Settimo

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AVVISO: Contiene zozzerie.... se non vi piace il genere (anche se dubito...dai vostri commenti passati....), siete avvisati!!

*****

La sera dopo, Martino inizia a cucinare appena rientrato a casa. Durante tutti gli anni passati a vivere da solo, si era appassionato alla cucina.. lo rilassava e gli piaceva sfamare i suoi amici.. e stasera, aveva un'ospite d'onore. Non vedeva l'ora di cenare con Niccolò.. alle 19 sente bussare alla porta, ma è Elena che voleva sapere come stavano andando i preparativi.
La ragazza entra e si versa un bicchiere di vino mentre guarda Martino muoversi nervosamente in cucina, assicurandosi che tutto sia perfetto...
"Marti...sei nervoso..?"
"Secondo te...??" Chiede Martino con una faccia che non lasciava dubbi.
"Dai...andrà benissimo.. non preoccuparti!"
Martino fa un grande respiro.
"Sì... lo spero tanto.. davvero.. non mi sentivo così da un sacco di tempo.."
Elena lo abbraccia e sente che Martino è effettivamente molto teso.
"Senti.. vai a farti una doccia calda, ti controllo io le cose qua.. così quando arriva sei tutto bello profumato...ok?"
Martino la guarda con un sorriso e le da un bacio in fronte.
"Ok...grazie Ele. Tra 10 minuti spegni il forno e lascialo un po' aperto.. il resto è tutto ok."

Martino va a farsi una doccia, quando esce sente che il profumo del pollo che aveva messo in forno invade tutta la casa... sembrava tornato alle domeniche della sua infanzia, quando sua mamma stava bene, i suoi stavano ancora insieme, e lei cucinava il pollo la domenica a pranzo.. usava ancora la sua ricetta infallibile..
Torna in cucina vestito e profumato, Elena lo saluta e lo lascia al suo appuntamento..
"Oh...fammi sapere come va mi raccomando... anzi... se domattina sei solo, vengo a fare colazione qua. Ok?"
"Perché non dovrei essere solo scusa..?" Chiede Martino con un sorrisetto...
"Dai Marti...non fare tanto l'angioletto...lo so che vorresti sbatterlo nel letto e fare le porcate più indicibili del mondo..."
Martino ride.
"Vabbè... ti faccio sapere come va allora.. ma abbiamo detto di andarci piano, quindi non credo proprio che succederà.."
"Se lo dici tu... a domattina allora... anche se speriamo di no..!!" Dice lei ridendo, esce dalla porta e torna a casa.

Alle sette e mezza bussano alla porta.. Martino sorride, fa un grande respiro e apre.
Niccolò gli si palesa davanti indossando una maglietta nera molto aderente con scollo a V e un paio di jeans che sembra glieli abbiano cuciti addosso.. oh mio dio.... pensa Marti... potrebbe essere più bello di così?? Non credo...
Il moro sorride, gli stampa un bacio in bocca prima di entrare tranquillamente in casa sua.
Potrei decisamente abituarmi a questa cosa...
ha portato una bottiglia di vino rosso e una di bianco...
"Non sapevo cosa avresti cucinato, e ho portato entrambi..." dice appoggiando il rosso sulla tavola e mettendo il bianco in frigo come se fosse casa sua...
"Grazie...! Penso che andremo di bianco con il pollo..." dice Martino osservandolo mentre sbircia nelle pentole e nel forno.
"Mmm... che profumo Marti... ma sei così bravo a cucinare..??" Dice sorridendo.
"Modestamente... abbastanza dai.. mancano ancora una decina di minuti comunque.. apriamo il vino intanto."
Martino apre la bottiglia che aveva portato Nico e versa due calici.
Fanno sbattere i bicchieri guardandosi negli occhi.
"Cin cin.. a che brindiamo?" Chiede Martino.
"Beh.. al muro condiviso direi..." dice Nico con un sorriso enorme.
Martino lo guarda rapito.. mette una mano sulla sua guancia e lo bacia.
Niccolò si affretta a prendere entrambi i bicchieri e ad appoggiarli sul tavolo.. lo stringe a se e schiude le labbra per cercare la sua lingua immediatamente.. Martino accarezza i suoi capelli morbidi, si sente tremare le gambe quando si stacca e tuffa la testa sul suo collo per sentire quel profumo paradisiaco che emana Nico.. non siamo nemmeno all'antipasto e io già lo vorrei portare in camera e fargli di tutto... calmati Marti... abbiamo deciso di andarci piano...
Martino si stacca controvoglia, con la scusa di controllare il cibo... Nico rimane lì a guardarlo, con un broncio finto...

La cena è davvero piacevole, parlano delle loro vite, dei progetti che hanno per il futuro, del lavoro e delle loro famiglie.. ogni tanto Nico fa qualche battuta provocante e Martino si sente morire... chi ha deciso di andarci piano quella volta?? Perché???
Hanno finito la bottiglia di vino bianco e sono passati alla seconda senza battere ciglio..
Martino aveva preparato addirittura una cheesecake, anche se con i dolci non se la cavava benissimo... quella e il tiramisù erano le uniche cose che riusciva a fare.
"Oddio Marti...mi stai facendo mangiare come un maiale all'ingrasso... pure il dolce??" Dice Nico ridendo.
"Ma che cazzo dici che non c'hai un grammo di grasso neanche per sbaglio.... dai Nì..!"
Nico sorride... Nì... gli piace quel diminutivo, è così intimo.. come se lo conoscesse da una vita.
"E che ne sai...? Mi hai guardato bene quel giorno in spiaggia eh..?" Risponde provocandolo.
"Ci puoi scommettere cazzo... eravamo come al cinema, mancavano solo i popcorn.." dice Martino ridendo... di solito non era così diretto, ma due bottiglie di vino avevano decisamente sciolto l'imbarazzo..
"Eravamo...? Tu e chi?"
"Ah...Filippo... quello che canta e urla al telefono...era lui il tipo che era con me in spiaggia!"
"Aahh! Ok... in realtà non mi ricordo bene che faccia abbia, ero concentrato su di te..."
Martino torna a tavola e taglia il dolce.
Mentre mangiano, Nico inizia a parlare..
"In realtà... l'esercizio fisico mi aiuta molto a tenere sotto controllo il mio disturbo.. mi scarica un po'.. quindi vado a correre ogni giorno, quasi... e in più faccio due o tre volte a settimana palestra."
"Ammazza... io faccio fatica anche fare dal divano al letto senza stancarmi a volte..." sdrammatizza Martino..
Nico ride e scuote la testa.. "quanto sei scemo..." dice ridendo.. "però grazie..."
"Di che..?"
"Di farmi ridere anche quando parlo di cose...difficili...pesanti insomma.."
"Scusami, non vorrei risultare insensibile..."
"No no ... macchè! Anzi... mi piace!! Mi fai sentire..normale!!"
Martino lo guarda con il cucchiaino alzato.
"Nico... tu non sei normale... sei decisamente unico. In senso buono intendo..."
Niccolò rimane immobile a fissarlo... amava quel sorriso timido e fanciullesco che Martino tirava fuori ogni tanto...
Si avvicina e gli da un bacio. Le loro labbra erano dolcissime, e diventano due sorrisi che si scontrano prima di allontanarsi e tornare a concentrarsi sulla torta.

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