Entrai in biblioteca guardandomi attorno in cerca del ragazzo che mi ci aveva dato appuntamento
Era seduto ad uno dei tavoli rotondi in un angolo della stanza a braccia incrociate guardandomi impassibile
<<dobbiamo parlare>> affermai avanzando verso di lui
<<decisamente>> continuò lui mantenendo sempre la stessa espressione <<più precisamente dovremmo parlare di questa tua nuova amicizia con Williams>>
<<che c'è, ora non posso avere amici?>> mi sedetti di fronte a lui per cercare di mantenere una certa distanza
Non che avessi paura di Fabian, ma in quel periodo tendeva ad avere modi poco delicati
<<Certo che puoi avere amici. Ma non degli amici che cercano di metterci l'uno contro l'altra "Ellie">>
Sapevo che Fabian era geloso di Benjamin, ma nessuno poteva dirmi chi potevo o non potevo frequentare
Tanto meno se quel qualcuno non mi aveva nemmeno dato una motivazione plausibile per non farlo.
Insomma, ero consapevole del fatto che anche Ben mi stesse mentendo, ma quella sera, notai qualcosa negli occhi di Fabian. Qualcosa di spaventoso.
E per questo, avevo deciso dare una possibilità a Benjamin e di fidarmi di lui, prima o poi me lo avrebbe detto
Lui cercava di trattenersi in ogni modo per non svelare questo segreto, l'ho potuto constatare il giorno prima mentre ci dirigevamo alla "casa vacanze"
Voleva dirmelo, l'ho capito da come mi guardava. Ma qualcosa lo tratteneva, o meglio glielo impediva.
<<nessuno sta cercando di mettermi contro di te, ci stai riuscendo benissimo da solo>> sbottai irritata dal suo tono
<<che cosa ci facevi con lui?>> chiese ignorando le mie precedenti parole
<<mi ha dato un passaggio>>
<<e perché mai? Sono io il tuo ragazzo, potevi chiedere a me>>
<<lui era di passaggio>> mentii
<<non diciamo stronzate Elle!>> si alzò di scatto facendo cadere la sedia su cui era seduto
<<sei stata con lui ieri vero? È per questo che mi hai ignorato tutto il giorno>> sbottò furioso
Il suo viso era diventato bordeaux ed aveva quello stesso sguardo agghiacciante che non mi piaceva per niente
Rimasi seduta immobile sperando che non si avvicinasse e che non si rendesse conto della paura nel mio sguardo
che inutilmente cercavo di mascherare guardandolo inespressiva
<<non voglio che tu lo veda di nuovo>>
Ora stava esagerando
<<scusami?>> chiesi incerta, non capivo se l'avesse detto davvero o se fosse frutto del mio timore momentaneo
<<che c'è, non mi ascolti?>> si abbassò difronte a me, mettendo le braccia ai lati della mia testa bloccandomi contro il muro <<non voglio che gli parli, che lo guardi o anche solo che lo pensi, chiaro?>>
Si alzò, lasciandomi ancora più confusa e terrorizzata di prima
Si voltò e fece per andarsene via
Ma lui non poteva umiliarmi così, non gliel'avrei permesso
Poteva cercare di farmi paura, di ricattarmi. Ma non gli avrei mai lasciato la soddisfazione averla vinta su di me
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DIVERSAMENTE LEGATI DAL DESTINO
RomanceDiversi, lontani ma legati dal destino *NON è una storia di vampiri, è una normale storia d'amore* Eliza "Elle" una ragazza dolce e gentile con tutti ma con dei problemi con la madre che la tratta come se non esistesse Come tutte le ragazze della...