LAST RESORT

5

Sono le otto e il telefono sta squillando. Al terzo squillo un uomo risponde e invece di dire: "pronto", pronuncia subito il mio nome.
<La Madame mi ha già  aggiornato su di te. Non devi dirmi altro. Tutt'altro, ti do tempo un'ora per venire da me. Hai carta e penna a portata di mano?>
<Sì Signore!>
<Bene. Scrivi questo indirizzo e quando sarai arrivato di alla receptionist che sei qui per me. Non ti spaventare quando vedrai le guardie davanti alla porta. Vestiti comodo e non come se stessi andando al lavoro. Muoviti!>
Non riesco a dire altro perché chiude la comunicazione. 
A quanto pare il tipo è di poche parole. 

Sono arrivato prima del previsto. Ho fatto tutto di corsa, tragitto in auto compreso.
Parcheggio l'auto di fronte all'entrata dell'hotel: il "LAST RESORT". 
Se sono qui vuol dire che è proprio l'ultima spiaggia...

Alla reception dico alla signorina che sono Andrew e devo parlare con il Signor Tony.
<Il Signore la sta aspettando. Ascensore. Ultimo piano. La porta infondo al corridoio. Buona giornata.> Mi risponde come un automa.
<Buona giornata anche a lei.> 
Dopo aver eseguito le istruzioni della donna automa, noto che davanti alla porta ci sono cinque guardie armate di pistola, pronte anche loro a far fuoco in caso d'emergenza.
Nel momento in cui mi trovo davanti a loro mi presento e dico che il signor Tony mi sta aspettando al che i cinque uomini si spostano dalla porta per farmi passare.
Busso.
<Entra!>
Lo faccio.
Non poco distante da me, un  uomo al telefono mi dice di stare zitto con un cenno della mano e che non mi dà segno di entrare, ma di restare sulla soglia, in più mi sta squadrando dalla testa ai piedi.
Qualche minuto dopo aver concluso la telefonata mi fa accomodare.
Mi siedo sulla sedia dall'altro lato della scrivania.
<Non essere teso.> Si sistema mettendosi comodo sulla poltrona di pelle più grande di lui. Sospira. <Madame aveva ragione.>
<Su cosa?>
<Su quello che mi bastava sapere.>
Perfetto. Che bella risposta del cazzo! 
Sono curioso di sapere cosa gli ha detto.
<Non mi basta questa risposta, voglio di più.>
<E così sia. Hai avuto un'infanzia del cazzo. Hai navigato nella merda fino al collo per un bel periodo di tempo. Hai frequentato l'università grazie alle "persone" che ti ha presentato il tuo amico Mark, con cui hai avuto a che fare per un bel periodo di tempo. Eri una testa calda. Un attaccabrighe.>
<Come fa a sapere tutte queste cose su di me? E poi cosa c'entra Mark in questo momento?>
<Lui non è la persona che credi che sia.>
<E chi sarebbe?>
<Hai mai pensato di chiedergli come mai insiste a portarti in Messico?>
<Per divertimento forse?! Scusi ma lei come fa a sapere i nostri progetti?>
<Ragazzo io so tutto di te. La nostra Madame mi ha lasciato un fascicolo dove c'è tutta la tua vita.>
<No! Lei non l'avrebbe mai fatto!>
<Ragazzino! Attento al tono che usi con me!> Sbatte le mani sul tavolo. <Non mi credi? Vuoi che ti dica altro? Bene. Tua madre faceva e fa tutt'ora la puttana e tutti sappiamo chi è. Ed è per questo che hai frequentato il Queen fino a qualche mese fa. Marie l'hai conosciuta in quel locale. Anche se il nightclub è un luogo pulito, così come le ragazze che ci lavorano, sono e saranno sempre delle puttane.>
<Non è vero! Marie era diversa dalle altre!> Ribatto alterato.
<Attento a come parli! Portami rispetto!> dice incazzato. <Oppure non uscirai dal mio ufficio sulle tue gambe!>
Alzo le braccia in segno di resa. Ci tengo alle mie gambe.
<Ecco, bravo ragazzo. Adesso farai come ti dico io, tieni.>
Mi passa una busta gialla, dopodiché continua. <Dentro c'è tutto quello che ti serve per iniziare. Andrai al lavoro e farai finta che questa mattina non sia mai esistita. Intesi?>
Lo guardo negli occhi. Né io e né lui distogliamo lo sguardo. Potrebbe sembrare una scena da far west, a differenza che siamo seduti e senza pistola, (io, lui invece credo di sì).
<Un'ultima cosa, riga dritto, fai come ti dico io e tutto andrà per il verso giusto. Adesso levati dai coglioni che ho da fare!>
Rimango un attimo attonito, poi alzo il culo e mi tolgo dai coglioni.
Mentre sto per uscire mi dice: <Sappi che ho "persone" ovunque...>
Lascia la frase a metà lasciandomi poi andare via.