Sapete cosa succede quando si separano due persone che si amano ancora?
Cercano di colmare il vuoto che lascia l'altro, così tanto, che cercheranno di amarsi in ogni modo, fino a distruggersi.
La stessa cosa stava succedendo a Harry e Louis, erano due anime che si amavano alla follia, ma venivano separate ogni volta che erano a poco, quasi più di un chicco di riso, dall'amarsi e a farlo sapere al mondo.
Si stavano distruggendo ogni giorno sempre di più.
Louis viveva a dieci minuti di macchina da Harry, ma non poteva andare a trovarlo, non poteva vederlo dormire, non poteva dargli una mano a scegliere i vestiti quando aveva qualcosa di importante da fare, non che il riccio alla fine optasse per quelli scelti dal liscio, avevano gusti completamente diversi, ma almeno avevano un momento loro, in cui potevano discutere e ridere; Louis non poteva guardare il riccio mangiare, adorava vederlo mangiare, tirava fuori la lingua e poi mordeva, si riempiva le guance di cibo, fino a sembrare uno scoiattolo, e sporgeva leggermente il labbro inferiore quando masticava; non potevano amarsi, rotolarsi sotto le coperte mentre cercavano di farsi il solletico, non potevano neanche guardarsi, come se si potesse scegliere chi amare.
Non potevano incastrare i loro corpi fino a farli diventare uno solo, mentre si amavano, con le loro imperfezioni.
Erano uno la parte migliore dell'altro.

"Harry Edward Styles apri questa cazzo di porta" il biondo, dopo aver letto il messaggio, si era precipitato a casa sua, esattamente un'ora fa.
Harry stava dormendo ai piedi della scrivania che teneva il giradischi, ormai finito, che riempiva la stanza di un rumore fastidioso ma comunque non riusciva a svegliare il ragazzo.
Dormiva, sognava. Da spettatore, si poteva vedere che stava sorridendo, chissà dopo quella nottata cosa frullava in quella testa.
"Harry" aveva alzato la voce, stava sbattendo i palmi delle mani contro la porta, ma casa del riccio forse era troppo grande per far sì che si sentisse dal piano di sopra, "sei un lurido bastardo Styles, spero che tu abbia la suoneria", tirò l'ultimo pugno con tutta la forza che aveva e appoggiò la schiena alla porta e prese il telefono, ma appena compose il numero cadde sbattendo sul pianerottolo.
Il riccio si era svegliato, si era spaventato quando Niall aveva tirato l'ultimo colpo, "cazzo" disse, con voce roca appena si stava alzando dal pavimento, aveva male in ogni parte del corpo.
"Niall, mi dispiace amico" il ragazzo aveva alzato lo sguardo dai piedi del riccio, che stava ridendo, aveva la videocamera al citofono e aveva visto che il biondo era appoggiato alla porta.
Lo fece alzare, gli porse una mano mentre l'altra la teneva appoggiata al muro per fare leva, una volta in piedi, Niall si mise di fronte a lui, mentre passava le mani sulla sua maglia per pulirsi e poi incastrò l'azzurro mare dei suoi occhi a quelli del ragazzo, che erano contornati dal viola delle occhiaie.
Gli occhi di Niall non potevano essere paragonati a quelli di Louis, erano entrambi azzurri ma c'era qualcosa di diverso, l'azzurro di Niall era mare, libertà, calore, luce e spensieratezza, invece quelli di Louis erano ghiaccio, ti incatenavano e non ti lasciavano più, ti guardavano dentro e ti toccavano l'anima nel profondo, erano bellissimi, accesi ma freddi, quasi ti mettevano paura a primo impatto.
"Dobbiamo parlare Harry" disse, senza mai distogliere lo sguardo, a quel punto furono gli occhi verdi a lasciare quelli azzurri, inarcò un sopracciglio per poi dire "senti Niall, lo ascoltiamo insieme va bene? mi sento più sicuro, io non credo" ma fu interrotto dal biondo che disse, dopo aver preso un respiro profondo "Liam si sposa tra due mesi", il riccio spalancò gli occhi, che erano diventati lucidi, e allargò la bocca dallo stupore così tanto che gli fecero male per due secondi le estremità delle labbra, aveva sentito un forte pugno nello stomaco, era felicità, non smetteva di sorridere e muovere le mani in aria mentre saltellava sul posto, "è fantastico Ni" disse "non capisco perché hai questa faccia cupa, biondo, il tuo migliore amico si sposa" Niall non era più biondo, ma il suo giallo ossigenato l'aveva accompagnato per molto tempo e ormai il soprannome era conquistato.
Il biondo, appunto, abbassò lo sguardo, stava iniziando a giocare con le mani, lo faceva sempre quando doveva dire qualcosa di molto più serio dei suoi standard, "cazzo" uscì lieve dalla bocca di Harry, aveva smesso di saltellare quando Niall aveva smesso di guardarlo negli occhi per concentrarsi sulle sue mani, "c'è qualcosa che non va vero?" chiese, tirando un sospiro, alzando le mani al cielo per poi farle sbattere sulle gambe, "c'è sempre qualcosa che non va" sussurrò poi facendo spazio al ragazzo che era rimasto sul ciglio della porta di casa per tutto questo tempo.

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