11) la fine di mr beast

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bertra pov


quello stronzo di mr beast mi fece correre per ben cinque cabine telefoniche diverse! ho percorso praticamente tutta milano correndo e adesso sono distrutto.

arrivai all'ultimo luogo stabilito che era il museo nazionale della scenza e della tecnologia leonardo da vinci. ero davanti all'entrata, quando vidi un ombra avvicinarsi a me, aveva il cappuccio e quindi non vidi bene chi era per via della poca luce che faceva il lampione, ma la felpa che indossava la riconoscevo era quella del merciandaising di mr beast, quindi ho intuito che fosse lui.

"allor' give mi money end andrea e fon are you, now" disse mr beast con un tono di voce molto americano.

"non ci credo! tu non hai ne andrea e ne il telefono quì con te, mi stai mentendo mascalzone!!!" ribattei io arrabbiatissimo. allora lui rispose

"sò che you ev a gan, quind now you lasc a gan per terr o se no i kill yur frend"

da una macchina sentì una voce che urlava, la voce era molto simile a quella di andrea, quind intuì che era con lui, posai la pistola per terra, mr beast con una velocita pazzesca la prese e la mise in tasca.

"now u give mi a money " disse poi, io appoggiai la borsa per terra e nello stesso momento lui mi tirò un calcio che mi fece cadere, io disarmato non sapevo cosa fare, quando mi vene in mente che avevo il coltello di leo, mentre li mi picchiava e soffrivo cercai di prendere il coltello senza farmi vedere, fortunatamente era buio e nell'ombra presi il coltello che gli infilai poi nella caviglia. lui urlo per il dolore, ma non si fece sfuggire nemmeno un secondo tirò fuori dalla tasca la mia pistola e me la puntò contro.non sapevo cosa fare stavo per morire la paura si faceva tanta.

"fermo! cosa credi di fare!!!" senti una voce familiare provenire da dietro la schiena di mr beast, era giovanni! mi rialzai in piedi e vidi anche gli altri amici arrivare, circondarono tutti mr beast puntandogli la pistola contro.

"la vendetta è un piatto che va servito freddo!"disse giovanni premendo il grilletto della pistola. è stato molto deciso, forse troppo, si, è stato troppo cattivo per i miei gusti.

andammo nella macchina di mr beast. giovanni con un proiettile ruppe il vetro del finestrino anteriore e aprì il bagaiaio della macchina dove dentro c'ero andrea e il tel di giova.

"cazzo govanni, ma come hai tirato fuori tutta questa energia?" chiese abd al-Aziz

"beh dovevo salvare i miei amici" rispose lui


nel frattempo leo si avvicinò a me 

"tutto aposto, cavolo sei pieno di lividi e graffi, aspetta che ti aiuto" disse leo, avvicinandosi ancora a me

"no tranqui sto benone, l'importante è che sono slavo" risposi

"oh riccardo... volevo dirti una cosa, ma prima non ci sono riuscito"disse poi lui un pò imbarazzato

"cosa?"

"beh, non posso ignorare i sentimenti che provo per te, vedi, ecco, io... io... ti amo bertra! so che forse non ricambi ma io ti amo, è tutto il giorno che provo a stuzzicarti con baci e toccatine ma ora che ti posso dire quello che provo non spreco mica l'occasione"disse 

"leo, anche io ti amo!" dissi per poi prenderlo e baciarlo appassionatamente. lo strinsi di più a me, volevo che il nostri corpi si toccassero, volevo sentirlo tutto.


la sera tornammo tutti a casa, io e leo mano nella mano ci dirigemmo un camera mia.

"dio, che giornata! è stato strano" dissi

"vero, però se non fosse stato per questa avventura, non mi sarei mai innamorato di te" disse in modo sensuale avvicinandosi a me.

"hai ragione" dissi baciandolo

"fammi tuo!" esclamò leo baciandomi di nuovo.

"con piacere amore!" risposi.

Solo amici ? leltraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora