Sesto

279 9 10
                                    

Martino si sveglia con l'ansia addosso...non ha il coraggio di uscire dal letto e controllare se il pianista aveva risposto al suo biglietto in cui diceva abbastanza chiaramente che aveva intenzione di incontrarlo.. non sa se lui lo voleva, non sa se avrebbe accettato, Martino non era pronto a ricevere un rifiuto. Non voleva nemmeno pensarci... rimane steso a letto a rimuginare. Dopo un tempo interminabile, si decide ed esce dal letto.
Quando vede un pezzetto di carta davanti alla porta inizia ad agitarsi, lo raccoglie ad occhi chiusi dalla paura. Apre il foglietto e legge.

Ci sono troppe cose che ancora non sai di me..
ti spaventerei.
Scusami Martino. N.

Martino sente il pavimento crollare sotto ai suoi piedi... rilegge ancora quella frase, e non può credere di essere stato così stupido da pensare che anche lui sentisse lo stesso bisogno di conoscersi. Rimane deluso, affranto.. ma se il problema era solo quello, forse poteva proporre una soluzione. Non voleva arrendersi con lui.. non avrebbe mai potuto arrendersi.
Prende un'altro foglio e gli risponde subito.

E allora dimmele, fatti conoscere..
per favore.. non arrendiamoci così. M.

Lascia il biglietto sotto alla sua porta e si prepara un caffè.
Dopo aver fatto colazione e una doccia, esce dal bagno e trova la risposta ad attenderlo.

È difficile da spiegare, non so se capiresti..
Ascoltami stasera, te lo racconto in musica. N.

Martino è scocciato.. non voglio ascoltarlo attraverso un muro come sempre... lo voglio qui con me, a parlare, a confrontarci... perché non capisce??
Risponde di getto.

Perché non me lo spieghi a parole??
Capirei meglio guardandoti negli occhi... M.

Dopo quel biglietto, Martino non riceve più risposta.. rimane a casa tutto il giorno a tormentarsi e farsi mille paranoie.
Per distrarsi si mette a guardare una serie in tv e si addormenta sul divano.

Elena esce di casa per andare a bere qualcosa con delle amiche, è contenta perché non le vedeva da un po'... chiude a chiave la porta e preme il tasto dell'ascensore. In quel momento, sente una porta aprirsi alle sue spalle.
Il pianista.
Esce di casa e si mette a fianco a lei ad aspettare l'ascensore.
Elena gira la testa per guardarlo, si sente emozionata...è la prima volta che lo vede bene, e non riesce a trattenersi...
"Ehi! Ciao!"
Il ragazzo moro gira la testa e le sorride. Elena pensa subito a Martino.... oh Marti Marti.... morirai quando lo vedrai....!! Era davvero molto molto bello. Aveva un sorriso abbagliante e due occhi verdi da paura...
"Ciao!" Risponde.
"Io sono Elena, abito lì.." dice indicando la sua porta.
Niccolò ride.
"Lo so...ti ho intravista qualche volta... io sono Niccolò. Abito..là!"
Elena ride. Entrano in ascensore. Ha un profumo buonissimo e si sta toccando le labbra con un dito, non riesce a staccargli gli occhi di dosso e lo sta mettendo a disagio sicuramente.. ma è veramente una gioia per gli occhi, di una bellezza particolare e unica.
"Suoni il piano vero?" Chiede lei
"Sì... perché? Si sente anche da casa tua??" Chiede Niccolò stupito.
"Ah...no no. Ti ho ascoltato qualche volta da casa del mio amico...Martino... lui ti ascolta tutte le sere. Adora la tua musica." Dice Elena cercando di provocare una reazione di qualche tipo per testare il terreno.
Niccolò sorride e lei può giurare di aver visto i suoi occhi illuminarsi.
"Ah...sì...lo so."
Elena non vuole essere sfacciata, ma se c'era uno che aveva bisogno di una mano in questo, era Martino....
"Senti ma... non ti andrebbe di cenare con noi una sera..? Sarebbe bello.. no?"
Lui abbassa la testa nuovamente e fa fatica a trovare le parole.
"Ecco...io.. non posso, davvero.. cioè.. lo faremo presto, giuro, ma prima devo sistemare delle cose.."
La guarda con occhi tristi, ed Elena si sente uno schifo. Maledetta boccaccia. Fatti i cazzi tuoi no??
"Certo...nessun problema... scusami. Era solo per essere gentile, una buona vicina insomma.. non preoccuparti."
Rimangono in silenzio per i secondi successivi finché non escono dal portone per andare ognuno per la sua strada. Elena lo guarda allontanarsi, voleva rivedere quel culo tondo e sodo...sì. Decisamente. Martino morirà all'istante.... fa un sorrisetto ed estrae il telefono mentre si dirige verso il locale per incontrare le sue amiche.
Manda un messaggio a Martino.

2033 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora