La sveglia suona e apro gli occhi bruscamente..
Sento un peso sulla schiena, forse saranno le coperte.Cerco di alzarmi ma il peso mi tiene bloccata.
Mi guardo alle spalle, ed ecco cos'era quel "peso".Sono sdraiata a pancia in giù, con il viso rivolto al comodino, mentre Dylan è sdraiato accanto a me, che mi abbraccia come bambino.
Il suo braccio sinistro mi circonda il busto e la sua gamba sinistra è legata alle mie come per tenerle in gabbia, mentre il suo viso..
bhe il suo viso ora è innocente e angelico, con i capelli un po' disordinati, con quelle ciocche corvine che gli ricadono sulla fronte...
È così bello.
MA COSA DICO? È PUR SEMPRE DYLAN CAZZO.
Mi alzo di scatto realizzando ciò che sta accadendo facendolo svegliare
<<ma che fai..?>> chiede con voce roca e bassa stropicciandosi gli occhi
<<bhe la domanda adesso è: cosa diamine ci fai nel mio letto?!>> chiedo spalancando gli occhiLui fa un minuscolo sorriso che subito sopprime..
<<non riuscivo a dormire>> dice solo questo
<<e quindi hai sentito il bisogno di metterti nel "mio" letto, che in realtà è quello di Jo, abbracciarmi come fossi un peluche e appoggiarmelo?!>>replico gesticolandoA sentire l'ultima mia affermazione Dylan scoppia a ridere.
<<si, diciamo di sì>> continua ridendo<<ok non fai affatto ridere, ora alzati da quel letto, perché se Jo dovesse scoprire che TU hai dormito nel suo letto commetterebbe un duplice omicidio, il mio ed il tuo.>> dico camminando minacciosamente verso di lui
Dylan alza lo sguardo e lo incastra nel mio
<<e se invece dovesse scoprire che ci abbiamo dormito insieme?>> domanda alzando un angolo della boccaMi piego in avanti avvicinando il mio viso al suo
<<ci ucciderebbe lentamente, torturandoci e facendoci soffrire>> rispondo per poi sorridergliIl ragazzo sbuffa e si alza dal letto
Non farlo Bella.
NON farlo Bella.
NON FARLO BELL-
Troppo tardi l'ho fatto.<<vedo che sei interessata a qualcosa qui sotto.>> sorride maliziosamente
<< no, però è ovvio che se te ne vai in giro per camera mia in boxer con l'alzabandiera mattutina mi cade l'occhio>> lo zittisco<<sei diretta ed impulsiva sai?>>
<<no ma davvero? Voglio stringerti la mano per aver scoperto l'America!>> lo prendo in giroRuoto poi il mio corpo con un sorrisino stampato in faccia e mi dirigo verso l'armadio per scegliere dei vestiti da mettermi.
Dopo averli scelti mi giro per andare in bagno a vestirmi e mi imbatto in Dylan. A pochi centimetri dal mio viso.
<<lo sai che mi fai incazzare quando ribatti.>> dice con tono basso e minaccioso
<<certo che lo so, e ora levati che devo andare a cambiarmi.>> dico cercando di sorpassarlo
Ma subito mi afferra il braccio strattonandomi di nuovo al mio punto di partenza, intrappolata tra l'armadio e il suo corpo muscoloso e possente.<<ma che problemi hai?>> chiedo innervosita
<<tu, tu sei il mio problema.>> dice in tono serio ma tranquillo al contempo
<<bhe non sono sicuramente io che ti ho chiesto e pregato di restare, potresti anche andartene se qui il problema sono io.>> sbottoLui mi guarda fulminandomi con i suoi occhi tenebrosi e misteriosi, nei quali si intravede anche.. delusione..?
Ma delusione per cosa? Forse si aspettava una risposta diversa? O forse si aspettava che io cadessi ai suoi piedi? Perché se è questo ciò che vuole ha proprio sbagliato bersaglio.
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Amore in Texas
Romance⚠️QUESTA STORIA CONTIENE RIFERIMENTI A SCOPO SESSUALE, DROGHE E LINGUAGGIO VOLGARE⚠️ La narratrice, Isabella e la sua grandissima amica Josy partono per gli studi universitari in un istituto del Texas, lontano da casa loro. Qui avranno avventure e...