12 capitolo

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Mi stropiccio gli occhi.

Se è un sogno voglio svegliarmi subito.

Sarebbe troppo crudele scoprire che Gabriele è vivo e poi realizzare che stavo sognando

Si avvicina a me e mi prende il viso tra le mani.

Inizio a piangere per la commozione

Gabriele è di nuovo qui.

Posso stringerlo tra le braccia, specchiarmi nei suoi occhi, assaporare le sue labbra.

È un sogno.

"Non sai quante volte ho sognato questo momento. Rivederti per dirti che ti amo da morire. L'ultima volta ho detto un sacco di bugie per farti allontanare ma non ci riesco. Non riesco a starti lontano"

Mi traccia con un dito il contorno delle labbra e con delicatezza mi passa una mano tra i capelli . Si siede sul bordo del letto e mi tende le braccia. Non me lo faccio ripetere due volte e mi rannicchio sul suo petto.  È così inebriante questa vicinanza. Mi è mancato da morire

Gabriele

Il suo contatto risveglia mille sensazioni in me. Da quando l'ho lasciata, nessuna donna mi ha accesso il desiderio. Riusciva solo il suo dolce ricordo.

"Ho avuto paura di non poterti rivedere.

Ti amo da impazzire, disperatamente e con tutto me stesso"  le sussuro sulle labbra.

Serena si perde nei miei occhi blu.

Averla tra le braccia è una droga per la mia anima. Fa curare ogni male anche il dolore che avverto alla spalla destra. Mi trattengo dal gemere di dolore per paura che possa subito allontanarsi dal mio petto.

Invece per star bene ho bisogno di tenerla accanto a me e sentire il suo profumo.

Avevo così tanta voglia di vederla che imprudentemente non mi sono fasciato la spalla destra dove la ferita è ancora aperta.

Prende la mia mano e se la poggia sul cuore.

"Lo senti come batte veloce?Il mio cuore sta scoppiando dalla gioia. Ho paura che sia solo un sogno. Domani mi sveglio e scopro che sto sognando"

"È tutto vero amore mio. Sono vivo.

Non sai quanto ho sognato la tua bocca"

Serena

Poggio le mie labbra sulle sue con estrema dolcezza e delicatezza. Nei movimenti è estremamente dolce. E' come se entrambi non volessimo spezzare questo incantesimo.

Quest'incontro è cosi surreale

Le nostre lingue si incrociano e perdo il conto dei secondi in cui stiamo così incollati l'uno all'altro. Dimentico la sala dell'ospedale, le mille domande che vorrei farlo. Ora ci siamo solo noi due al mondo, anzi noi tre e basta.

La sua mano accarezza la pancia e mi osserva con estrema dolcezza. Il blu dei suoi occhi si fa ancora più dolce e limpido. Si sta commuovendo

"È una bambina" lo informo

"Sarà pestifera come te"

"E cocciuta come il padre"

Mi asciuga delle piccole lacrime che stanno all'angolo dell'occhi e mi stringe sempre più se'. Avendo il suo petto vicino all'orecchio sento perfettamente che i nostri cuori battono all'unisono.Sono in preda a mille sensazioni.

Gioia,stupore e paura.

"Sei sempre più bella e mia"

Mi allontano dal suo petto per guardargli le mani. Avevo notato delle ferite quando ho ballato con lui alla serata di beneficienza.

Eppure mi hai cambiato la vita 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora