La ragazza dalle belle parole

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Per i primi giorni provai a parlare con Cheryl, ma oltre a vederla a lezione, non trovavo mai la possibilità. La mattina del quarto giorno a colazione, scesi presto nella sala grande per trovare da sola Cheryl seduta al tavolo Serpeverde. Mentre andavo verso di lei arrivarono Pansy e Blaise, la ragazza dai capelli corvini le si avvicinò e le mise la mano sulla spalla. 《Non toccarla.》 Ordinai d'impulso mentre mi avvicinavo. 《Topaz, come mai da queste parti?》 Mi chiese Pansy, mentre Cheryl si girava verso di me. 《Ho detto, non, toccarla.》 Ripetei ancora più convinta, non volevo che delle persone così cattive si avvicinassero a lei. 《La conosci almeno? O stai solo cercando di fare l'eroina mancata Topaz?》 Mi provocò. 《Ton-.》 《Cheryl sono persone cattive, stronze e crudeli. Non voglio che ti facciano del male.》 Spiegai a Cheryl. 《Loro non son-.》 Continuò Cheryl quando mi arrivò un pugno sul naso, mi appoggiai al tavolo dolorante mentre il sangue iniziava ad uscire. Guardai la mia mano sporca della sostanza rossa, questo è una delle mie debolezze, odio il sangue non riesco a guardarlo se non quando cambio l'assorbente, se no, svengo. E così accadde. Chiusi gli occhi. 《Pansy che ti è saltato in mente?!》 Sentii Cheryl e poi anche le sue braccia attorno a me. Riuscivo a sentire ancora il mio sangue scorrere fuori dalle mie narici, odiavo quella sensazione, non riuscì più a trattenermi e persi i sensi.
Mi risvegliai in infermeria. 《Toni, neanche il quarto giorno e sei già qui.》 Commentò l'infermiera. Mi stropicciai gli occhi e vidi da dall'altro lato del letto Cheryl e Hermione. 《T- Toni...》 Sussurrò Cheryl prendendomi la mano. 《Tutto okay davvero, avrei dovuto dirti che non ho proprio un debole per il sangue.》 《Mi dispiace.》 Disse poi. 《Non è colpa tua, almeno sono riuscita a parlarti, ne è valsa la pena.》 Sorrisi. 《Abituatici Cheryl, Toni è fatta così, se vuole una cosa può far di tutto, anche rischiare di andare in infermeria.》 Commentò la mia migliore amica e Cheryl fece una piccola risata. Dalla porta entrò Pansy con la sua sacca per i libri. 《Che ci fai qui?》 Chiese Hermione fredda. 《Calmati Granger, sono venuta per scusarmi. Ugh non ci credo che lo sto facendo davvero. Scusa Toni.》 《Wow, grazie, che strano evento.》 《Mi ha costretto la Weasley, ha detto che se non l'avessi fatto e avessi rovinato il tuo "splendido, carinissimo naso" non mi avrebbe aiutato ad incantesimi.》 Cheryl la guardò malissimo, ma io le accarezzai la mano, si girò verso di me e le sorrisi e lei ricambiò. 《Oh, okay, okay, capito. Bl- Weasley adesso ho capito.》 《Non dirlo in giro, mi fido.》 《Tranquilla Cheryl, ma dirò solo Draco che non dovremmo più disturbare Topaz da ora in poi...purtroppo, è stato bello Toni, vado.》 Spiegò Pansy ridendo e fece per andarsene, ero ancora confusa, ma quello che era successo era vero, e quello che succese dopo era ancora più strano. Hermione prese la sacca che la Serpeverde stava dimenticando e gliela portò. 《Svegliati la prossima volta.》 Commentò quando gliela posò ai piedi, Pansy sorrise sorpresa. 《Grazie Granger, me lo ricorderò.》
《Ragazze io vado, Toni ti prendo il posto a lezione.》 Mi comunicò Hermione e lasciò la stanza.
《Anche il tuo naso è davvero carino.》 Sussurrai a Cheryl. 《Pansy non avrebbe dovuto dire quella parte.》 Spiegò mordendosi leggermente le labbra arrossendo. 《No, ha fatto bene. Forse dovrei...rivalutare i tuoi compagni.》 《Sono delle brave persone, fanno solo i duri.》 《Spiegami come fai a rendere tutto migliore ovunque vai?》 Chiesi persa tra i miei pensieri, poi le presi la mano e la feci sedere. 《Persino me, io un caso perso, stai riuscendo a rendere migliore.》 Si sdraiò vicina a me e mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 《Ti gira la testa?》 Mi chiese dolcemente, io annuii accoccolandomi nell'incavo del suo collo. 《Riposati un po' e poi torniamo a lezione.》 Mi rassicurò accarezzandomi i capelli. 《Tu dovresti andare, non devi perdere lezione.》 Dissi di malavoglia, ma era vero. 《Vuoi che me ne vada?》 《Ho detto che dovresti, non che vorrei lo facessi.》 《Allora resterò qui.》
Restò lì con me, a coccolarmi e a dirmi parole dolci ogni tanto, quando mi ripresi glielo dissi, la ringraziai, e dopo aver salutato l'infermiera uscimmo. 《Non abbiamo nessuna lezioni insieme oggi purtroppo.》 Disse lei. 《Beh potresti, venire a vedere i miei allenamenti di Quiddtich.》 Le proposi. 《Volentieri.》 Accettò dandomi un bacio sulla guancia. 《Ci vediamo dopo.》 Ci separammo, andai a lezione di transfigurazione. 《Scusi professoressa se sono arrivata in ritardo, ero in infermeria.》 Mi scusai mentre mi sedevo vicina ad Hermione. 《Non si preoccupi Topaz, sono abituata, ma fa sii di essere preparata per gli allenamenti.》 Annuii, la Mcgranitt era una fanatica del Quiddtich.
Appena finite le lezioni andai con Harry verso il campo, lui fa il cercatore, io la cacciatrice insieme a Ginny e un altro ragazzo. Oliver è il capitano, fa il portiere e per ultimi i famosi gemelli Weasley, che sono i due battitori.
《Mi dispiace per Ron, non so nemmeno io perché faccia così.》 Disse Harry visibilmente dispiaciuto per il comportamento del migliore amico. 《Non importa.》 Indossammo le divise e iniziammo ad allenarci, ad un tratto segnai ad Oliver e sentii una voce familiare dagli spalti. 《GRANDE TONI!》 Mi girai e vidi Cheryl che saltava e applaudiva, sorrisi e tornai a giocare ancora più invogliata di prima, intanto i gemelli stavano facendo un ottimo lavoro con i bolidi, passai la pluffa a Ginny che segnò e si crearono altre esultazioni dagli spalti, c'erano anche Hermione e Luna. Io, Harry e tutti i rossi volammo verso di loro. 《Luna!》 Urlò Ginny abbracciando l'amica. 《Sei stata bravissima Gingin.》 Si complimentò la bionda. 《Ehy tu.》 Dissi avvicinandomi. 《Ehy..》 Rispose quasi in un sussurro nascondendo un sorriso. 《Ciliegia! Come mai qui? Sei venuta a vedere i tuoi fratelli preferiti?》 Chiesero in coro i gemelli. 《In realtà sono venuta a vedere Toni.》 Ammise siceramente, Fred e George si guardarono ironicamente indignati, Cheryl rise e anche io e i gemelli. 《Ma anche voi siete davvero forti.》 Affermò. 《Anche perché se non ci fossimo noi Harry e tutti gli altri sarebbero stati colpiti tante di quelle volte dai bolidi.》 《È il vostro ruolo.》 Ribatté Ginny. 《Sta zitta bambinetta.》 Ordinarono scherzosamente per poi fare il solletico alla sorella più piccola. 《Quindi ciliegina, vedo che hai fatto finalmente amicizia con "la ragazza dalle belle parole".》 Commentò Fred.
《Non avete letto il mio diario segreto vero?》 Chiese improvvisamente seria Cheryl. 《Potrebbe essere che ci è finito tra le mani aperto. Tanto ormai siete amiche no? Posso dirlo?》 Spiegò George. 《Tornate a giocare va. Tanto ormai tutti hanno iniziato ad avere l'abitudine di sputtanarmi davanti a Toni.》 Tutti risero, Ginny e Luna stavano parlando poco più in là, Harry era andato dal capitano insieme a George.
《Prima che tu dica qualcosa, sì Toni, ma te lo avevo già detto che mi piaceva ascoltare le conversazioni quando c'eri.》 Confessò imbarazzata. 《Non devi essere in imbarazzo, mi fa piacere che a qualcuno interessino le mie parole. Mai nessuno mi ascolta...ascolto solo io gli altri.》 Guardai altrove, era un argomento delicato per me, vidi in lontananza un bolide che si avvicinava velocemente verso di noi. Presi velocemente la mazza di Fred e colpì il bolide con tutta la forza che avevo. 《Gran colpo Toni! Scusate, li stavo mettendo a posto per la pausa e mi è scappato.》 Urlò Oliver, ridiedi la mazza a Fred e lui tornò dal gemello con volto sbalordito.
Cheryl era con la schiena piegata e le braccia attorno alla testa. Scesi dalla scopa e mi sedetti vicina a lei.
《Ehy Cher, tranquilla, l'ho mandato via.》 Ma proprio quando stavo per finire la frase, vidi il bolide ritornare ancora più veloce di prima. Presi la mia scopa, insicura sulla riuscita di quello che stavo per fare, ma dovevo farlo, avrebbe colpito Cheryl in pieno. Colpii il bolide con il manico di scopa che si ruppe subito dopo. 《Cosa sta succedendo?!》 Urlai. 《Non lo sappiamo!》 Urlarono in risposta. Il bolide arrivò dall'alto, presi Cheryl e la portai su di me prima che il bolide cadesse proprio nel punto in cui era seduta, Cheryl urlò dallo spavento. 《Lasciami!》 Si lamentò poi mentre ancora una volta la proteggevo. 《Basta Toni!》 Urlò ancora più forte. Arrivò George e velocemente colpì il bolide. Ad un tratto si fermò e cadde a terra. 《C-cheryl.》 Dissi senza respiro. Arrivò Harry. 《Ragazze, il professore ha fermato quel bolide, quando l'ho chiamato.》 Ma Cheryl non sembrava ascoltare, io lo ringraziai e lui se ne andò. 《Devi andartene da me, Ron ha ragione. Porto solo il male con me, ferisco...tutti quelli che mi stanno accanto.》

Spazio autrice
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