11 Rincontrarsi ♥

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La suora fa un passo a destra facendo spazio a Alessandra.

Mi guarda incredula poi mi corre tra le braccia

"Sei vivo ...sei vivo!!!! Io lo sapevo che non eri morto"

I singhiozzi di entrambi ci fanno sussultare

"Che bello riabbracciarti sorellina. Volevo dirtelo ma non posso fidarmi di nessuno. Mi vogliono morto"

"Serena ne era convinta. Ha riconosciuto il tuo sguardo. Non immagini come scoppiera' di gioia quando saprà che sei vivo. Ti ama ancora. Tutto tornerà come prima"

"No Ale. Non posso dirglielo"

"Lei starà zitta"

"È troppo pericoloso per voi"

"Bastaaa basta. Non hai idea di quanto abbiamo sofferto. Serena ha bisogno di te più di quanto tu possa immaginare"

"Che vuoi dire? È ferita? È in pericolo?"

"Seguimi"

Incrocio lo sguardo di Suor Cristina e mi fa cenno che posso andare

"Puoi vederla per cinque minuti. Cammuffati per bene e poi torna subito qui"

Inizio ad agitarmi.

Ho paura di rivederla. Non mi basterebbero cinque minuti.  Vorrei osservarla, parlarle, baciarla e anche litigare come spesso facevamo. Vorrei più tempo per stare con lei. Vorrei l'eternità ecco.

"Dove andiamo?"

"Non fare domande e seguimi"

"Ale. Ti voglio bene. Mi sei mancata"

"Anche tu ma adesso fai come dico io."

Ospedale

Serena

Il dottore ha appena finito di visitarmi e mi sto togliendo con uno scottex il residuo di gel sulla pancia. Mi metto con nostalgia a osservare la sedia vuota. Quando sarebbe stato bello che ci fosse stato Gabriele con me. Avremmo condiviso la gioia di vederlo in quello schermo.

Nemmeno Alessandra ha fatto in tempo a venire.

All'improvviso si apre la porta e appare

Alessandra.

"Mi dispiace di aver fatto tardi ma era per una buona ragione"

"Vuoi sapere se è maschio o femmina?"

"Si ma forse dovresti dirlo prima a lui"

Entra nella stanza un uomo vestito in modo buffo. Capello, sciarpa e infine dei vistosi occhiali da sole. È tutto coperto.  Intravedo sul suo viso solo un cenno di barba.

Sembra che non voglia farsi riconoscere.

"Avanti entra e siediti.  Io sto fuori" dice Alessandra allo sconosciuto

È un tono deciso che non ammette repliche

Lui  si avvicina e mi scruta attentamente.

"Non le hanno mai detto che è maleducazione rimanere con gli occhiali da sole?

E poi cos' ha da guardare? Non ha mai visto la pancia di una donna dopo aver fatto un'ecografia"

Lo sconosciuto si toglie gli occhiali da sole e libera la bocca dalla sciarpa cosi da scoprire interamente il viso

"Dimenticavo quanto sei tagliente nelle risposte "

Rimango senza parole alla visione del volto dello sconosciuto o meglio del mio grande amore.♥♥

Eppure mi hai cambiato la vita 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora