capitolo 2

42 8 0
                                    

<< tu?>>

Benjamin Williams era seduto su una panchina, in un parco, nel bel mezzo del buio totale con lo sguardo perso nel vuoto

Appena si accorse della mia presenza, si voltò nella mia direzione guardandomi con aria irritata ma incredula

Come se fossi apparsa nel momento sbagliato ma allo stesso tempo si aspettasse di vedermi

<<perché ti sei seduto nel posto meno illuminato? >> domandai ma lui non rispose

<<non ti piace la luce?>> ironizzai

Feci per sedermi ma lui si alzò prima che potessi farlo e sparì in un lampo

Eliza che tenta di socializzare 0 - Benjamin che riesce mette in soggezione chiunque respiri 1

Che cosa gli avrò mai fatto?

A quanto pare la presenza di altre persone a quel ragazzo non piaceva proprio e a pensarci bene, non lo avevo mai visto in compagnia di qualcuno che non fosse Fabian.

camminava sempre dietro di lui con lo sguardo basso come se volesse sparire, non mi sorprendeva affatto che la gente lo considerasse un tipo strano.

***

<<Elle?>> la voce della mia amica mi riportò alla realtà

Da quando era iniziata la lezione, non facevo altro che pensare a tutto tranne che alla letteratura e grazie al cielo il professore non sembrava neanche farci tanto caso

ma non potevo dire lo stesso di Audrie.

<<che c'è?>> dissi distogliendo lo sguardo da un punto sul pavimento che fissavo ormai da troppo tempo

<<che ti succede oggi?>> mi chiese bisbigliando

<<niente, perchè?>>

<<non lo so, sei strana>>

<<sono solo stanca>> non avevo voglia di parlare dei miei problemi con mia madre, non che lei non li conoscesse già

Ma ero stanca di riversare i miei problemi su di lei, alla fine era sempre la stessa storia

A fine lezione mi diressi subito verso il mio armadietto senza aspettare Audrie che si era fermata a discutere con un nostro compagno e il professore riguardo l'ultimo test che non andò come sperava

<< ciao!>> prima che potessi aprirlo, una voce mi fece sobbalzare facendomi girare di colpo e sbattendo la schiena bruscamente contro l'armadietto

<<hey>> risposi fingendo di non essermi appena spaventata come una stupida per un semplice ciao

<<scusami, non volevo spaventarti>> disse Fabian con finta aria mortificata

ma non potevo credere che mi stesse parlando per la seconda volta in una settimana

<<figurati>>

<<come va?>>

<<male..cioè bene>> oddio.

<<bene o male?>> ripeté cercando di trattenere una risata

<<bene, tutto benissimo>> idiota Elle, sei un idiota.

<<bene, sai mi chiedevo se ti andasse di uscire stasera?>>

Sgranai gli occhi

"E fu così che Eliza Harvey varcò le porte del paradiso e mai più fece ritorno" pensai in quel momento, siccome ero più che sicura che da lì a pochi secondi mi sarebbe venuto un infarto o qualcosa del genere

Fabian Halley, capitano della squadra di football, ragazzo piu' popolare della H.T high, mi stava davvero chiedendo di uscire?

<<io..cioè...credo>> rispondi Elle, rispondi!

<<se non ti va io...>>

<<SI>> risposi quasi urlando <<mi va>>

<<bene stasera ci sarebbe una festa al GoldStar, potremmo andarci insieme?>>

<<si, assolutamente >>

<<perfetto, ti passo a prendere alle nove>> disse dandomi un bacio sulla guancia, per poi allontanarsi lasciandomi li in piedi con l'espressione di qualcuno che avesse appena assistito alla manifestazione dello spirito di Michael Jackson.

uscendo da scuola presi subito il telefono e mandai un "SOS" alla mia migliore amica.

Io e Audrie inventammo questa specie di "campanello d'allarme" quando avevamo quattordici anni, così qualora fosse successo qualcosa di importante, l'altra avrebbe dovuto subito richiamare.

E come pensavo, pochi secondi dopo, lo schermo del mio cellulare si illuminò mostrando il suo nome.

<<Elle che succede? Stai bene?>> rispose lei dall'altra parte preoccupata.
Audrie lo prendeva sempre troppo seriamente il nostro "SOS".

<<Si Audrie tranquilla, tra mezz'ora da me ?>>

<<certo a tra poco>>

Chiusi la chiamata e corsi subito a casa a cercare qualcosa da indossare all'uscita con l'ultimo ragazzo sulla terra con cui avrei mai pensato di uscire.

***

<< COSA?!>> urló Audrie rischiando di rompermi i timpani

<< si ma smettila di urlare come una pazza>> la mia amica tendeva ad esagerare un pochino quando si parlava di ragazzi

<<non posso non urlare Elle! Il capitano della squadra ti ha chiesto di uscire! Hai idea di quante ragazze gli vadano dietro?>>

<<lo so>> risposi cercando di sembrare calma anche se in realtà dentro stavo per esplodere.

<<peró..>> disse cambiando subito espressione << non ti sembra un po' strano?>>

<che cosa?>>

<<insomma siete nella stessa classe da anni eppure non si è mai mostrato interessato e ora così da un momento all'altro ti chiede di uscire?>>

Ecco la solita Audrie che con una semplice frase, riusciva a smontare tutti i miei ragionamenti e le mie riflessioni

Avevo pensato a lungo al motivo per cui Fabian avesse potuto mai chiedere a me di uscire

Ed arrivai ad una conclusione logica.

Un qualche tipo di insetto ancora sconosciuto all'essere umano doveva averlo punto, la sua sostanza radioattiva lo aveva avvelenato e lui all'improvviso aveva iniziato a vedere solo me

Ma poi arrivò la cara e dolce Audrie e iniziai a pensare che qualcosa di strano ci fosse per davvero

<<che intendi dire esattamente ?>>

<<non lo so Elle, Fabian è un ragazzo popolare non c'è da fidarsi>>

Le sue supposizioni mi mettevano una tale confusione in testa, fino a due secondi prima ero esaltata e ora non sapevo se dare fiducia al ragazzo che mi piaceva da tutta la vita o ascoltare la mia migliore amica e non rischiare di prendermi un palo in faccia

Cosa che succedeva sempre nella mia vita

Letteralmente

<<non dico di non uscirci, ma sta attenta ok>>
Disse percependo mio disagio

<<non dargli troppa fiducia in una volta>>

<<va bene>>

<<bene>> strilló interrompendo il momento imbarazzante <<che cosa hai intenzione di metterti?>>

Vorrei tanto saperlo anche io.

DIVERSAMENTE LEGATI DAL DESTINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora