Tae e Gguk sono preoccupati, non capitava da un bel po' uno di quegli attacchi. Tanto preoccupati che per tutto il weekend hanno insistito per dormire nel letto con me. Due ragazzi e una ragazza che dormono in uno stesso letto con il cuore che martella per la preoccupazione. Nello stesso letto, abbracciati come ogni volta che succede qualcosa di brutto.
"Ho conosciuto un ragazzo". Ecco come è iniziata la discesa. Avevi conosciuto questo ragazzo all'università e avevate cominciato a parlarvi. Succedeva spesso che incontrassimo nuove persone comunque non era così particolare. Io ti chiesi il suo nome e il discorso su di lui finì lì.
Pensai.
Non mi aspettavi più sdraiata sulla moquette, mi aspettavi seduta sul letto. Non c'erano più appuntamenti al cinema o pazze corse per Londra a marzo. Non camminavano nei viali alberati come avevamo sempre fatto, con le mani intrecciate. Sembrava fossimo ferme in una fase di stallo. Cristallizzate nel tempo. Non era così. Li ripercorro adesso con la mente i piccoli cambiamenti a cui non avevo dato retta all'ora.
"Domani esco con quel mio compagno di corso, Oliver"
Eravamo sdraiare nel tuo letto. In quel periodo avevo la sensazione che stesse ritornando tutto alla normalità. Che saremmo durate per sempre, che sarei stata io a sposarti.
Dopo quella frase il mio stomaco si è teso, l'odore vanigliato di casa tua mi ha dato la nausea. Ma non ero una fidanzata gelosa. Non ti ho detto nulla. Ed era giusto così.La nostra relazione non era più in fase di cristallizzazione, no, eravamo tornate come prima. Eravamo come prima.
Stavo pensando di aspettare qualche mese e chiederti di sposarmi. Era presto? Probabilmente si. Ma pensavo fosse la cosa giusta da fare. D'altronde conoscevo diverse coppie che si erano sposate dopo un anno. Ma adesso se ci ripenso capisco che sarebbe stato veramente troppo presto. Il problema non si è neanche posto però, quale fortuna.
"Oggi ceno con Oliver"
"Non ci sono questo pomeriggio, devo finire un progetto con Oliver"
"Ti spiace se domani non facciamo colazione insieme? Me lo ha chiesto poco fa Oliver"
Oliver, Oliver, Oliver.
E pensare che non lo avevo ancora mai visto questo Oliver.
Vedo che ti allontani da me nei miei ricordi più lucidi, che se ti abbracciavo ti scostavi e le cene in cui ridevamo tanto con Taehyung e Jeongguk erano diminuite drasticamente.Non ti darò mai la colpa di quello che è successo, non ne avrò mai le forze necessarie, ma il problema è che non sono mai riuscita ad odiarti. Complice la mia condizione? Probabile. Ma avrei tanto voluto farlo, Jen, così tanto. Riversare l'odio su qualxmcuno che non fossi io.
L'acqua si avvicinava alle mie costole.
Racconterò come mai sono sparita per due giorni a Rosé, non oggi, non domani. Quando sarò sicura che dei miei attacchi lei si preoccuperà solo in quel momento, quando non altereranno la sua visione di me. Andiamo al cinema domani. Jennie, amore mio, scusa.
è il mio compleanno e aspetto auguri che non arriveranno. odio questo giorno dell'anno.
-mericrezia
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ー𝐭𝐞𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐚𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚;; ʲᵉⁿˡⁱˢᵃ
FanfictionVoglio ancora il dolore che mi porti, se posso avere ancora per un attimo te. angst