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QUALCHE MESE PRIMA

«Ehi Yunho, scusami se piombo qui all'improvviso» mi disse Mingi, dopo che ebbi aperto la porta di casa mia.
«Ehi, non preoccuparti entra pure. È successo qualcosa?» gli chiesi preoccupato.
«I miei genitori hanno litigato dinuovo, non ne potevo più di ascoltarli» entró in casa, togliendosi le scarpe ed avanzó verso la cucina.
«Forse dovrei andare a vivere in un appartamento, da solo. Tanto ormai lavoro e i soldi per pagarmi l'affitto li tengo» continuó, prendendo qualcosa dal mio frigo. Ero abituato a vederlo a casa mia, passava quasi ogni giorno.
«Beh si, forse sarebbe il caso. Non credo faccia piacere ai tuoi genitori sentire i tuoi orgasmi quasi ogni notte» risi un po' per sdrammatizzare e mi sedetti su una delle sedie che si trovavano vicino al tavolo nella cucina.

«Lo sai che non sono più così, sto cambiando per cercare una relazione seria. Non voglio più le cose da una botta e via» mi rispose, sedendosi su una sedia e addentando un panino che si era appena fatto.
«Beh, sono felice per te allora. E più che altro per le orecchie dei tuoi genitori» questa volta feci ridere anche lui e sorrisi vedendolo. Non mi piaceva vederlo triste o giù di morale. Aveva un bel sorriso, quindi credevo dovesse sfoggiarlo al meglio.

«Tu invece? Sei riuscito a conquistare il ragazzo che ti piace?» mi chiese ancora con la bocca piena.
Sorrisi appena per poi scuotere la testa.
«No, in realtà no»
«Dai che ci riuscirai, sei bello, attraente e intelligente. Se non cade ai tuoi piedi allora è proprio stupido»
Sospirai abbassando lo sguardo.
"allora sei tu lo stupido, Mingi" pensai tra me e me.

«Ci facciamo una partita a fifa?» mi chiese dopo un po', quando ebbe finito di mangiare.
Annuii e mi alzai dalla sedia, andando poi in soggiorno.

¬

«Dai Mingi spostati» gli dissi ridendo, cercando di spostarlo da sopra di me.
Eravamo in camera mia a fare i coglioni.
Mi ci aveva portato lui in braccio mentre cercava di farmi il solletico, mentre adesso era su di me che non si decideva a spostare.

«No, sto bene qui» disse con la voce impastata, visto che aveva il viso sul mio stomaco.
«Dai almeno fatti un po' più su. Hai la testa pesante e abbiamo appena finito di cenare»
«Ho la testa pesante perché sono intelligente e il mio cervello è enorme» disse ridendo, per poi spostare la testa sul mio petto, sdraiandosi meglio su di me.

«Certo come vuoi tu. Scusami ma cosa sono? Un letto? Ne abbiamo uno proprio sotto di noi.»
«Shh non rompere, sei comodo» spostó il viso nell'incavo del mio collo, accarezzandomi poi una guancia.
Sospirai e presi ad accarezzargli con una mano I capelli e con l'altra la schiena. Lo sentii lasciarmi un bacio sul collo e deglutii, cercando di fare finta di niente.
Provavo qualcosa per lui e questo sentimento me lo portavo dietro da qualche anno, essendo che ci siamo conosciuti quando andavamo alle superiori. Solo che lui non lo sapeva ed era meglio così. Anche se a volte sembrava ricambiasse.

«Non darmi i bacini lì, mi fai il solletico» cercai di ridacchiare ma, invece, uscì solo una risatina isterica.
«Perché? Ti ecciti così?» mi diede un altro bacio, rimanendo più a lungo con le labbra premute sulla mia pelle.
«No, è che mi fai il solletico»
«Secondo me invece ti ecciti» ridacchió, succhiandomi poi un lembo di pelle. Dopo qualche secondo si mise a cavalcioni su di me, facendo poi scendere la mano sul mio membro.

«Cosa fai?» urlai quasi, facendo un piccolo salto per la sorpresa.
«Volevo vedere se ti stessi eccitando e avevo ragione» mi rispose, facendo un sorrisetto.
«Mingi smettila» cercai di togliermelo da dosso, ma invano.
«Perché dovrei?»
«Perché si.»
«Perché non provi a vedere se è lo stesso per me?» mi sussurró, alzando il viso e avvicinandolo al mio.
Deglutii, cercando di non eccitarmi ancora di più, essendo che aveva la mano sulla mia intimità.

All'improvviso prese la mia mano, facendomela mettere sul suo membro, per farmi vedere quanto fosse duro.
«Visto? Non c'è bisogno di vergognarsi» si mosse sulla mia mano, per farmelo sentire ancora di più e avvicinó ancora di più il viso al mio, così da avere le sue labbra a pochi millimetri dalle mie.
«Mingi, smettila perfavore» gli chiesi quasi supplicandolo.
«Perché dovrei? Piace ad entrambi» mi lasció un bacio sull'angolo della bocca e io Sospirai.
Avevo una voglia matta di baciarlo, ma non volevo rovinare tutto.
«So che vorresti baciarmi, quindi fallo, perché lo voglio anche io.» mosse la mano sulla mia intimità e con foga lo baciai, non riuscendo più a resistere.
Lui ricambió subito il bacio e lo approfondì poco dopo.
Desideravo quel bacio da anni, ormai. L'avevo sempre immaginato in un altro modo, ma non mi dispiace a nemmeno questo, di modo.
Si stese meglio su di me, rimanendo sempre a cavalcioni e spostó entrambe le mani dietro il mio collo. Spostai anche le mie e le misi sulla schiena, accarezzandolo dolcemente.
Cambiammo le posizioni, ritrovandomi sopra di lui e con le sue gambe strette intorno la mia vita.
Mugolai nella sua bocca quando con un suo colpo di bacino fece scontrare i nostri membri.
Cone le mani mi tolse velocemente la maglia, buttandola per terra. Mi tirai su per poter togliere anche la sua di maglia e feci la stessa cosa che lui aveva fatto con la mia.

Ebbi un momento di lucidità, nel mentre che ci stavamo baciando. Non volevo rovinare la nostra amicizia, e di sicuro l'avremmo rovinata facendo sesso, così mi fermai.

«Che succede?» mi chiese dopo essermi staccato da lui.
«Credo che non sia il caso continuare»
«Perché?»
«Non voglio rovinare la nostra amicizia così» ammisi, stendendomi accanto a lui.
«Va bene, non posso costringerti a fare qualcosa che non vuoi. Ma posso comunque rimanere a dormire qui?»
Io annuii e si giró verso di me, sorridendomi.
«Mi sarebbe piaciuto continuare»
«Anche a me, se devo ammetterlo. Ma come ti ho detto, non voglio rovinare tutto»
«Va bene» sospiró, avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulle labbra.
«Questo però accettalo, perché non sarà l'ultimo.»
Sorrise, poggiando poi la testa sul mio petto.
Sorrisi anch'io e chiusi gli occhi, abbracciandolo.
Ecco, questo era uno di quei momenti nel quale credevo di piacergli.

𝑆𝑝𝑖𝑛-𝑂𝑓𝑓;ʸᵘⁿᵍⁱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora