Capitolo sei

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Ho bisogno di prendere aria!
Esco e vado nel bosco ed è pieno di cacciatori, una bassina ricciolina scura di pelle si avvicina a me.

X:che ci fai qui?
Io:una passeggiata
X:Garrett!
Arriva un ragazzino biondino cenere, occhi chiari e pelle chiara,quasi cadaverica
X:la conosci?
Garrett:mai vista prima signora Monroe
Signora Monroe? È la cacciatrice di cui parlavano prima.
Monroe: bene,quanti anni hai?
Io:17
Monroe:non viene al liceo di Beacon Hills vero?
Annuisco
Monroe:non vai neanche alla Devenford Prep?
Annuisco
Io:prima che cominci a elencarmi tutte le scuole del quartiere le vorrei dire che la scuola dell'obbligo l'ho finita e non ci vado più.
Monroe:sei qui solo per una passeggiata?
Io:per cos'altro altrimenti?
Monroe:non conosci nessuno Derek Hale? Scott McCall?
Io:Hale?
Annuisce
Io:non è la famiglia a cui hanno bruciata la casa dieci anni fa?
Monroe:sai solo questo?
Annuisco
Monroe:allora puoi andare
Io:gentilissima

Le sorrido e sto per andare ma una voce mi blocca,mi giro ed è un vecchio decrepito, ha lo stesso odore di Chris Argent, lo stesso che aveva quella mattina, ho capito chi è:Gerard Argent. Lo hanno nominato prima mi pare. Devo rimanere cordiale così gli sorrido.

Io:signore come la posso aiutare?
Gerard: perché sei qui?
Monroe:passa di qui per una passeggiata
Io: è vero,lo faccio ogni mattina sa,per tenermi in forma
Lo guardo dalla testa ai piedi
Io:forse non lo sa
Faccio una faccia un pochino schifata
Gerard:come ti chiami?
Io: Celine Montgomery
Gerard: figlia di Lucy?

Annuisco,so chi è Lucy era molto amica con Talia, ho preso il mio finto cognome da lei,solo che è morta per vecchiaia. Lucy era una semplice umana, conosceva il soprannaturale ma non ne voleva far parte, faceva la babysitter qualche volta ai bambini del vicinato e basta,niente di più. Però era importante per la mia famiglia, la tenevamo lontana da tutti noi tranne che dà me. Io e Lucy avevamo un bel rapporto,lei mi ha passato l'amore per la lettura, le devo molto ecco perché ho scelto di avere il suo cognome

Gerard: condoglianze
Lo guardo confusa,cerca di mettermi alla prova?
Io:un po'in ritardo, sono passati molti anni ormai
Gerard: si,lo so 12 anni,eri proprio piccola, mi dispiace
Io:lei faceva schifo in matematica per caso? Sono passati solo 8 anni
Gerard scoppia in una fragorosa risata e lo guardo confusa
Gerard:non voglio trattenerti a lungo,buona passeggiata
Io:grazie

Gli sorrido. Ma che vecchio bacucco,me ne vado,spero di non vederlo mai più, vabbè ora mi è venuta fame,andrò a prendermi un gelato, c'è un posto vicino casa così non dovrò girare per la città sotto occhi curiosi
....
Ho finito il gelato e sono solo le 17,sono seduta su una panchina proprio di fronte casa, cosa posso fare adesso? Mi passa davanti Theo e appena mi vede viene subito verso di me sorridente.

Theo:ehi forestiera
Si siede accanto a me
Io:ciao
Theo:e io che credevo che non ci saremmo mai più rivisti
Io:anch'io sai
Lo speravo
Theo:come stai?
Io:bene,tu muta forme?
Theo:non sono un muta forme
Ridacchia
Io: vabbè una cosa simile
Theo: comunque sto bene
Io:che ci fai qui?
Theo:passavo da qua,sto andando da un amico
Io:allora non voglio fermarti,vai non farlo aspettare
Theo:vuoi venire?
Io:nono
Forse ho risposto troppo velocemente
Io:non prenderla a male eh, è un mio problema,odio la gente e non mi piace parlare
Theo:allora me ne vado.
Si alza e allora lo blocco dal braccio
Io:vuoi abbandonare così una ragazza?
Gli sorrido e lui torna a sedersi accanto a me
Theo: tu hai detto che odi parlare con la gente e che odi le persone
Io:si,ma ci sono dei casi particolari
Theo sorride
Io: vabbè vai,non voglio farti rimanere per troppo tempo altrimenti arriverai in ritardo
Theo: se ne farà una ragione

Mi poggia una mano sulla coscia e la osservo per poi tornare a guardarlo in faccia,appena alzo la testa me lo ritrovo a pochi centimetri di distanza,non posso farlo,non so cosa provo per lui o cosa provo per Derek poi lui è troppo bello per essere un ragazzo serio, vorrà solo portarmi a letto. Mi allontano da lui poggiando una mano sulla sua e gliela sposto dalla mia coscia.

Io:scusami Theo non posso
Mi alzo dal panchina
Theo: c'è un altro?
Io: è una storia complicata,la mia vita è complicata e...
Si alza dalla panchina
Theo:e basta. Non m'interessa Celine
Io: a me si
Theo:va bene, ma io sono qui se avrai bisogno di me
Gli sorrido
Theo: però scusami devo farlo
Io:fare cos-

Non finisco la frase che mi ritrovo le sue labbra sulle mie, ho gli occhi spalancati per la sorpresa ma poi mi perdo in questo bacio, gli metto le braccia dietro al collo e lui posiziona le sua mani sulla mia schiena poco più su del culo ma piano piano mentre ci baciamo,finiscono sul culo,lo stringe tra le sue mani come se fosse un cuscino e io sussulto leggermente. Ci stacchiamo perché non abbiamo più fiato ma abbiamo il fiatone,lui mi guarda sorridendo e i nostri sguardi si incrociano, rimaniamo in questa posizione in silenzio per qualche secondo poi è lui a spezzarlo.

Theo:non potevo non farlo e devo dire che ne è valsa la pena
Sorrido
Theo:allora io vado(?)

La fa molto a domanda così mi viene spontaneo annuire,ci spostiamo dalla posizione del bacio e mi fa strano non avere più una mano sul sedere, in realtà mi fa strano non avere più le SUE mani sul sedere. Theo mi sorride e comincia a camminare per andarsene.

Io:Theo!
Lui si gira e io lo raggiungo
Theo:che c'è?
Io:riguardo a quello che ho detto prima
Theo:il bacio non ha cambiato nulla,lo so, tranquilla,va bene così
Mi sorride
Theo:ti capisco,ci conosciamo poco,non ti v-
Lo bacio
Io:dicevi?
Theo:sai che non mi ricordo più
Ridacchio mentre lui sorride
Theo:meglio che io vada ora però...
Ci scambiamo i numeri e si gira per andarsene poi si rigira verso di me
Theo:mi stavo per dimenticare
Io:cosa?
Mi dà un bacio a stampo
Theo: questo

Gli sorrido e quando si gira il mio sorriso si allarga vedendolo allontanarsi. Oddio che bello! Ma quindi sono fidanzata ora? Glielo posso chiedere oppure non si fanno ste domande? Eccole qui tutte le paranoie che arrivano. Vedo lo zio tornare a casa così gli vado incontro super contenta ed entriamo insieme a casa.

•𝕊𝕡𝕖𝕔𝕚𝕒𝕝𝕖•  𝔇𝔢𝔯𝔢𝔨 H𝔞𝔩𝔢 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora