Continuò ad accarezzargli, con le dita lunghe, la meravigliosa guancia morbida del più basso, che stava dormendo come sempre, tra le sue gambe, "sei bellissimo" gli sussurrava ogni tanto il riccio, credeva che Louis fosse letteralmente la creatura più bella che avesse mai visto, non faceva altro che ammirarla da lontano, voi non avete neanche idea di quanto Harry potesse amare Louis.. avete presente quando, dopo tanto tempo, trovate quella canzone, quel momento in famiglia, quella maglia o quella sensazione che vi fa dire "ecco, è esattamente questo il mio concetto di felicità", ecco, Harry era il concetto di felicità di Louis e viceversa.
"sei davvero tra le mie braccia Louis" disse incredulo, "dopo tanto tempo ce l'abbiamo fatta" iniziò a piangere, aveva provato a trattenere le lacrime, finalmente poteva dormire con lui tra le sue lenzuola di seta, che odoravano di sesso e amore, baciate da una luce proveniente da fuori, circondati da vestiti sparsi e ricoperti di morsi che affondavo nelle loro carni ancora bollenti, "mi affascini" disse tra le lacrime, "vorrei tanto essere come te Louis, vorrei tanto avere la tua forza" prese due secondi di pausa, alzò lo sguardo per non far cadere le lacrime sulla testa del liscio che dormiva sul suo petto nudo, "ti amo Louis Tomlinson, più di quanto tu possa immaginare, e non ti lascerò mai andare".
Louis non stava dormendo, era sveglio, ma non poteva dire niente, non poteva piangere e per tenere dentro le lacrime, gli sembrava ingoiare del ferro filato, allora decise di, semplicemente, stringere ancora di più la presa intorno alla vita del ragazzo, mentre continuava a dire "Harry Styles è così solo grazie a te, non smetterò mai di ringraziarti" aveva iniziato a passare una mano sui morsi, che il ragazzo tra le sue gambe, aveva sulla schiena "sei bellissimo sempre, mentre dormi, mentre scopiamo, mentre litighiamo e, come due scemi, piangiamo perché non riusciamo a stare l'uno senza l'altro Boo" si era morso il labbro fino a farlo diventare completamente bianco, non riusciva a trattenere i singhiozzi, erano più forti di lui, allora per sbaglio ne lasciò scappare uno cosi Louis usò questo rumore come scusa per svegliarsi, aveva ancora lucidi e leggermente socchiusi, "Hazza stai piangendo" gli disse mentre passava una mano sulle sue meravigliose gote rosso fragola quasi bollenti al tocco, "che hai?" abbracciò il riccio fiondandosi letteralmente tra le sue braccia, che sono mancate così tanto a Louis, che non poteva fare a meno di abbracciarlo appena ne aveva la possibilità, esattamente come sognava di fare da tanto, lo abbracciò fino a sentire le loro ossa rompersi, "ancora non riesco a crederci" disse Harry mentre strozzava i suoi singhiozzi tra il collo e la spalla del suo ragazzo, che cercava di non spostarsi per il solletico fatto dalle lunghe e bagnate ciglia che gli sfioravano delicatamente la pelle nuda."siamo qua Harry" disse ancora mentre lo stringeva, non poteva piangere, doveva tranquillizzare il più piccolo, non mettergli ancora più ansia, di conseguenza non poteva permettersi di piangere, allora ogni parola la concludeva con un respiro a pieni polmoni.
Harry ormai aveva quasi venticinque anni ma con Louis era diverso, aveva la paura costante di perderlo, non era un'ossessione, non aveva paura che qualcuno potesse innamorarsi di lui e portarlo via,  ma aveva paura che qualcuno non volesse che fosse innamorato del riccio, e dopo, portarselo via, esattamente come quando, anni fa, gli avevano impedito di amarsi, Harry aveva sofferto molto, non che Louis non avesse sofferto, ma Harry era più dolce, più sensibile e tenero, amava le dimostrazioni di affetto e amava sentirsi libero, ma gli fu impedito, e vedere l'amore della sua vita a dieci centimetri di distanza da lui e non poterlo neanche sfiorare o guardare gli spezzava il cuore così tanto che, ora che era tutto finito, aveva questa paura costante che qualcuno potesse portarglielo via. "io non vado da nessuna parte amore" gli disse poi, poggiando la fronte contro la sua, non riusciva a vederlo piangere, Harry quando piangeva diventava tutto rosso, il verde era circondato da vene color fuoco che contrastavano lo smeraldo racchiuso in quelle iridi, le lunghe ciglia nere si univano e si bagnavano, sbattevano con forza contro la parte inferiore dell'occhio, così tanto forte che Louis era convinto di sentire che si stavano rompendo, si mordeva con forza le labbra fino a spaccarle completamente facendo uscire delle macchioline di sangue, tirava su con il naso che diventava molto rosso e ogni volta che Louis lo vedeva in queste condizioni sentiva il suo cuore rompersi un po' di più, e pur di non guardarlo ma di fargli capire che era con lui, allineava le loro fronti ma mentre chiudeva gli occhi sentiva quelli di Harry puntati su di lui, "Va tutto bene piccolo, sono qui ok?" disse sottovoce per tranquillizzarlo, Harry respirava affannosamente, non riusciva a smettere di farlo, fin quando Louis però non schiacciò completamente le labbra contro le sue, mischiando il sapore delle lacrime e del sangue nella bocca del liscio, che dopo essersi staccato, gli mise una mano tra i capelli e gli posò la testa sul petto, "ti va se sta sera dormi tu su di me Hazza?"
Adesso. Louis aveva visto Harry in tantissime maniere, in tantissimi abiti e in tantissimi momenti, ma vedere Harry dopo un pianto, alzare lo sguardo verso gli occhi di Louis facendo incatenare l'azzurro al verde, con le guance ancora rosse e qualche lacrima che ancora scendeva, mentre annuiva, Louis la riteneva una delle sette meraviglie del mondo e ancora oggi non si spiegava come fosse possibile essere così tanto belli in una sola mossa. Il riccio annuì velocemente, staccandosi dal petto di Louis, per aspettare che si sdraiasse mentre con le mani asciugava le sue lacrime, il liscio prese posizione nel letto e fece segno al più piccolo, che senza esitare si buttò tra di lui, "grazie Boo" disse poi appena posò la sua testa su di Louis, che passava delicatamente una mano tra i suoi capelli fino a farlo addormentare, "ti amo Harry", poi chiuse gli occhi e si fece cullare dal momento, non ne esistevano di più belli, per Louis, ogni momento passato con Harry era perfetto e avrebbe fatto di tutto per lui.
"Buongiorno" disse una ragazza dai capelli castani messa intorno a lui, mentre circondava con le sue gambe il corpo minuto del ragazzo, "El" disse poi grattandosi la testa e alzandosi di scatto, "Lou, sdraiati, non dovresti alzarti velocemente dopo ieri sera" fece girare di scatto il ragazzo, "dov'è Harry?" chiede poi di corsa, Louis realizzò in quell'esatto momento.
Stava sognando.
Non esisteva più nessun Harry e Louis, nessun momento e soprattutto non dormivano più insieme, ormai non erano più niente, così si alzò dal letto, con le lacrime agli occhi mandando in confusione la ragazza che era ancora sdraiata "dove vai?" domandò poi alzando il tono di voce, "un amore non corrisposto è brutto, ma vuoi mettere lasciare andare qualcuno sapendo ancora entrambi vi amate?" rispose con voce tremante, non aveva nient'altro da dire, almeno non in quel momento, ogni emozione, sensazione o sentimento che provava lo scriveva, lo appuntava sulle note del telefono o sul suo computer, dopo quel sogno Louis sapeva perfettamente cosa avrebbe dovuto fare.
"quindi sarà il tuo regalo?" chiese Liam mentre Niall mentre sorseggiava una tazza di tè caldo, non ne andava pazzo ma a casa Tomlinson non c'era assolutamente un goccio di caffè, allora per accontentare l'amico, beveva quest'acqua colorata e profumata, davvero disgustosa a parer suo.
Louis era sotto una coperta grigia, posto di fronte a loro, che ogni tanto venivano a fargli visita, quando non avevano impegni, "esatto" disse, "è una bella idea?" chiese poi con timore, non era tipo da grandi cose, preferiva più che altro i gesti piccoli e molto silenziosi, come magari una rosa vicino al comodino appena svegli, come era di solito fare ogni lunedì ad Harry, per fargli iniziare la settimana al meglio, era un'abitudine che non si era più tolto dopo che il riccio gli aveva detto che odiava il lunedì. Era convinto che lo facesse iniziare al meglio, era così, infatti "grazie" sussurrava Harry sempre appena la prendeva, sorrideva come non mai, da orecchio a orecchio, e per lui, sorridere il lunedì era davvero un'impresa, ma Louis sapeva sempre come renderlo felice.
"si, ma non credi sia un po' troppo?" disse l'amico biondo avvicinando la tazza di tè alla sua bocca, per berne un sorso facendo rumore, per poi dire "Lou io ti voglio bene, ma smettila di farmi bere questa cosa, è disgustosa" aveva la faccia schiaffa che fece ridere Louis così tanto che stava rischiando di sputare il tè in faccia a Liam, che aveva iniziato a ridere appena aveva visto la faccia dell'amico diventare sempre più rossa e aver riempito la stanza dalla sua rumorosa risata, "ti va di fare il serio due secondi?"chiese poi asciugando le sue lacrime con le maniche della felpa che teneva strette tra le sue manine, fece annuire il castano per poi continuare sorridendo "a me sembra una buona idea, molte sono per lui e credo che lui lo farà per me, senza che io glielo chieda, conosciamo Harry, lo farebbe comunque anche se non fossi io il diretto interessato" disse poi diventando tutto rosso pensando a quanto fosse di buon cuore quel ragazzo, "hai ragione Lou" poi Liam, alzandosi dalla poltrona per poi posizionarsi accanto al suo amico che era avvolto tra la coperta, continuò dicendo "dammi la copia che gliela porterò il giorno prima", così prese l'unico vinile di Walls, il primo album di Louis, che stava scrivendo da quasi quattro anni.
Era un perfezionista il liscio, doveva essere tutto perfetto perché quello era l'album delle persone più importanti della sua vita, sua madre e Harry, era il loro album e non poteva esserne più fiero, fiero di quello che era riuscito a esprimere e di come, con l'aiuto di El, Liam, Zayn e Niall, aveva sempre la forza per andare avanti ogni giorno.
Deve ringraziare anche la sua serata alcolica di quasi tre anni fa, che gli fece sognare Harry, e gli fece capire quanto sarebbe stato bello poi, poter essere liberi, avrebbe lottato fino alla fine per poter vivere e toccare realmente con mano quei momenti, ne aveva bisogno, si era stancato di tutto questo, allora scrisse molto, aveva eliminato tutti i vecchi progetti, tranne quello di two of us, per ricominciare tutto dall'inizio, quella notte è stata particolare per lui, voleva smetterla con tutto questo.
È il trenta gennaio 2020 e Louis ha annunciato che a mezzanotte sarebbe uscito il suo primo album, proprio come Harry, non aveva rilasciato testi in anticipo, o meglio, solo alcuni pezzi di alcune canzoni.
"Harry sono Liam" era scattato il piano di Louis. Liam aveva in mano l'unico vinile di Walls, Louis sapeva il modo  del riccio di ascoltare gli album e come farlo al meglio se non con un vinile, e poi aveva un'ossessione particolare per questi ultimi, aveva due giradischi, uno al piano di sopra, su un comodino accanto alla finestra, che usava per ascoltare musica mentre dormiva o scriveva, e uno in salotto, che lo accompagnava nei momenti di noia mentre oziava sul divano leggendo qualche libro o mentre ballava con Louis al centro della stanza, non ne aveva uno preferito, ma una volta disse al liscio che se "made in the a.m.", l'ultimo album dei ragazzi, non avesse creato il formato vinile, avrebbe fatto di tutto per averlo:
"love you goodbye" disse Louis mentre il più alto aveva inserito il vinile facendolo partire, "if i could fly" poi passò una mano sul suo mento e fece uno sguardo pensieroso per poi sorridere e dire "e perfect" disse poi sorridendo, mentre Harry faceva partire l'ultima detta del più piccolo, "sei così prevedibile Tomlinson, sei così tanto egocentrico che le tue canzoni preferite sono solo canzoni scritte da te o per te" disse mentre faceva alzare Lou dal divano, per poi avvicinandosi alla sua bocca, e posarci gli occhi sopra, Louis si alzò sulle punte e rispose "nessuno ti hai mai detto di farlo, Styles" aveva anche lui posato gli occhi sulle labbra del più alto, e il modo in cui aveva pronunciato il suo cognome lo face impazzire, tant'è che poi lo prese di scatto e lo spinse contro il muro mentre con una mano scendeva fino al tuo sedere, "Harry" disse sottovoce Louis, che continuava a premente il bacino contro il suo, scontrando i cenni di erezione che si erano preannunciati nei pantaloni di entrambi, "dovre-" non fece neanche in tempo a finire la frase che il riccio stava già succhiando la pelle del collo del liscio, che emetteva gemiti e buttava verso dietro la testa per lasciare più spazio al riccio, "non riesci a parlare Louis?" chiese staccandosi mentre portava le mani verso il suo cazzo, "non credevo fosse così semplice farti stare zitto" disse mentre iniziava a sbottonare i jeans neri di Louis che, con una mossa velocissima riacquisii le forze per poi spingere Harry contro il divano del soggiorno, "non credo di aver capito molto bene Styles, puoi gentilmente ripetere?" conosceva il corpo del ragazzo meglio del suo, e sapeva perfettamente che il suo punto debole era lo stomaco, allora decise di levargli completamente la maglia, mentre notava lo sguardo di Harry passare da innocente a voglioso.
"oh cazzo" disse inarcando la schiena mentre Louis tracciava la linea centrale della pancia fino ad arrivare a filo con i suoi jeans, che slaccio di corsa facendoli cadere sulle sue ginocchia, per poi iniziare a giocare con la lingua sulle sue cosce, "Louis ti prego" sentiva la voce che proveniva da sopra il corpo del ragazzo, ferma e decisa, ma allo stesso tempo roca e calda, "adoro quando mi preghi" disse infine Louis facendo cadere anche le mutande per poi sentire Harry toglierle dalle gambe con i piedi, si mise sopra di lui, con la bocca allineata al suo cazzo per poi guardare verso l'alto. Harry notava come le guance fossero più rosse e come le pupille scoprissero perfettamente l'azzurro, aveva il collo completamente morso e le mani tremanti dalla voglia, allora Louis, con un solo scatto inglobò l'erezione di Harry, che aveva girato gli occhi al contatto con le labbra calde del liscio, che mentre lo guardava faceva movimenti che facevano impazzire il più piccolo che ormai gemeva forte mentre stringeva tra le sue mani i cuscini del divano, "più veloce Lou" disse mentre il suo petto andava sempre più rapido, le sue gambe iniziavano ad avere quei tremori che Louis conosceva benissimo, allora si staccò di scatto facendo ansimare Harry che infine lo fissò triste, "lo sai che non verrai così vero?" aveva un sorriso stampato sul volto, un sorriso che entrambi conoscevano molto bene. Louis era sporco a letto, cattivo, e per quanto Harry avesse sempre la faccia da innocente, adorava farlo nello stesso modo, "cazzo Harry andiamo in camera" disse mentre lo tirò su per il braccio, ancora vestito, mente Harry era completamente nudo, il che non lo fermò perché mentre stavano salendo prese Louis in braccio e corse immediatamente sopra.
"ho bisogno di te, dentro di me, adesso Louis" disse appena chiuse la porta dietro di loro, Harry non aspettava altro, in un batti baleno aveva sfilato via la maglia del piccolo, lanciandola da qualche parte in giro per la stanza insieme ai suoi pantaloni, aveva lasciato qualche morso e succhiotto sul corpo perfetto del suo ragazzo per poi portarlo sul letto con lui sopra.
"preparami adesso" disse poi mentre il suo ragazzo era sbalordito, ogni tanto dimenticava come l'innocenza di Harry svanisse mentre scopavano ma adorava moltissimo come, anche se Louis, in questa circostanza, era cattivo, si prendesse comunque cura del più piccolo stando sempre attento a non fargli mai troppo del male.
"oh dio" disse buttandosi completamente sul corpo di Louis, Harry aveva dentro di se tre dita del più grande che si muovevano rapidamente, "continua" disse mordendosi il labbro mentre ansimava fortissimo sul collo di Louis che si trovava sotto di lui che attualmente sentiva la sua erezione pulsare e fargli male, "prendi il lubrificante e il preservativo Harry, sbrigati cazzo" volevano scopare, volevano fare l'amore, volevano sentirsi vicini e avrebbero tanto voluto potersi sentire vicini in ogni posto del mondo.
"sicuro?" chiese Louis mentre Harry aveva appena chiesto se poteva stare sopra, allora annui passando il lubrificante intorno al cazzo del liscio per poi passarlo a lui che invece lubrificava l'apertura di Harry.
"pronto?" chiese Louis, "si, voglio solo che tu stia fermo" disse poi, facendo annuire il ragazzo , una volta allineato il cazzo all'apertura di Harry, quest'ultimo scese piano piano e ogni centimetro più sotto urlava sempre di più mentre affondava le unghie nella pelle del sui ragazzi che aveva girato gli occhi e poggiato la testa al muro, dopo qualche secondo di pausa Harry iniziò a saltare sopra di lui, urlando come non mai mentre Louis lo spingeva verso sotto con le mani sui fianchi, aggiungendo qualche colpo di bacino.
"cazzo Louis li" disse dopo aver ansimato fortissimo facendo impazzire Louis, che aveva stretto la presa sui suoi fianchi per poi dare ogni colpo appena sentiva che Harry stava completamente prendendo tutto il suo cazzo, aveva trovato il suo punto debole.
Il corpo di entrambi si irrigidì quando poi iniziò a sentire tremare il ragazzo sopra di lui, "insieme Harry" allora a quelle parole Harry aumentò la velocità, era stremato, aveva cercato di resistere il più tempo possibile ma stava fallendo, era sudato, aveva i capelli attaccati alla fronte e le gote rosse, il petto completamente divorato da Louis che appena iniziava ad aumentare il ritmo lo mordeva e lo succhiava fino a far diventare l'incarnato rosa pallido, un viola molto acceso, "Louis sto per ven-" urlò, tanto, così tanto che anche Louis si abbandonò dentro di lui, ansimando fortissimo, allora il riccio si buttò in avanti mentre il liscio aveva poggiato la schiena al muro e la testa sulla spalla del ragazzo sopra di lui, "oh cazzo" dissero poi insieme, cercando di riprendere fiato mentre Harry che aveva aspettato qualche minuto, scendeva, per poi buttarsi completamente dall'altra parte del letto, "più spesso" disse poi sorridendo mentre avevano entrambi ancora il respiro irregolare, "decisamente" scoppiarono a ridere mentre poi Louis si alzava dal letto, "doccia?" propose poi avvicinandosi ad Harry che finalmente aveva iniziato a respirare normalmente, "e magari secondo round" gli disse sottovoce vicino al suo orecchio aggiungendo un po' di lingua, facendo sgranare gli occhi del più piccolo che si alzò di corsa per poi sollevare Louis fino a portarlo in bagno.
"ciao Payno, entra pure" rispose Harry sorridendo

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