Zayn e Louis avevano sempre infranto le regole, non perché fossero dei ragazzi che dovevano mettersi in mostra e avere tutte le attenzioni su di loro.
Bastava già che il castano aprisse bocca e milioni di ragazze erano ai loro piedi, anche se loro non erano ai suoi occhi che erano fatti per guardare solo un paio di chiappe e ammirare la bellezza e l'eleganza di una sola persona, e se il moro avesse sbattuto le palpebre più di una volta, non solo tutto il locale, pieno di uomini etero, avrebbero dato oro per solo toccarglielo, ma anche le ragazze avrebbero dimenticato di essere accompagnate.
In realtà tutti questo, ai ragazzi non interessava, ormai altre due persone possedevano le chiavi dei loro cuori, e di certo non gliel'avrebbero restituire e tantomeno avrebbero pregato per farlo.
Zayn e Louis odiavano le regole perché non volevano essere comandati, odiavano stare sotto qualcuno, solo in alcuni determinati contesti andava bene in realtà.
Il liscio e il moro non erano trasgressori, rispettavano sempre tutti anche se non andavano d'accordo con ciò che gli veniva imposto, non avevano mai fatto del male a nessuno."allora Tomlinson?" dopo aver chiesto a Louis di passare il pomeriggio con loro, si era pietrificato, aveva avuto la sensazione come se il mondo sotto di lui avesse preso una rincorsa per poi scattare rapidamente, mentre lui, seduto sul divano con il suo migliore amico, erano in pausa, a tratti anche il fumo che usciva dalla bocca del moro sembrava rallentare. "Zayn" disse, con voce tremante, aveva paura e ne era consapevole, avrebbe voluto parlarne con il suo migliore amico ma sarebbe risultato ridicolo, come si può aver paura di vedere qualcuno che si ama? o forse aveva paura delle emozioni travolgenti che avrebbe provato, forse aveva paura della reazione del riccio, magari non voleva vederlo, magari una volta visto non avrebbe più provato le stesse cose e avrebbe spezzato il cuore del più basso, una volta per tutte.
"domani ho da fare" ingoiò il nodo in gola che si era formato, un mix di paura, tristezza e rabbia che gli aveva fatto modificare la voce, rendendola tremante e più bassa, "ah" disse Zayn annuendo, Louis era convinto che ci fosse cascato, ma il moro non era stupido "e cosa devi fare?" chiese rapidamente, "shopping" rispose il castano, subito, per fargli capire che aveva davvero qualcosa da fare, allora lo squadrò mentre il suo amico chiedeva ancora "e con chi andrai Tommo?" a quel punto il ragazzo inarcò un sopracciglio, Louis aveva capito dove Zayn voleva arrivare e avrebbe dovuto sapere che non è così facile ingannare il ragazzo "con El" il moro aveva annuito di nuovo ma con meno convinzione "e dove andrai?" appena terminata la domanda di Zayn, Louis si mosse di scatto, facendo spaventare l'altro, si era innervosito, non aveva il diritto di manipolarlo, "smettila Zay, dove vuoi arrivare?" adesso era lui a fare le domande, a quel punto, il ragazzo che si era spaventato si tranquillizzò sorridendo, posando la schiena sul divano, allungando le gambe sul tavolino e posando una mano dietro la sua chioma tenebrosa, aveva fatto un rumore strano con la bocca, quasi fastidioso, portando in avanti le labbra, a quel punto Louis disse "non facciamo parte di un film di mafia, dimmi dove vuoi arrivare" marcando l'ultima frase lasciando spazio tra una parola e l'altra, allora Zayn girò il volto di scatto, squadrandolo, facendo intimorire il più grande "Louis ti conosco meglio di qualsiasi altra persona, sei parte di me come io lo sono di te, quasi riesco a percepire le tue stesse emozioni quando ti guardo e noto determinati movimenti, quindi amico mio" dicendo le ultime tre parole aveva picchiettato la sua mano tatuata sulla gamba di Louis, che aveva assunto uno sguardo dubbioso e stranito, anche un po' spaventato "tu hai paura" disse, rapido, come lo strappo di una ceretta e aveva fatto quasi lo stesso dolore.Non aveva aggiunto una parola, Zayn aveva completamente centrato il bersaglio allora, dopo lo strappo, si era alzato, senza dire una parola, gli occhi azzurri si allontanarono dagli occhi color miele e si spostarono in direzione del letto, fin quando, posando le mani sul suo volto, non aveva tirato verso quella direzione, per poi buttarsi sul materasso morbido e freddo.
"vieni qua" disse Zayn che lo raggiunse subito dopo, mentre Louis si girava verso di lui, con gli occhi lucidi, "rimani a casa" disse poi mentre si avvicinavano entrambi, fin quando i loro corpi non si travolsero, facendo rabbrividire il più basso che aveva bisogno di un contatto fisico del genere da tempo.

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Do you know who you are?
FanfictionL'unica cosa che ronzava nella testa dei due ragazzi ormai adulti, era l'ultimo abbraccio scambiato davanti a tutti e le ultime parole sussurrate dal ragazzo alto all'orecchio del più piccolo, ma ormai avevano intrapreso nuove vite e tanto altro, fi...