Quarto

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AVVISO: ringrazio tutti i lettori che stanno sostenendo questo esperimento di scrittura interattiva, per questo capitolo in particolare Z01Lanchelot e ineedru6s che mi hanno dato l'idea di partenza... grazie! E non fate i timidi se avete suggerimenti...
Enjoy!
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Oggi è il compleanno di Giovanni.
Con quel pensiero Martino si sveglia e come prima cosa gli manda un messaggio per fargli gli auguri. È un venerdì di sole, deve lavorare ma sa già che questa sera si spaccherà di alcol e risate con tutti i suoi amici... aveva proprio bisogno di staccare e sconnettere il cervello per un giorno. Ultimamente aveva pensato anche troppo alla sua storia impossibile con il pianista vicino di casa.. si rendeva conto dell'assurdità di quella cosa... non lo aveva mai visto, non sa nemmeno che voce abbia e che sensazioni avrebbe potuto provare nello stargli accanto. Aveva messo un bel freno alla fantasia, analizzando tutto come faceva sempre.. non doveva farsi film mentali e castelli in aria su questa storia, doveva rimanere un attimo con i piedi per terra e continuare a vivere la sua vita...quella reale, quella che lo aspettava ogni giorno fuori dalla porta.
Quindi stasera sticazzi anche del pianista, voglio solo divertirmi.. farmi trasportare dalle situazioni.. magari trovare qualcuno con cui sfogare un po' di questa tensione sessuale che ho dentro da mesi...non dico portarmi a casa qualcuno, ma almeno un piccolo flirt.. giusto per capire se ne sono ancora capace...

Quando torna a casa da lavoro, si cambia in fretta e bussa alla porta di Elena. Lei è già pronta, ha un paio di shorts neri di jeans e una maglietta dei Nirvana che le arriva a malapena sotto al seno, lasciando scoperta tutta la pancia.. ha un piercing all'ombelico a forma di teschio... inquietante....pensa Martino.
Quando arrivano al locale, rimangono stupiti..non erano mai stati lì.. era un bar con un giardino immenso.. pieno di alberi, tavolini, persino un piccolo laghetto.. era tutto adornato con fili lunghissimi di lucine gialle.. tipo quelle che si mettono sugli alberi di Natale.
Vedono Gio, Eva, Elia, Luchino e Filippo seduti ad un tavolo al centro del giardino e li raggiungono.
"Tanti auguri Giò!!" Esclama Elena abbracciandolo.
"Grazie Ele!"
Poi Martino lo guarda e lo abbraccia a sua volta.
"Auguri zì..." gli bacia le guance e si siede al tavolo.
Il primo giro di birra praticamente nemmeno lo vedono... la buttano giù in cinque minuti e sono già pronti a ricominciare..
Eva fa alzare Giovanni per scambiarsi di posto e si mette a sedere vicino a Martino.
"Come stai Marti? Non ci vediamo da un bel po'..."
"Eh lo so.. sono sempre a lavoro, oppure in giro con Filo ed Ele.. ma guarda che se vuoi venire a trovarmi ogni tanto non mi offendo mica eh..??" Dice con tono accusatorio e scherzoso.
Eva sorride.
"Lo so.. ma pure io sono sempre impegnata.. e poi... vabbè.. andiamo a prendere le birre che ti devo dire una cosa dai."
Martino ed Eva si offrono di andare ad ordinare il prossimo giro.
Sono appoggiati al bancone del bar, e Martino vede la faccia seria di Eva.
"Beh..? Che mi volevi dire??" Chiede Martino preoccupato.
Eva lo guarda negli occhi per qualche secondo... e fa un grande respiro..
"Io....ecco... Giò mi ha chiesto di sposarlo...." dice, abbassando la testa.
Martino sbarra gli occhi e rimane a bocca aperta.
"Cosa...?? Davvero??"
Eva adesso sorride.... "sì Marti... ieri sera...non lo sa nessuno..."
"Vabbè e quindi..?? Che cosa hai risposto??" Tanto già la sapeva la risposta....
Infatti Eva inclina la testa di lato e lo guarda con aria interrogativa.
"Secondo te..??"
Martino la abbraccia stretta e rimangono lì per un po'... gli viene da piangere dalla felicità. Erano decisamente fatti per stare insieme, e li amava entrambi alla follia.
Quando si staccano, Eva ha gli occhi un po' lucidi.
"Oh cazzo... adesso devo andare a comprarmi un completo per forza...." dice Martino sorridendo.
Eva ride, prende un vassoio di birre e si incammina verso il tavolo seguita da Martino.
Elia ha logicamente trovato il modo di sedersi vicino ad Elena e la sta annoiando con qualche discorso che lei non sta sicuramente ascoltando...visto che continua a guardarsi attorno in cerca di qualche bella ragazza con cui provarci quando la serata sarà ben avviata...
Filippo li guarda e scuote la testa.. lui aveva un debole per Elia...ogni volta che lo vedeva passava tutta la sera a mordersi il labbro inferiore e giocherellare col suo piercing, lanciandogli sguardi e frecciatine. Era un bel triangolo insomma... a tutti piaceva quello che non potevano avere...
la serata continua allegramente, Martino si sentiva davvero fortunato ad avere quella piccola cerchia di amici, riuscivano sempre a farlo stare bene, a tirarlo su di morale, e sapeva di poter contare su ognuno di loro in caso di bisogno.. come loro potevano contare su di lui. Sempre.
Aveva già bevuto abbastanza, quando Filippo gli afferra un braccio e lo guarda con una faccia sconvolta..
"Ahia..! Che c'è??" Dice Martino irritato da quella stretta improvvisa e leggermente dolorosa.
Filippo si porta una mano davanti alla bocca e poi sgrana gli occhi per vederci meglio.
"Marti! Ma... ma quello non è il fregno della spiaggia..??"
Martino ha un sussulto, guarda nella sua direzione e lo vede.
Oh mio dio.
È lui.
Assolutamente.
Riconoscerebbe quella bocca perfetta ovunque.... e non sa come sia possibile, ma da vestito è ancora più fregno...
Indossa una camicia bianca a maniche corte bella stretta, e un paio di jeans che Martino sta invidiando come non mai... vorrebbe essere lui quei jeans... e quella camicia... e pure quel bicchiere che tiene in mano. I suoi capelli sono neri e ricadono perfettamente sulla fronte muovendosi ad ogni risata...quel sorriso gli fa tremare le gambe. Mamma mia Martino...datti un contegno... quanto puoi essere disperato??
"Oddio Filì.. me sto a sentì male...giuro..."
Filippo ride e lo guarda. Martino è davvero sbiancato..
"Perché non vai a parlarci?" Dice il biondo.
"Eddai Filo... te pare?? Ma lo hai visto bene..?? E poi alla spiaggia stava con una..."
Filippo alza gli occhi al cielo.
"Vabbè...non vuol dire che sia etero... e comunque, il mio gay radar mi dice che gli piacciono gli uomini rompicoglioni dai capelli castani ramati...." dice ridendo.
"Se vabbè... magari...!! Comunque no Filo..non andrò a parlarci.."
"Ma perché..? Hai paura?" Ad un tratto Filippo è serio e parla piano..
Martino capisce cosa intende..
"È che...non lo so... sono ancora molto insicuro. Tutto qua. Sto iniziando a guardarmi un po' attorno, questo sì, ma non voglio fare le cose di fretta... voglio... insomma.. decidere io, fare come voglio io, non voglio mai più farmi trattare come..."
Filippo vede subito gli occhi di Marti incupirsi e riempirsi di lacrime.
Si affretta a stringerlo e accarezzargli la testa. Quella era una cosa che lo calmava sempre..

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