Ill.

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Tell me the difference between love and death.
You fear them both as they take your breath.
-Sum 41
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Ho un mal di testa tremendo.

Ma ahimè, la scuola esiste per un solo ed unico motivo: farti alzare la mattina presto a costo di morire con le chiappe all'aria.

Mi alzo dal letto e la testa gira ancora come un ottovolante.

Metto dei semplici jeans con una t-shirt XXL nera e scendo subito giù, senza truccarmi per colpa del poco tempo rimasto.

Mi siedo a tavola e mangio una fetta biscottata con burro e marmellata.

Quando vedo mamma entrare in cucina, le do un bacio veloce sulla guancia augurandole il buongiorno.

"Ti vedo stanca." Mi dice preoccupata.

"E' lo stress, nulla di che." Rispondo con la bocca piena per poi continuare, "Ho preso cinque a Educazione Fisica."

"Dov'è la fregatura?" Chiede ridendo.

"Dovrebbe esserci?"

"Non è uno scherzo?"

"Ah-ah mamma, che birbante, l'hai capito..." Le rispondo ridendo e quando la vedo distratta dalla replica di Junior Masterchef Australia le dico che non era uno scherzo, tornando seria.

"Come fai a prendere cinque in Educazione Fisica? Capisco matematica, ed è okay, perché non ero nemmeno io una spada in matematica, alla tua età...Ma Educazione Fisica no! Alla tua età facevo i giochi della gioventù ed ero sempre prima!"

"Mamma, davvero, ti ringrazio per la tua, breve ma articolata, lezione di vita, ma potresti lasciarmi andare a scuola?" Le chiedo sarcastica alzandomi dalla sedia, ancora con i giramenti di testa.

"Per prendere un altro cinque in Educazione Fisica? O forse preferisci un quattro?"

"Eh, l'imbarazzo della scelta, proprio..."

Apro la porta salutando mia madre quando sento la testa girare più forte.

"Ti senti bene?"

"Sì, tutto okay."

"Non credo, oggi stai a casa."

"E che succede? Ricordo l'amabile mamma che mi mandava a scuola anche con una bufera alle spalle dicendo "Niente ti scalfisce, mia nobile guerriera." Solo

perché ero innamorata di Treciento."

Che in fondo non è nemmeno un film serio, appunto, è la parodia, ma questi sono dettagli per lei.

"Parli sempre tanto quando stai male: vado a prendere il termometro e una tazza di tè." Dice avviandosi.

"Non dimenticare il latte."

"Come potrei..." Ridacchia.

Allora decido di andare in camera e rimettere il pigiama.

[Cal]

Hey, non ti vedo, dove sei? Xx

Leggo il messaggio velocemente sorridendo.

Rispondo digitando sul telefono mentre metto di nuovo il pigiama con le mie pantofole.

Scendo per l'ennesima volta e vedo sul tavolo una tazza e un termometro

accanto.

Misuro la febbre: 37,4.

Porgo il termometro a mia madre seguito da "Come temevo..."

Sbuffo e bevo il tè per poi fiondarmi di sopra e tornare a dormire.

Fire|| l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora