Terzo

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Martino viene svegliato quel sabato mattina dal telefono che squilla.. è prestissimo cazzo, chi si sveglia a quest'ora di sabato??
"Pronto....?" Dice con voce assonnata.
"Marti!! Ti va di andare in spiaggia??"
"Filo...! Ma che cazzo ci fai sveglio a quest'ora??"
Sente Filippo ridere dall'altra parte della linea.
"Dai...non essere scorbutico già di prima mattina... vai a svegliare Elena che vi passo a prendere tra un'oretta, ok? Passiamo la giornata al mare noi tre.."
"Mmm...va bene dai.. a dopo!" Dice Martino spegnendo il telefono e maledicendo il giorno in cui si è fatto offrire da bere da Filippo alla gay street...

***

Flashback, 14 anni prima.

Martino ha appena finito il liceo, ha fatto la maturità ed è pronto per partire con i contrabbandieri per andare in vacanza a Barcellona. In realtà, ci aveva pensato su moltissimo prima di accettare.. l'idea di dover condividere un'appartamento con Giovanni, vederlo girare per casa in costume, oppure paccarsi qualche tipa conosciuta in discoteca, lo faceva andare in ansia... che situazione di merda... 18 anni e non aveva ancora trovato il coraggio di dire ai suoi migliori amici che è gay.. in realtà non ne è nemmeno tanto sicuro, visto che per ora non ha mai nemmeno baciato un ragazzo.. ma lo vorrebbe tanto.. e se fosse Giovanni, ancora meglio...
La settimana in Spagna è stata molto divertente alla fine.. in sostanza hanno solo bevuto come spugne, girovagato per la città perdendosi praticamente ogni sera, e ballato in tutti i locali possibili e immaginabili.. Elia era particolarmente socievole, e più di una volta si erano ritrovati a fare colazione con qualche spagnola in mutande il mattino dopo.
Giovanni invece, era ancora evidentemente in fissa con Eva e non ha voluto saperne di approcciarsi con la 'fauna locale'.. cosa che ha tentato di fare Luchino disperatamente, ricevendo soltanto un paio di bacetti e niente di più.
Martino d'altro canto, aveva decisamente sfondato il muro della timidezza... una sera in cui erano in discoteca, si era ritrovato da solo seduto su un divanetto lontano dalla pista. I suoi amici erano totalmente ubriachi e stavano ballando.. lui non ne aveva voglia, era rimasto lì come uno scemo con un cocktail in mano, quando un ragazzo spagnolo gli si siede a fianco. Iniziano a parlare urlando per sovrastare la musica, ma non riuscivano a capirsi.. tra lo spagnolo maccheronico di Marti e il livello d'alcol elevato in corpo al tizio, non hanno capito una parola.. ad un tratto il tizio lo prende per mano e lo trascina fuori dal locale.
Sollievo.
Una parvenza di silenzio e una lieve brezza marina.
Iniziano a parlare, ma si rendono conto di essere entrambi negati in spagnolo...
"De donde eres?" Chiede Martino con difficoltà.
"Ehm... Milan! Italy..?" Dice il tizio con aria interrogativa.
"Ah cazzo... io sono di Roma!" Risponde Martino sorridendo.
"Oh! Meno male... ero già in panico...non parlo per niente spagnolo..."
"Piacere Martino!"
"Alessandro, piacere! Sei qui da solo??"
"No no.. con tre amici, ma sono ubriachi persi a ballare in pista mi sa..."
"Ah..ok.. anch'io ho perso i miei amici.."
Avevano continuato a parlare per qualche minuto, ma erano entrambi visibilmente imbarazzati e senza argomenti ad un certo punto... allora Alessandro si avvicina a Martino, e accarezzandogli lievemente un fianco appoggia le labbra sulle sue.
Martino rimane immobile... era terrorizzato ma anche curioso...troppo curioso.. gli mette una mano dietro al collo e lo tira a se per approfondire il bacio. Gli stava piacendo un sacco, e finalmente riusciva a sentire qualcosa... un'eccitazione che baciando le donne non aveva mai provato..
proprio mentre si stanno divorando la faccia come se non ci fosse nient'altro attorno, Martino sente una voce familiare...troppo familiare...
"Marti...??"
Si stacca subito..
"Oh cazzo...."
Giovanni lo guarda con occhi sbarrati, e Martino vorrebbe sotterrarsi...non sa più che faccia fare, è nel panico totale.
Giovanni ha decisamente bevuto troppo, e non è sicuro di vederci bene...
"Marti.... ma vi stavate baciando...?"
Alessandro capisce al volo che forse i suoi amici non erano a conoscenza della sua 'inclinazione' e lo guarda con occhi dolci e pieni di comprensione.
Martino prende un respiro profondo e non riesce più a trattenersi...
"Sì Giò... io... credo di essere gay. Anzi.. lo so.. è da tempo che te lo volevo dire, ma non ho mai trovato il coraggio. Tutto qua."
Giovanni rimane fermo..
"Ah..." dice solo.
Poi si avvicina a lui, sorride, e lo abbraccia.
"Bravo Marti.. ti voglio bene."

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