sono rivestite da mattonelline bianche e lucide. Ovviamente tutto all’interno è impeccabile. 

Oltre la porta del bagno ci sono altre due porte, una è socchiusa, l’altra no, al suo interno Liam trova lo studio. 

Una bella scrivania piena di penne, pennini e matite. Uno schermo gigante, una tavoletta grafica e da un lato, sparsi, ci sono tantissimi bozzetti. 

Ci sono loghi, paesaggi, caricature ma un disegno attrae la sua attenzione: c’è un balcone, un balcone che lui conosce bene, in piedi accanto alla ringhiera c’è un ragazzo di profilo che porta una sigaretta alle labbra. Tutto il disegno è in chiaro scuro, tutto tranne quel ragazzo.  

Quel ragazzo a colori è lui. 

Accarezza il disegno con le dita, sente il cuore battergli forte e nonostante sia sicuro di essere contraccambiato, capisce quanta intimità ci sia in un disegno come quello. 

Zayn non lo ha solo guardato, ha osservato ogni suo minimo particolare. Il neo sul collo, la sua postura, il modo in cui tiene la sigaretta stretta fra le dita.  

Si sente un po’ nudo davanti a quel disegno, come se avesse appena avuto una conferma a tutti i sentimenti che sta provando da quando lo conosce.  

Per questo motivo lascia andare il disegno, facendolo ricadere appositamente sopra tutti gli altri e tornando in corridoio, apre la porta della camera di Zayn e senza pensarci troppo si lascia cadere nel letto accanto a lui.  

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