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Skar Tissue  -  Red Hot Chilli Peppers

Mingi's pov
Ero in ansia, tantissimo. Sapevo che Yunho l'aveva accettato, sapeva che fosse una delle cose che più desiderava. Ma ero ugualmente in ansia. Salii con cautela le scale della nostra casa. Si, alla fine sono andato a vivere da Yunho. Entrai nella nostra camera e mi sedetti dalla mia parte del letto, mentre Yunho ancora dormiva beato. Sorrisi per poi distendermi e girarmi verso di lui, che era girato verso di me.
Allungai una mano verso il suo viso e lo accarezzai delicatamente, facendo dei cerchi immaginari con le dita sulla sua guancia destra, quella che non era posata sul cuscino.
Dopo un po' lo vidi sorridere e la mia ansia, se possibile, crebbe ancora di più.

«Buongiorno» sussurrai.
«Buongiorno» disse lui, per poi aprire delicatamente gli occhi e poggiare lo sguardo su di me.
Poi lo abbassó piano e spalancó sia gli occhi che la bocca.
«Mingi? Chi è?» urló.
«Shhh, la sveglierai» lo rimproverai, facendogli il gesto di abbassare la voce. Lui annuì e scrutó ancora la piccola neonata che era stesa sul letto, tra noi due.

«Lei è Kyla, nostra figlia» dissi sorridendo, sperando che ne fosse felice.
Spalancó ancora di più la bocca e si portó le mani al viso, cominciando a piangere.
«Dici sul serio Mingi? È nostra figlia?» mi chiese avvicinandosi, per guardarla meglio.
Annuii felice e mi alzai a sedere, prendendola delicatamente in braccio.
«Ha 5 mesi ed è nata il 6 aprile» portai un dito verso la sua mano e lei lo afferrò, continuando a dormire.
«Posso prenderla in braccio?» mi chiese guardandomi insicuro.
«Piccolo è tua figlia, certo che puoi» ridacchiai leggermente e la avvicinai a lui. La prese in braccio e se la portó al petto.

«Ehi piccola, sono il tuo papà, Yunho» disse lui sorridendo, andando ad accarezzarle la guancia morbida e paffuta.
«Ti amo così tanto Mingi, non puoi nemmeno immaginare quanto» disse lui scuotendo la testa, cominciando dinuovo a piangere.
«Ti amo anche io piccolo, ma pergavore non piangere» mi avvicinai a lui e gli accarezzai le guance.
«Sono lacrime di gioia queste, Mingi» disse lui ridendo. Risi con lui per poi dargli un bacio sulla guancia.

«Sono felice che tu sia contento. Avevo paura che non potesse piacerti questa sorpresa» ammisi.
«La amo invece, amo lei e amo te»
Mi prese una mano e se la portò alle labbra baciandomi il dorso.
«Gli altri sanno che ci hanno portato la piccola?» mi chiese, tornando a guardarla e a giocare con le sue manine.
«In realtà no, stavo pensando di farli venire qui e fare, non so, una festa per lei» disse facendo spallucce.
«Credo sia proprio una bellissima idea» annuì.
«Allora li chiamo, va bene? Mi raccomando non sciuparmela già il primo giorno» dissi scherzando, gli diedi un bacio per poi alzarmi e scendere al piano terra per non disturbare la piccola.

Presi il telefono dalla mia tasca e chiamai prima Hongjoong
“Joong” lo chiamai, quando rispose.
“Cosa vuoi? Stavo facendo un pompino a Seonghwa” disse lui.
“Buongiorno anche a te, sei un reale per caso? Ti ho chiamato per dirti che stasera ci sarà una festa, più o meno, poi scoprirete il perché. Fai venire anche a Seonghwa.”
“Va bene, dobbiamo portare dei regali?” mi chiese.
“No, non preoccuparti”
“A che ora dobbiamo venire?”
“alle 7. Per caso da te ci sono Jongho o Yeosang?” gli chiesi.
“No, sono entrambi a casa di Yeosang e Seonghwa”
“Va bene, allora li chiamo io. Prego torna pure a fare ciò che stavi facendo, ci vediamo dopo”
“A dopo” attaccò in fretta e ridacchiai, scuotendo il capo.

Poi chiamai Jongho e aspettai che rispondesse.
“Si?” Mi rispose con tono un po' arrabbiato.
“TI ho disturbato, per caso?” chiesi cauto.
“No” ma subito dopo sentii qualcuno, credo Yeosang, urlare “Si invece”
“Scusalo, si è svegliato male e adesso sta litigando con me per una stronzata. Dimmi pure” poi sentii un altro “Non ti sopporto più” e poi una porta che sbatteva. Increspai le sopracciglia, preoccupato.
“È tutto apposto?” gli chiesi.
“Si, non preoccuparti. Yeosang si è chiuso in camera sua. Dimmi pure”
“Mh, va bene. Volevo chiedere, sia a te che a Yeosang, di venire da me e Yunho stasera, verso le 7. Sarà una sottospecie di festa e solo quando verrete capirete il perché”
“Va bene, ci saremo. Cerco di far ragionare quella testa di cazzo e poi gliene parlo. Ma ci saremo”
“Va bene, ti lascio risolvere i vostri problemi. A dopo”

Attaccai e posai il telefono in tasca, salendo poi in camera.
«Yunho»
«Vedi che mi ha chiamato Wooyoung, quindi gli ho detto della festa e di venire per le 7, va bene? Ma non gli ho detto il perché della festa»
«Va bene piccolo» Sospirai per poi continuare a parlare. «Sono preoccupato per Yeosang e Jongho»
«Perché? Cos'è successo?» mi chiese lui confuso, girandosi meglio verso di me.
«Non lo so. Quando ho chiamato Jongho mi è sembrato strano e credo stessero litigando. Yeosang gli ha urlato di non sopportarlo più e poi è andato nella sua camera sbattendo la porta» dissi facendo spallucce.
«Dopo provo a parlare con Yeosang, va bene? Sapere questo ha fatto preoccupare anche me» disse lui sospirando.
Io annuii per poi poggiare la testa sulla sua spalla, guardando poi il visino di nostra figlia.
Era davvero bellissima.

𝑆𝑝𝑖𝑛-𝑂𝑓𝑓;ʸᵘⁿᵍⁱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora