20. Verso Zemo

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"E se Steve si sbagliava su di te, allora significa che si sbagliava anche se di me!"


 Bucky fissava nel vuoto, ripensando al momento della seduta in cui era scoppiato in quell'accusa

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Bucky fissava nel vuoto, ripensando al momento della seduta in cui era scoppiato in quell'accusa. Si era svuotato, certo, ma a che pro?
Cosa aveva risolto?
Un bel niente.
Mentre pensava a questo, era seduto accanto a Sam, il quale pareva essersi addormentato.
Si stavano muovendo verso il carcere in cui si trovava Zemo, per incontrarlo e per avere qualche informazione in più sui super soldati dei Flag-Smashers.
Sospirò, incrociando le braccia sul petto.
Dopo quella seduta Sam aveva detto di sentirsi meglio. 

In realtà Bucky aveva un'altra idea:

"Qual era la seconda regola, Doc.?"
"Non ferire nessuno..."

L'incontro in realtà li aveva feriti entrambi e a vicenda.
L'epilogo ne era stata la dimostrazione:
"Finiamo il lavoro insieme e poi chiudiamo la faccenda una volta per tutte! Una volta finita la missione, ognuno se ne andrà per la sua strada!"

Certo.
Infondo da quanto tempo era solo?
Ormai quella era la sua vita. Ricominciare da capo, con una serie infinita di nomi sull'agenda con cui fare ammenda. Chiedere scusa ed essere odiato.
Ancora.
E ancora.
Chi si sarebbe mai sforzato di comprenderlo? Non poteva pretendere niente da nessuno, lo sapeva bene.
Solo Steve... solo lui lo conosceva bene. Lo conosceva prima di tutto il resto. Lo conosceva quando era solo Bucky e quando il Soldato d'inverno non era nemmeno un'idea.
Steve sapeva che anche lui fosse un eroe. Lo era stato. Aveva rischiato la vita un sacco di volte al suo fianco. Fino alla fine. Persino su quel maledetto treno...
Se non fosse caduto... se l'Hydra non lo avesse trovato...
Chinò la testa, abbassandola sulle gambe e la strinse con entrambe le mani.
Steve, sempre lui nella testa.

- Bucky... tutto ok? -

 La voce di Sam, accanto a lui

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La voce di Sam, accanto a lui.
Si ricompose subito, annuendo,
- Si -, rispose ermetico.
Questa volta fu Sam a fissarlo. Lo guardava con lo sguardo socchiuso e fermo,
- Bugiardo – commentò, - ... si vede benissimo che i tuoi ingranaggi stanno girando a tutto spiano... cosa stai elaborando? -
L'ex soldato scosse la testa, guardando davanti a sé,
- Nulla d'importante. -.
Ma Falcon non demorse. Crucciò l'espressione,
- Prima... dalla tua terapeuta... -
- Adesso è anche la "tua" terapeuta... -, rispose, cercando di smorzare il momento,
- ... che tutto sommato, continuando a frequentarti, potrebbe servirmi, in effetti... ma non volevo dire questo. Prima, tu hai detto che se Steve si era sbagliato su di me, allora si era sbagliato anche su di te... -
Bucky restò immobile, soppesando i propri pensieri e le proprie intenzioni.
Sam incalzò,
- Bucky, tu lo sapevi... che Steve mi avrebbe dato lo scudo? -
Il moro restò prima immobile. Poi annuì appena, spostando lo sguardo sul compagno. L'altro allora riprese,
- E...? Tu cosa gli hai risposto, quando ti ha confidato questa decisione? -
- Sicuramente non quello che gli direi adesso... -, sbuffò abbassando ancora il capo, - ah, accidenti... no, non è vero. Gli direi la stessa cosa. -
Sam appoggiò la schiena al sedile, come per reggersi meglio,
- Tu... eri d'accordo? – domandò quasi stupito mentre l'altro lo guardò,

 eri d'accordo? – domandò quasi stupito mentre l'altro lo guardò,

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- Certo che ero d'accordo. Eri la persona che avrebbe potuto rappresentarlo meglio... -
Sam scosse la testa incredulo,
- Io... pensavo che anche tu volessi lo scudo... -
Bucky sorrise, poggiando a sua volta la schiena,
- Davvero? Pensi che io, ex omicida ed ex burattino dell'Hydra, quindi ex collaboratore delle peggiori forze naziste della seconda guerra mondiale, colpevole di innumerevoli crimini ed antitesi di tutto ciò che rappresentava invece Steve... credi che io abbia davvero desiderato lo scudo in modo da rovinare completamente il suo ricordo? – sospirò, - ... forse il Bucky di tanti anni fa... quello che combatteva in guerra accanto a lui... quello con la coscienza pulita... forse quell'uomo, sì... ma io, adesso... non potrei mai rappresentarlo... anche se lo volessi con tutte le mie forze. Mi è impossibile. Io... dovrò continuare a chiedere "scusa" a qualcuno fino a quando camperò, Sam. -
Falcon abbassò il capo, restando in silenzio per qualche momento.
- Ora capisco... capisco quello che mi hai detto... se lui si sbagliava su di me... allora si sbagliava anche su di te, che concordavi nel considerarmi "degno" del passaggio di testimone... -
Il rumore dell'aereo colmò il silenzio per qualche istante.
- Lui te lo aveva detto, vero? Che sarebbe rimasto nel passato... -, iniziò Sam.
Bucky restò immobile,
- Quella decisione non comprendeva né me né te... lui voleva vivere... e credo ne avesse tutto il diritto... anche se... è stato difficile dirgli che ero d'accordo... l'ho fatto. Era giusto così.-
Lì si morse le labbra, spostando lo sguardo dalla parte opposta del compagno.
In quell'istante Sam percepì per la prima volta la solitudine di quell'uomo, catapultato in un presente nel quale si era ritrovato completamente solo.
Steve gli aveva detto che "quando non aveva niente, aveva Bucky".
Ed ora? Cos'aveva Bucky? Oltre, indubbiamente, ad un carattere molto, molto complicato?
Sam sospirò, rilassandosi. E poi riprese a parlare:
- Ti ho sempre invidiato, sai? Lo so... a dirlo sembra incredibile... ma il tuo rapporto con lui... nessuno era così importante per Steve. Forse giusto Peggy... anche se non ne sono poi così sicuro... Basta considerare che per te ha "lasciato cadere" ben due volte il proprio scudo... La prima volta dall'helicarrier, dopo che avevate combattuto fino allo stremo delle forze... e poi in Siberia, dopo aver lottato contro Tony. In definitiva tra te e lo scudo ha sempre scelto te. -
Bucky crucciò l'espressione, inarcando un angolo delle labbra,
- Pensa che solo per questo motivo, tu dovresti trattarmi con i guanti... -

 - Ah, ma non ci credo! Allora anche tu sai scherzare! Incredibile! - Risero e poi tornò il silenzio, ma con una sensazione migliore, rispetto poco prima

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- Ah, ma non ci credo! Allora anche tu sai scherzare! Incredibile! -
Risero e poi tornò il silenzio, ma con una sensazione migliore, rispetto poco prima.
- Bucky. Ci riprenderemo lo scudo. – per rendere ancora più chiara la cosa, posò la mano sulla sua spalla, - ... te lo prometto. -
L'altro annuì mentre la presa delle dita sulla sua spalla si fece più forte.
Se Bucky aveva creduto in lui allora lui avrebbe creduto in Bucky.
Ma nonostante lo pensasse davvero, era ancora troppo difficile dirglielo a voce.






Ciao!
Come mi era successo per "Endgame", anche la serie con Sam e Bucky mi provoca reazioni e "bisogno di scrivere" o di aggiungere o di... capire... ecco.
Perciò oggi è venuta fuori questa OS.
Voi, invece, cosa avete inteso, quando Bucky ha detto quella frase, durante la seduta?
Mi interessano altri s/punti di vista.
A presto!

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