Era passato un anno.
Un anno dalla vittoria su Thanos.
Una vittoria che era costata molto a tutti gli Avengers.
Avevano perso due colonne del gruppo.
I due vendicatori più rappresentativi.
Steve.
La sua era stata una scelta maturata nel tempo.
Una scelta consapevole ma non per questo meno difficile.
E Tony.
Il suo sacrificio era ormai conosciuto a tutto il mondo.
Iron Man era diventato ovunque un simbolo di giustizia e di coraggio.
I vendicatori avevano ricostruito il quartier generale: era comunque necessario un punto comune a tutti loro.
Inizialmente fu complicato... senza i due rappresentanti e senza Natasha, parevano privati della bussola.
Clint andava e veniva dalla propria famiglia. Aveva deciso di ritirarsi a metà. Nel senso che, nel momento del bisogno, lui ci sarebbe stato senza "se" e senza "ma".
Thor era partito con i Guardiani della Galassia ma aveva mantenuto un contatto con la base: era d'accordo con Valchiria che se fosse stata necessaria la sua presenza sulla terra, sarebbe immediatamente tornato indietro.
Carol continuava a muoversi nell'universo, sempre occupata a combattere contro ciò che poteva trasformarsi in una guerra.
Peter aveva ripreso in mano gli studi, compiendo le solite buone azioni del bravo "Spiderman di quartiere", che tanto apprezzava Stark.
Sam, Bruce e Rhodey amministravano la base, supervisionati da Fury e supportati da Bucky, il quale era presente restando però sempre in disparte.
Proprio questi ultimi spesso si alternavano nel controllare la casa in cui vivevano Pepper e Morgan.
La donna non aveva alcuna intenzione di abbandonare l'abitazione costruita da Tony, per quanto questa si trovasse in mezzo al nulla.
Si sentiva al sicuro, sia per la presenza di Happy, che si prendeva ben pochi momenti liberi, sia per la propria forza. Dopo l'ultima battaglia al fianco di Tony e di tutti gli Avengers, aveva mantenuto la propria armatura a portata di mano, pronta ad utilizzarla in qualsiasi momento.
Quella notte Happy non era presente, in quanto aveva subito un piccolo intervento chirurgico, perciò sarebbe stato bloccato in ospedale per qualche giorno.Pepper, dal canto suo, aveva insistito per non avere un sostituto.
Era notte fonda quando vi furono degli impercettibili movimenti anomali attorno all'abitazione in cui riposavano la donna e la bambina.
Quattro uomini, intenzionati ad impossessarsi di ciò che poteva esserci di prezioso in casa.
Avevano curato l'assenza della guardia del corpo per intrufolarsi e compiere quanto deciso.
A pochi metri dalla scalinata, il primo fu atterrato da un colpo secco sul volto, crollando a terra senza coscienza.
Altri due vennero afferrati per il collo e fatti scontrare, cranio contro cranio. Anche loro messi ko.
Il quarto riuscì ad oltrepassare la porta. Solo di qualche centimetro, in quanto venne afferrato alle spalle e lanciato contro il tronco di un albero, senza il benché minimo ritegno.
La luce si accese, all'interno dell'abitazione e Pepper scese le scale con una mazza da baseball tra le mani.
- Chi c'è? Sono armata! -, gridò con sicurezza,
Sulla porta vide un uomo di spalle. Lo riconobbe non appena si voltò verso di lei.
James "Bucky" Barnes.
L'ex soldato d'inverno e la marionetta dell'Hydra.
L'assassino dei suoi suoceri.
Il migliore amico di Captain America.
Quest'ultima informazione fu l'unica, tra tutte, a calmarla.
Lo guardò aggrottando le sopracciglia,- Ma tu... cosa ci fai qui? -, sussurrò senza abbassare la mazza.
Lui la guardò, immaginando tutto quello che avrebbe potuto pensare. Allargò le braccia, mostrandosi disarmato,
- C'erano quattro uomini che volevano entrare in casa... dovresti chiamare la polizia. -La donna avanzò, affiancandolo e scrutando fuori dalla porta.
Vedendo i quattro sconosciuti stesi a terra, sospirò, chinando l'arma,- Di nuovo... – si voltò verso il moro, scrutandolo negli occhi. Lui abbassò lo sguardo, provando uno strano senso di colpa, - Beh... immagino di doverti ringraziare, Barnes -
Si mosse verso il computer, selezionando la chiamata automatica alle forze dell'ordine,
- Si, sono la moglie di Tony Stark. Quatto uomini volevano entrarmi in casa... no, sono stati fermati... un avenger. Vi aspetto, grazie. -
Chiuse la comunicazione, tornando a guardare Bucky. Lui si mosse, iniziando ad uscire,
- Aspetterò qui fuori che arrivino -, dichiarò.
- Io mi faccio un caffè... ne vuoi uno anche tu? -, chiese inaspettatamente Pepper.
Bucky fu combattuto sull'accettare o meno.
Poi annuì,
- Ok. Vado ad immobilizzare quei quattro, però. -
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One shot post Endgame
FanfictionQuest'opera è una raccolta di One Shot e di fan art (solo queste ultime trovate nel web e perciò non opera mia) legate agli Avengers, dopo ciò che è avvenuto in Endgame. Le storie saranno soprattutto legate a Bucky Barnes ed al suo futuro, legato c...