non sarò mai uke

646 42 68
                                    

-Amane sono le 7:05,giuro che la faccio dormire fuori, insieme agli insetti e animali selvatici-

Mugulo qualcosa in risposta ancora stordito.
-vabbene,ma per favore mi faccia salire sul bus-

L'uomo annuisce spazientito,e io ringrazio tutti i santi che non mi abbia iniziato a fare una delle sue solite prediche.
Solo perché ho fatto cinque minuti tardi.

Mi siedo in un posto libero,verso il centro, poi anche se ho la visuale un po sfocata (dato che ho gli occhi ancora semichiusi). Capto una chioma bionda mettersi accanto a me.
Dopo vedo gli altri miei amici.
Shinoa e Mitsuba occupare i posti dietro ai nostri, e kimizuki e yoichi accanto.
Rabbrividisco quando degli occhi azzurri incrociano i miei, e immediatamente distolgono lo sguardo.

Questa mattina sono la preda perfetta di tutti.
Dopo che ieri se ne sono andati,da brava persona mi sono messo a dormire.

Avrei sognato tanti unicorni belli e mi sarei svegliato in orario,se ovviamente non fossi balzato dal letto nel pieno della notte,con la testa che pulsava.
Non ricordo nemmeno cos'avessi sognato,ed è meglio così.

Non riuscivo piú a prendere sonno,e facendo scorrere lo sguardo per tutta la mia camera,vidi la Nintendo switch abbandonata a terra.
Non devo farlo pensai non devo assolutamente.

E niente alla fine ho dormito solo un ora,e mi sono alzato dopo aver rimandato la sveglia cinquanta volte e respinto innumerevoli chiamate.
Mentre mi vestito,notavo su whatsapp le varie minacce di morte che mi avevano mandato sul gruppo.

Sento attualmente dieci occhi fissarmi con astio.
Li ignoro prontamente, accucciandomi meglio sul sedile e cercando di recuperare il sonno perso.

Ingnorala ingnorala ingnorala.
-Mitsuba,abbassa quello schifo di musica-
Ovviamente sono l'unico idiota a non avere i tappi per le orecchie.
-oggi non hai diritto di parola- canzona la bionda avvicinando il telefono al mio orecchio,per poi ritrarlo e continuare come se nulla fosse.
Ingnorala ingnorala ingnorala

In uno scatto mi allungo nel sedile dietro,buttandomi addosso alla ragazza.
-abbassa!- urlo,e mi rendo conto troppo tardi del danno che ho fatto.

Mi giro lentamente,e tutti mi fissano scioccati.
-ancora tu- mi urla appunto il professore.
Faccio finta di nulla tornando a rilassarmi.
-certo, ignorami pure ragazzino-
Ho accertato che quest'uomo mi odia,anche se si comporta cosi con chiunque gli possa causare fastidio.

Torna un po di tranquillità,mi sto giusto per addorment-
-shinoa,ma che fai!?- la voce della bionda raggiunge le mie orecchie in un sussurro.
Mi giro e vedo 'tappo di tubero' intenta in qualcosa che non sto capendo.

Sta avvicinando una molletta al naso di kimizuki mentre questo dorme.

Oh cavolo,nonono quello fa un casino.

-state ferme- sibbillo dandoli occhiate truci.
Queste due oggi vogliono fare macello.
La ragazza non mi rivolge nemmeno uno sguardo continuando poi la sua 'missione' con un sorriso demoniaco.

-Mika,Mika,Mika- inizio a squotere il ragazzo accanto a me.
-cosa vuoi?- chiede guardandomi di sottecchi.
-fermale- infatti lui sa fare davvero paura.
A me non mi ascolta nessuno,ma questo è un altro discorso.

Con tutta la tranquillità di questo mondo si alza e arrivato accanto a loro le sfila la molletta dalle mani, e sempre con la stessa calma torna a sedersi.

-biondino, dalle la molletta- esclama Mitsuba cercando di essere minacciosa.
-bionda ossigenata torna a sederti-
Lei lo fissa con il mento leggermente alzato e un sorriso sgembo.
-mika-chan- lo cantilena.
-non chiamarmi cosí- risponde il ragazzo.
-dammi la molletta, oppure ti spiegherò perché mi metto a ridere quando sento la parola 'bambini in cantina' e poi ti farò nuovamente una recensione accuarata di uno yaoi,oggi toccherà a Killing stolking-

Assassin Parthners -mikayuu story-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora