Ice Skating.

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L'amore è un po' come una pista di pattinaggio sul ghiaccio.

C'è il pattinaggio semplice a rotelle che se cadi ti rimane solo la botta, ma poi passa.

Il pattinaggio sul ghiaccio, invece no.

Tutti hanno paura di pattinare sul ghiaccio.

Non sai mai cosa ti può succedere.

Se pattini su un lago ghiacciato, il ghiaccio rischia di rompersi e tu rischi di cadere nell'acqua gelata.

E l'amore è un po' così.

Cerchi di non rompere il ghiaccio, troppo debole per un peso qualsiasi.

E quando lo rompi, sono cazzi amari, perchè non solo hai appena fatto un bagno in un mojito enorme, ma ti ammali.

Ecco, quando sei innamorato, tutto è rose e fiori, quando poi ti feriscono, ci rimani di sasso, come quando sei nell'acqua gelata.

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"Lav, oggi pomeriggio ti va di andare al parco?" mi chiede Ashton e io annuisco.

"Bene, ti passo a prendere alle cinque, è okay?"

"Va bene" gli rispondo mangiucchiando la penna e andando in confusione per colpa della difficoltà del problema di matematica.

"È okay, ci posso riuscire, non voglio studiare matematica quest'estate, ce la devo mettere tutta." sussurro tenendo gli occhi chiusi.

"Johnson, sta parlando da sola?" mi chiede il professore per poi voltarsi di nuovo alla lavagna risolvendo il problema.

"Riflettevo." rispondo cercando di non dimenticare le riflessioni che avevo fatto precedentemente.

"Sa che le dico? Lo faccia lei il problema." mi sorride falsamente.

"Ma..."

"Niente ma, Johnson, o viene qui e risolve il problema o le metto direttamente due sul registro." mi dice alzando un po' il tono della voce.

"Stronzo." biascico a denti stretti.

Mi alzo dalla sedia, prendo il gessetto e scrivo i dati e le incognite del problema.

Ci penso un po' su mentre il professore è impegnato a parlare con una professoressa all'esterno della classe.

Osservo i miei compagni di classe.

Ashton sdraiato, letteralmente, sulla sedia che se ne fotte altamente di me.

Luke al primo banco che distoglie lo sguardo dal quaderno per poi posarlo su di me.

"Qual è la soluzione?" mimo con le labbra mentre entra il professore in classe.

Cazzo.

"Johnson, sono dieci minuti che sta alla lavagna, non abbiamo tutta l'ora." mi dice il professore irritato.

Piano B, iniziare una scenata.

"Professore io...-inizio a singhiozzare-io non ce la faccio. Mi metta due, le dico solo che voglio capire e se lei mi mette due, probabilmente non capirò nulla comunque." dico guardando per terra per sembrare tenera e il professore mi guarda con un po' di dolcezza nello sguardo.

"Va bene Johnson, le do la possibilità di farsi interrogare dopodomani. Si metta d'accordo con Hemmings, sono sicuro che le può essere d'aiuto." mi dice lui sorridendo leggermente.

Vado al mio posto mentre suona la campanella.

Tutti escono fuori mentre il professore mi chiede di rimanere.

Fire|| l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora