Con il passare degli anni Harry era diventato famoso in tutto il mondo, aveva dato vita ad un fandom eccezionale, aveva ammesso chiaramente al mondo di non aver più problemi nel dimostrare chi era e ha aperto le menti di molte persone combattendo per il giusto, come gli aveva insegnato Louis.
Louis..
Non era vero che non comunicava più con il liscio, ha provato a resistere ma non ce l'ha fatta, l'ha fatto per molto tempo, tramite i testi delle canzoni, le ha scritte quasi tutte a lui, ha voluto dedicargli ogni momento del suo tempo. Harry passava le nottate a cancellare, riscrivere e strappare fogli dal suo quaderno per dare il massimo, per fargli sentire quello che era riuscito a fare tramite il suo aiuto e per ogni parola che gli dedicava, stringeva tra le sue mani le maniche della felpa verde che veniva rigorosamente lavata con lo stesso ammorbidente del proprietario per non farne andare via il profumo, aiutava il riccio a sentirsi più vicino a lui.
Si era tenuto in contatto con gli altri tre, anche dopo l'incontro dei due mesi come stabilito, il quale aveva partecipato anche Zayn, ma non Louis.
Zayn era molto più presente nella sua vita, e gli ricordava un po' il suo ex ragazzo ma non avrebbe mai potuto sostituirlo, nessuno avrebbe mai potuto farlo e questo Zayn lo sapeva, ma lo faceva anche per il suo migliore amico, lo teneva aggiornato, perché per quanto Louis poteva essere a milioni di chilometri di distanza era sempre accanto a Harry.
"Buongiorno Ringo" rispose Harry al telefono che stava squillando sul comodino della sua camera da letto, "Buongiorno Hazza, allora come va? fatto nottata ieri sera?" chiese ancora con la voce assonnata il moro dall'altra parte del telefono, Harry rientrava nei primi pensieri della giornata di Zayn, certo, Gigi era il suo primo pensiero, ma Harry era due gradini più sotto.
Il più piccolo è stato molto male, quando è arrivato a casa, dalla sua famiglia, ha preso una distanza da tutti i ragazzi per quasi due mesi giustificandosi dicendo che voleva staccare un po', facendosi sentire qualche giorno prima del loro incontro per confermare la sua presenza, ma Liam era in contatto con la madre e le aveva chiaramente detto che passava tutta la giornata nella sua camera, che usciva solo per i bisogni primari, come mangiare e andare il bagno, del resto non si vedeva mai.
"Lo sai Ringo" Zayn lo interruppe "dovresti smetterla di chiamarmi così sai spilungone? È fuori moda" una risata rumorosa uscì dalla bocca di Harry, esattamente come i vecchi tempi, quando erano tutti e cinque, contro tutto e tutti, e sentire Harry ridere in quel modo gli fece scaldare il cuore, "infatti, hai pienamente ragione. Comunque si, sto lavorando a dei progetti e in questi mesi è tutto più difficile" sospira per poi riprendere "sono con la testa da tutt'altra parte, non sono mai a casa, e scrivere la sera da ubriachi non è molto idoneo" fece ridere il ragazzo dall'altra parte del telefono che iniziò a dire "e qua hai ragione tu, senti, ti va sei ci sentiamo dopo? Vado a dare una mano in casa, ti scrivo appena sono libero" Harry fece un verso di approvazione e chiuse la chiamata.
Tokyo era bellissima, elegante e popolata, esattamente il tipo di città che piaceva al riccio, e la sua casetta tra la natura lo faceva sentire rilassato, tranne nell'ultimo periodo. Aveva in testa ancora le ultime parole che gli aveva sussurrato nell'orecchio durante la fine del concerto, gli ronzavano in ogni momento da quando aveva finito di leggere la lettera quasi un anno e mezzo fa, ma nell'ultimo periodo erano come più forti, le voci nella testa di Harry erano più forti e l'unico modo per calmarle era l'alcol, non beveva costantemente, non era quel tipo di persona, Harry era poetico, a lui piaceva bere con Mitch, il suo chitarrista di fiducia, il suo migliore amico, sotto la luce della luna che gli baciava le pelli nude e candide, e non era mai completamente ubriaco, il giusto per fare più casino delle voci.
Aveva provato più e più volte a rintracciarlo dopo quella sera, aveva perfino sboccato i telefoni dei ragazzi mentre loro erano distratti per cercare il numero nuovo di Louis e l'aveva trovato, era convinto di averlo fatto, "Ciao" gli scrisse e due secondi dopo arrivò una risposta, "Harry sono Niall, mi dispiace, sapevamo che avresti fatto questa cosa e ci siamo attrezzati per bene, idea di Zayn ovviamente, non sbirciare nel telefono di Liam, ci dispiace amico ma ha un contratto da portare avanti.. chiamami appena puoi", Harry a quelle parole prese il suo telefono tra le mani e lo scaraventò al muro con forza, buttandosi poi a pancia sotto sul letto e abbandonarsi ad un pianto disperato.
Per quanto riguarda Louis, è stato ad Amsterdam, con Eleanor, la ragazza con cui stava da molti anni ma non si amavano, erano ottimi amici e lei, gli dava sempre sostegno, andavano in giro e si comportavano come coppia ma non lo sono mai stati, Eleanor ha sempre visto in Louis una sorta di fratello che ha sempre sognato di avere e Louis ha visto in Eleanor una sorella che lo proteggeva e lo supportava.
Louis chiedeva ai ragazzi di Harry, e Harry chiedeva ai ragazzi di Louis ma senza ricevere risposta, dopo l'evento drastico del telefono di Liam, si era prestato a chiedere ai ragazzi senza escogitare mosse che avrebbero potuto prevedere, "non ci stiamo sentendo, scusa Harry" ecco cosa rispondevano sempre, ma sapeva benissimo che non era così, e gli andava bene perché meno sapeva meglio è, fin quando un giorno non l'ha più chiesto, lo pensava, continuamente, ma non lo dimostrava più.
Louis tornò a Londra con tante storie da raccontare nel suo nuovo album, a cui stava già lavorando da molto con l'aiuto di El.
"credo che dovresti dedicargliela sai" le disse un giorno mentre stavano camminando "non credo gli faccia bene, i ragazzi mi dicono tutto e non sta più chiedendo di me quindi credo che sia arrivato il momento di lasciarlo andare El, doveva andare a finire così" disse poi Louis abbassando la testa, "per Dio Louis!" disse tutto in un colpo la ragazza alzando il tono di voce, facendo alzare di scatto la testa del ragazzo "come puoi dire una cosa del genere? Stiamo parlando di Harry, non ha mai smesso e non smetterà mai di amarti" a quelle parole Louis sentì il suo cuore fare una capriola, per quanto possa stargli lontano in realtà non può fare a meno di lui e sente la sua mancanza ogni giorno sempre di più, ma ha visto, tenendosi anche aggiornato dai ragazzi, la persona meravigliosa che è diventato oggi, è diventato un'icona in ogni posto del mondo, la gente lo ama per quello che è. Tutto ciò che ha sempre voluto per Harry, altro motivo, oltre per il contratto, per il quale non ha mai ceduto alle tentazioni, perché Louis lo pensa continuamente, mentre mangia, mentre scrive, soprattutto mentre scrive, mentre dorme, si sveglia sussultando da incubi che lo divorano la notte, ma con nessuno accanto che può calmarlo, anche se nell'ultimo periodo Eleanor era molto presente, nessuno poteva calmarlo come gli abbracci sotto le lenzuola del suo unico amore, di quando gli passava delicatamente la mano tra i capelli e gli raccoglieva le lacrime con la stessa delicatezza con cui un bambino raccoglie un fiore da terra.
Passarono i mesi, Harry scriveva, si dedicava continuamente alla musica, dava sfogo ad ogni emozione calcando la penna su tanti fogli, in ogni momento, anche quando era fuori, girava sempre con il suo diario, perché la musica, l'arte, non ha orari, può venirti in mente una cosa anche nel bel mezzo di un giro in centro, ed Harry lo sapeva benissimo.
Una volta persino mentre si era perso per le vie di Tokyo, cercava la strada per tornare a casa, forse era l'alcol o forse l'ispirazione che gli trasmetteva quel posto, gli venne in mente Louis allora si sedette su una panchina e iniziò a scrivere.
Si teneva in contatto con Zayn ogni mattina appena sveglio, anche con il fuso orario trovavano sempre un modo per sentirsi, e ogni mattina, dopo la telefonata con Harry, Zayn mandava un messaggio a Louis per digli che era tutto ok, di solito era molto breve e coinciso ma un giorno, inaspettatamente gli scrisse qualche parola in più, "Lou, ho parlato con Niall dato che sta mattina Harry non mi rispondeva, non so per quale motivo Harry non me l'ha detto ma tra due giorni esce il suo primo album, mi ha detto Niall che qualche giorno fa ha detto che gli sarebbe piaciuto se tu lo ascoltassi ma non ci conterà molto, del resto tutto ok, è tornato a Londra per finire le ultime cose prima dell'uscita dell'album, so solo che si chiama Harry Styles, e non lui, cretino, l'album si chiama Harry Styles, ci sentiamo dopo", ma Zayn non ricevette risposta.
Louis in quei giorni non si fece sentire, era focalizzato al massimo sulla sua musica, era tutto in quel momento, lo prendeva e lo staccava per intero dal mondo dei comuni mortali per portarlo in un mondo tutto suo, in cui c'era solo lui, i suoi tre migliori amici.. e Harry.
I ragazzi erano molto preoccupati, il più di tutti Liam, che sentiva costantemente il liscio, si erano visti più e più volte, ma decise di lasciargli spazio, fin quando non lo chiamo la sera prima dell'uscita dell'album di Harry, "Ciao Louis, sono molto preoccupato, spero che tu ascolterai questo messaggio, ho una cosa molto importante da dirti, richiamami appena puoi", "può aspettare" rispose Louis mentre con la sedia si girava verso il suo computer per poi riprendere a scrivere, Louis era più tecnologico, non così tanto come voleva far credere però con l'aiuto di Eleanor stavano facendo un album pazzesco e anche se erano ancora all'inizio, sentiva già di aver fatto molto ma una caratteristica negativa del ragazzo è che non è mai soddisfatto.
"senti Louis, prenditi una pausa" disse la ragazza, poggiandogli una mano sulla spalla e l'altra sul computer per poi iniziare a chiuderlo delicatamente, non si era alzato per tantissimo e ormai era quasi mezzanotte, così rispose "si, ti va di continuare domani? vado a riposare un po'" per poi aspettare la risposta della ragazza che annuì delicatamente, si alzò e si spostò nella sua camera, prese il telefono che non toccava da tre giorni, era finito in un infinito loop di parole e melodie perfette per il suo album, ma appena prese in mano il telefono notò principalmente tutti i messaggi su Instagram e Twitter così decise di scriverne uno per far sapere a tutti che stava bene, "spero che stiate bene, io sto lavorando molto", scrisse per poi premere invio, non gli piaceva fare spettacolo, anzi si, ma al momento giusto e non era di certo quello, dopo un po' si ricordò del messaggio lasciato da Liam così si decise a chiamarlo.
"cosa vorresti dire che tra mezz'ora esce l'album di Harry?" chiese Louis con gli occhi sgranati e la bocca spalancata, un peso sul petto e la mano destra che stringeva la fodera del cuscino posto di lato, "perché cazzo non me l'avete detto?" rispose alzando il tono della voce, "Louis, calmati io" iniziò a parlare Liam dall'altra parte del telefono ma fu interrotto dalla voce tremolante di Louis "sai qualcosa?" chiese per poi continuare "sai qualcosa? di cosa parla? di come si chiama? perché cazzo non me l'avete detto io non lo so, vi avevo chiesto una sola cazzo di cosa Liam", "Louis, ascoltami" Liam aveva la voce calma, era un suo punto di forza, trasmetteva calma e tranquillità anche a chilometri di distanza da te, "te l'ha scritto Zayn in un messaggio, non ha rilasciato canzoni in anticipo, ha solo detto che si chiama Harry Styles, non so cosa voglia dire e non so cosa ci possa essere, ti prego Louis, ha chiesto solo una cosa, che tu lo ascoltassi" gli occhi color ghiaccio di Louis si illuminarono, il riccio non chiedeva del liscio da mesi e mesi, il suo cuore acquistò un battito, fece un verso di approvazione per Liam, perché lo farà, anche se Harry avesse chiesto il contrario avrebbe fatto di tutto Louis per ascoltare la sua voce mentre cantava cose nuove ancora e ancora, fino allo svenimento, alla nausea e allo stremo, Louis non avrebbe mai smesso di sentirlo cantare, "allora vai Lou, ci sentiamo domani, mi raccomando, buona notte" e senza rispondere Louis mise giù il telefono per correre giù nello studio e prendere un paio di cuffie, non voleva ascoltarlo davanti a tutti, era personale, era il suo primo momento con Harry dopo il 2015.
Era mezzanotte, in punto, Louis prese il telefono, spense la sveglia che si era messo per non perdersi neanche un secondo e apri immediatamente Spotify, cercò Harry Styles nella barra di ricerche, non scriveva il suo nome da troppo tempo ma le dita scivolavano velocemente e allo stesso momento tremanti come se non avesse mai smesso di scrivere il nome e il cognome del ragazzo, come se lo scrivesse ogni secondo della sua vita.
Harry Styles, album.
Le dita del liscio tremavano, mentre dall'altra parte di Londra, Harry andava a dormire, faceva sempre così, ogni volta che pubblicava un album con i ragazzi, andava a dormire per poi domani mattina focalizzassi con molta calma su tutto quello che si diceva.
Louis mise play alla prima canzone, si chiamava "Meet Me in the Hallway", al sentire la voce che partiva nell'esatto momento in cui aveva schiacciato play un brivido gli percorse tutta la schiena, avvertiva sempre di più la necessità di sentire la voce del riccio nelle sue orecchie, e con le cuffie era tutto molto più personale, era quasi come se fosse geloso di quello che poteva sentire, voleva farlo da solo, come se fossero scritte interamente per lui, dalla prima all'ultima, era il suo momento con l'amore della sua vita. Chiuse gli occhi e gli venne in mente un ricordo:
"così si ascoltano gli album amore" disse il riccio mentre iniziava a mettere play "senza guardare titoli e ne niente, dal primo secondo all'ultimo, senza distrazioni e senza interruzioni" disse infine, Louis si avvicinò al suo volto per stampargli un bacio rapido "chiudi gli occhi e ascoltalo tutto" disse infine mentre schiacciò play per il suo ragazzo.
Louis riaprì gli occhi nella speranza di potersi svegliare in quel ricordo ma accanto a lui c'era il niente, che ormai gli faceva compagnia da anni.
Aveva le lacrime agli occhi, la voce di Harry era così cullante e angelica che non poteva fare a meno di ascoltarla, l'avrebbe ascoltata ogni giorno della sua vita per tutto il tempo, sentirlo suonare e cantare nelle sue orecchie lo fece scoppiare in un mare di lacrime per poi trattenere singhiozzi con difficoltà per non svegliare El che dormiva nell'altra stanza. Prese due secondi per respirare e calmarsi, per poi andare avanti con l'album, "Sign of the Times" era la successiva, Louis ha sempre pensato che Harry non scrivesse canzoni ma poesie, e questa canzone rientra nelle poesie di Harry Styles, aveva la capacità di trasformare ogni cosa in arte, dava vita a qualcosa di magico e dava il giusto peso alle parole, esponeva concetti e creava situazioni che lasciavano tutti senza fiato. Louis era al settimo cielo quando aveva capito cosa era riuscito a creare Harry e se solo potesse in questo momento, l'avrebbe abbracciato fino a spaccare ad entrambi le costole.
"Carolina" lo faceva sorridere, l'ha fatto ballare e gli ha trasmesso molta energia, il modo di cambiare di Harry lo faceva impazzire, si era ripreso, aveva ballato per quasi tutta la fine della canzone con la voce del ragazzo dagli occhi smeraldo e poi chiuse gli occhi, immaginandosi insieme a lui.
Mise pausa per prendere fiato, poi schiacciò di nuovo play e partì una base, rilassante, allora lesse il titolo "Two Ghosts", inarcò un sopracciglio e si sedette sul letto, con i piedi a penzoloni:
"tu dovresti essere Harry giusto?" chiese un piccolo Louis nel 2010, "ci siamo già visti da qualche parte" disse poi sorridendo, "si, credo di sì" rispose diretto e sincero il piccolo, "begli occhi azzurri comunque" si congratulò Louis "come i miei" concluse mentre si girava per andare via "in realtà sono verdi, ma se sono azzurri come i tuoi vanno bene" rispose Harry infine mentre Louis era a debita distanza, per poi girarsi e sorridere.
Louis era in lacrime, non aveva mai pianto così tanto, quella canzone era per lui, Harry aveva sprecato del tempo per scrivergli una canzone, ormai erano due fantasmi, ormai non erano più niente, ma Harry non smetteva di pensarlo e stessa cosa per Louis, non ne aveva mai avuto la conferma prima di questa canzone.
Non riusciva a trattenere i singhiozzi, quindi decise di uscire dal balcone con gli occhi completamente inondati nelle lacrime per accendersi una sigaretta, si era calmato ma la voce di Harry era ancora nelle sue orecchie, alla fine della canzone si sedette a terra, "ti amo" sussurrò poi in maniera leggera dalle sue labbra rosse, a furia dei morsi che aveva inciso con forza per non singhiozzare.
Mise pausa, prese un respiro profondo e durante il cambio automatico di spotify, esattamente a 00:00 secondi rimise pausa:
"sei piccolo" gli urlò con un sorriso da orecchio a orecchio Harry, mentre Louis stava sistemando le sue cose dopo aver preso una sgridata per il suo disordine, "sei una dolce creatura" rise poi con forza, "come mi hai chiamato scusa?" chiese serio Louis mentre si era girato di scatto verso Harry, che aveva smesso di ridere appena aveva sentito il tono serio del più grande "dolce creatura" disse tremante e sottovoce, quasi come pentito delle parole uscite dalla sua bocca, "scusami io non volevo, mi sono fatto prendere dal momento" Harry fu interrotto da un bacio, passionale, pieno di emozioni e sensazioni mai provate prima d'ora, sensazioni ed emozioni che fecero rabbrividire entrambi, dopo un po' Louis si staccò e pochi centimetri dalle sue labbra sussurrò "mi piace Curly" rise per poi essere fermato "come mi hai chiamato scusa?" ripetè poi Harry imitando la voce di Louis.
Non riusciva a sopportarlo, Louis non riusciva a sopportare di aver distrutto una parte della vita di Harry e sentire la sua voce tremante mentre cantava lo rendeva a disagio, era triste la sua voce, non era come nelle altre canzoni, era straziante, pesante, come se volesse far uscire tutto quello che era rimasto chiuso in lui per troppo tempo, e lo fece, Harry stava facendo uscire tutto se stesso, e esattamente in quel momento Louis aveva capito il significato del nome dell'album.
"ti porterò a casa Harry" era una promessa, Louis se l'era promesso, e Louis mantiene sempre le promesse. Tornò sul letto e si buttò verso dietro e strinse il telefono sul suo petto fino alla fine della canzone mentre fiumi di lacrime uscivano dai lati dei suoi occhi.
Tirò su con il naso per poi far scorrere le canzoni, "only angel" era un mix di potenza, per Louis, Harry era un mix di potenza, non aveva molto da dire su questa canzone, qualsiasi cosa fatta dal riccio era spaziale per lui, prosegui rapidamente con la prossima, "Kiwi", "io ho già sentito questo titolo" pensò e appena sentì le prime parole gli venne in mente un altro ricordo:
I due ragazzi entrarono frenetici nella stanza, Harry aveva messo al muro il più piccolo che gli aveva sfilato già la maglia, iniziò a baciargli tutto il collo per poi slacciare anche la sua cintura, il riccio quasi completamente nudo prese in braccio il più piccolo per poi metterlo sotto di lui sul letto, Louis ribaltò le posizioni mentre con la sua bocca percorreva tutto il corpo nudo e tatuato di Harry, che si prestava a sfilargli la maglietta e affondare le unghie nella sua carne bollente "ti va di scriverla insieme?" chiese Louis mentre aveva il suo ragazzo sotto, lo fissò negli occhi e notò le pupille nere che ormai avevamo preso il posto dell'iride verde, "si Boo" disse poi avvicinandosi e sussurrargli nell'orecchio "ma adesso pensiamo a fare altro".
Louis accennò un sorriso, per poi sentire la canzone che avevano scritto insieme nei giorni seguenti, Harry era titubante sullo scrivere insieme questa canzone anche se poi alla fine se ne innamorò e quindi Louis gliela cedette, non pensava di trovarsela nell'album, e non pensava neanche che l'avrebbe lasciata nello stesso modo in cui l'avevano scritta.
Le canzoni a seguire erano "Ever Since New York", non aveva bisogno di spiegazioni, Louis sapeva perfettamente a chi era dedicata e gli ha creato un vuoto nel petto incolmabile, Harry ha sofferto molto e Louis non era lì, ad aiutarlo come sempre. "Woman", Louis ne era affascinato da quella canzone, stessa cosa per "From the dining table" sperava fossero per lui ma lo mandavano in confusione, Louis aveva bisogno di risposte ma era stremato, non riusciva a ragionare, era stanco della situazione e di tutto il testo ma non avrebbe potuto farci niente, quindi decise di sfogarsi scrivendo ma, pensandoci, avrebbe voluto far sapere a Harry che ha ascoltato il suo album, quindi cercò tra i suoi contatti il numero del più piccolo che si era salvato anche sul telefono nuovo. Aveva bisogno di sentirlo anche se andava fuori contratto, non ce la faceva più, aveva bisogno di lui più di qualsiasi altra persona.
lesse sul telefono il nome del riccio ma nell'esatto momento in cui iniziò a chiamarlo si addormentò.

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