CAPITOLO 2

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Era arrivato il momento, erano passati esattamente 3 mesi dalla morte di Daniel e tra 2 giorni ci sarebbero state le qualifiche, domani le prove, oggi il volo. Io e Mario ci saremmo incontrati a Roma centro per stare un po insieme, poi prendere il volo per Parigi e da lì sarebbe stato treno fino a Monaco. La mattina passò molto velocemente mentre il volo sembrava infinito; arrivammo a Monaco verso le 21:00 ed eravamo distrutti. Dormivamo nella stessa stanza io e Mario, più o meno, io sul letto e lui sul divano (non sono cattiva ma si.). La mattina ci sarebbero state le prove, la prima volta che vedevo una monoposto nella vita reale, era grandissima non me la sarei mai immaginata così... GRANDE, e secondo me sotto quella monoposto con il 16 c'era qualcosa di più grande... NO REB BASTA.  Fatto sta che nella FP1  c'era a sorpresa Lando in P1 mentre Charles si è posizionato quinto ed era tutto molto strano lo vedevo molto teso e poco concentrato nella guida: c'era qualcosa che non andava. Mangiammo lì, passò il tizio con gli hot dog e ne presi uno, stessa cosa fece Mario. Nelle FP2 una macchina con il vento mi ha scombinato tutti i capelli; quanto cazzo va forte la MClaren! Sono dei fulmini, peccato che sull'altra monoposto al posto di Hulckemberg poteva esserci Den... vabbe tralasciamo questo argomento e godiamoci Monaco. Quando andammo a casa trovai quello che avrei sempre voluto, corsi ad abbracciare Mario che sul tavolo mi aveva fatto trovare il profumo che indossava Charles. Come ha fatto? Non me lo vuole dire ma fatto sta che l'odoore è lo stesso, sì perché la mattina mi era passato a fianco e mi stavo letteralmente sciogliendo. Arrivò il momento delle qualifiche ad ero tutta carica, prima parte abbastanza tirata lassù con Ferrari e MClaren che si giocavano la pole e redbull e mercedes che avevano pronlemi a girare veloce; Q3 la parte decisiva per la pole, successe la stessa identica cosa di Monza: Charles fa giro veloce, escono tutti troppo tardi e la pole è di Charles Leclerc, doppietta ferrari! Niente di meglio si può chiedere in una qualifica, andai a dormire con il pensiero che domani ci sarebbe stata la gara.
Buongiorno mondo, sono forse la persona più contenta del mondo? Sì puo essere, forse perché c'è la gara o forse perché ho spruzzato il profumo di Charles nell'aria, forse più la seconda. Arrivammo lì con 4 ore di anticipo (Mario non era uno dei più intensionati ad andare lì così presto) ma non riuscimmo a trovare nessuno. Mario da  brava persona mi disse:
"SEI UN GINIUS, LA PROSSIMA VOLTA GUIDO IO E TI PORTO AL CASINÒ."
Sapete che forse non sarebbe stata una cattiva idea, se come casinò si intende casa Leclerc vorrei sbancare subito. NO REB BASTA MADONNA SONO OSSESSIONATA DA QUEL RAGAZZO. Mangiammo il solito panino e si fecero subito le 15:00, eravamo all'incira 8.000 lì, tutti a far tifo per il monegasco e qualcuno a far tifo per l'Alpine. 1, 2, 3, 4, 5 allo spegnimento dei semafori e al via del gran premio di Montecarlo, o almeno così avrebbe detto Carlo Vanzini, ma questa volta non c'è lui a commentare tutto ma bensì i miei occhi e in parte Mario che ogni volta vedeva il 16 su una rossa urlava. Era un continuo sorpassi tra Charles e Lando, ma il padrone di casa non si fa mai mettere i piedi in testa e vince, vince e vince. Il momento dell premiazione. Il mio momento preferito. Amore ti prego affacciati e bagnami tutta... REB BASTA... e invece fu proprio quello che accadde: tra tutte quelle persone che c'erano lì lui bagnò proprio me e dopo mi lanciò un pass e un bigliettino con scritto :" Vieni ai box ti porto a casa che ti cambi", STAVO PER ESPLODERE. Incredula lo feci leggere a Mario che rispose con:" STAI ANCORA QUA? CORRI MONGOLA" sempre con molta delicatezza. Arrivai ai box e abbracciai Charles, gli feci i complimenti e per non farmi prendere freddo mi diede la sua giacca e il suo cappello, in quel momento mi ritenevo la persona più fortunata del mondo, ma il bello doveva ancora arrivare.
Una volta a casa sua eravamo soli, mentre mi cambiavo lui mi abbraccia da dietro e dice: "sei sicura che ti vuoi rivestire?", era il sogno di una vita che si realizzava, "sono tutta tua" fu la mia risposta. Mi buttò sul letto, mi fece vedere come stringeva forte la coperta e mi cheise se volessi fare la sua fine, "NON NE SEI CAPACE", ecco quello che fece scattare la scintilla in quel deo greco, iniziò prima da dietro e la mia voglia era incontenibile... e proprio mentre lo mise davanti che mi venne dentro, rimaneva solo da capire se fossi incinta ma vi giuro che è stato benissimo, lo spingeva fino a dentro, era lunghissimo, tutto su, basta continuavo a gridare ma tutto volevo tranne che finisse. E dopo due ore di buon sesso andammo a dormire, in casa sua dopo averlo scopato, dopo aver scopato Charles Leclerc.

~HimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora