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Quanti baci ci siamo scambiate dopo il primo? Per quanto tempo? Tanto, poco? Troppo poco per me e forse anche per te ma ormai te sei lontana e tra le braccia di un altro. Cosa dovrei scrivere adesso? Dovrei scrivere delle nostre prime volte, dei nostri momenti speciali o saltare direttamente alla parte in cui tutto per me è finito a puttane? Quando hai sparso cera bollente sul mio fottuto cuore aperto a te.

Due settimane dopo il nostro primo bacio e il primo centimetro d'acqua in cui stavo affondando.

Dopo il nostro bacio ci siamo viste quasi tutti i giorni, cariche di imbarazzo e aspettative. Ci salutavamo con un abbraccio e vagavamo per Londra, ad un certo punto cominciavamo a solleticarci le dita e le intrecciavamo. Camminavamo senza meta, arrivavamo ai mercati all'aperto per curiosare tra le bancarelle e sentire l'odore della frutta, ai musei in cui rimanevamo ore. Mi ricordo che mi hai baciato una volta in un museo. Le tue labbra erano arte dannazione, morbide e calde. Poi ci sedevamo da qualche parte e cominciavamo a parlare, parlare di tutto e di niente, di quanto erano difficili le lezioni, di quanto ci mancavano la Corea e la Thailandia.

Avevo promesso di prepararti dei pasti thailandesi. Non ne ho mai avuto l'occasione. Ti ho amata tantissimo Jen, tantissimo. In quell'anno in cui siamo state assieme eri il mio sole, c'eri tu, tu e basta. Mi davi l'ossigeno per respirare, senza che tu lo sapessi mi, avevi riportato a galla. Anche se in realtà poi mi avresti tirato sempre più giù a fondo. Giù, giù, giù nel blu più scuro che diventa nero giù, ancora giù fino a che i miei polmoni non avessero più avuto ossigeno.

Continuavo ad avere i miei soliti problemi. Dormivo male e a volte avevo paura di uscire di casa. Mi chiedo se te ne sei mai accorta che a volte cominciavo a respirare più pesantemente e che a volte mi portavo una mano al petto per poi stringerla come se volessi strapparmi la carne. Continuavo a morire lentamente come avevo fatto per tutta la vita ma tu lo rallentavi.
Mi rendo conto ora che non mi hai mai presentato ai tuoi amici in un intero anno e non riesco a capire perché.

Era passato un mese dal nostro primo bacio, un mese da quando ci eravamo tacitamente messe assieme. L'acqua mi arriva alle caviglie.

Tae e Gguk volevano sapere sempre tutto di noi due e si scioglievano in sorrisi dolci quando cenavamo a casa mia o a casa loro insieme. Erano felici di vedermi sorridere e di vedermi stringere la tua mano da sotto il tavolo.

Ed è quasi già arrivata l'estate.

Sono tranquilla oggi, ho preso un tea con Tae e sto scrivendo nel nostro salotto invaso di piante. Respiro tranquilla. Ieri sono andata a camminare al parco, non so quanto ti possa interessare Jen, e c'era una ragazza al chioschetto. Era bella e i suoi biscotti erano deliziosi, ha anche un'enorme collezione di tea. Voglio vederla ancora Jen, c'è qualcosa di speciale, di bello, ma ho paura che mi stacchi da te ancora di più. O forse sarebbe meglio così.

ー𝐭𝐞𝐚 𝐜𝐚𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐚𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚;; ʲᵉⁿˡⁱˢᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora