Capitolo 6 ~ Rivelazioni

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Un incubo? No.. non è possibile. Era così reale e anche il dolore era reale. Mi viene da piangere. Era orribile. Provo ad alzarmi ma sento una fitta allo stomaco. Gemo e mi piego in due dal dolore.

"Helen? Tutto bene?" mi si avvicina e appoggia una mano sulla mia schiena. Quasi grido.

"Togli le mani dalla mia schiena...". Fa malissimo anche lì.

"HELEN!" che ha da gridare? Mi si mette avanti e mi mostra la sua mano piena del mio sangue. "Che è successo?" dice preoccupato.

Tolgo le mani dallo stomaco e noto che anche le mie sono piene di sangue. Sollevo un po' la maglia e noto un enorme squarcio all'altezza dello stomaco. Il sangue non scorre più ma non si è asciugato.

Niall va a vedere sulla mia schiena. Un altro squarcio. Non è possibile. E..era un sogno, un incubo, non può avermi fatto male veramente.

Guardo Niall incredula e senza parole. "Cazzo.." Niall torna a guardare la ferita dietro. "Il sangue continua a scorrere" è evidentemente allarmato.

Mi sento sempre più debole, non.. non ce la faccio, i miei occhi fanno fatica a rimanere aperti. Sono così stanca, credo che li lascerò andare, così mi riposerò un po'. Li chiudo mentre sento una voce lontana "Credevi davvero che mi saresti scappata?" Non ha senso.

NIALL'S POV

No no no no no non può morire. Non posso perderla. Non ora che stavo per salvarla.

Cerco di sentirle il battito alla gola, è sempre più debole. Non riesco a fermare il sangue. Non può morire. Non può.

Prendo delle garze. Non riesco a fermare il sangue.

Scoppio in lacrime. Non è da me piangere. Non l'ho mai fatto e mai avrei creduto di riuscire ad affezionarmi ancora ad una persona. Non ho mai voluto dei legami, ma ora, ora che c'è lei non voglio che nessuno le faccia niente. E qualcuno sta cercando di ucciderla.

Cerco di tamponare la ferita, con il risultato di fermarlo solo per poco. Butto giù la porta (quasi), corro da Lizzie e le spiego tutto mentre la trascino per le scale.

Corro da Helen. È ancora più debole. Ci ho messo troppo... Mi metto le mani nei capelli mentre Lizzie fa delle mosse strane con la garza.

Mi si avvicina piano sorridendo.

"È salva" sussurra riconoscente. "L'hai salvata, sei riuscito a bloccare il sangue giusto prima che il tempo la prendesse."

Non posso crederci. Mi avvicino al letto dove è distesa Helen. Mi inginocchio fino ad arrivare al suo viso. Sorrido mite, è salva.

Lizzie esce dalla stanza e ci lascia soli. Le prendo le mani aspettando che si svegli.

È appena sorta l'alba. Mi alzo e vado alla finestra. Non mi ero neanche accorto che fosse ancora notte. La vista da qui è mozzafiato, il mare, il sole.. Noto che la finestra non è molto in alto, potremmo scappare anche da qui..

Aspetta... ma la porta ieri sera era chiusa a chiave. Mi avvio verso di essa. L'ho quasi sfondata.

Helen si è svegliata, la sento lamentarsi.

Mi giro e siedo sul suo letto, mi abbasso su di lei,

"Hey bellissima" le dico, e lei sorride timidamente, "Hey" fa una smorfia. "Tutto bene?" chiedo.

"S..si tranquillo. Credo di sapere cosa mi sia successo" la guardo incredulo.

"La Joel, credo sia stata lei, questa notte, come punizione, come fa di solito quando chiude la porta a chiave, quasi come un avvertimento." si porta la mano alla bocca, non voleva dirlo evidentemente.

Come può averle fatto del male? Stava per morire. Credo che lei mi legga nel pensiero perché subito continua "Lo ha fatto..."

"C'è qualcosa che non mi hai detto?" cerco di sembrare calmo, non devo assolutamente farle sentire la mia paura e la mia tensione, non deve soffrire ulteriormente perché io sto male per lei. So che lei lo farebbe.

"Beh, diciamo che non era particolarmente gentile quando sospettava di una imminente fuga." Rimango a bocca aperta,

"Io.. io non posso crederci.."

"Lo so è una cosa abbastanza brut.." "Nono, non posso crederci perché è successo anche a me, ma pensavo che fosse un 'benvenuto', sai, quando mi ha chiamato in disparte." Lei rimane di pietra.

"Come? Perché non me lo hai detto? " mi urla contro, è arrabbiata. "Io non volevo che nessuno sapesse niente..." replico in un sussurro.

La tensione si spezza improvvisamente. Le vengono le lacrime agli occhi e va verso la finestra. Mi avvicino a lei. La abbraccio forte da dietro, voglio che lei sappia che io ci sono. Helen si gira e timidamente ricambia l'abbraccio.

HELEN'S POV

È bello essere tra le sue braccia, forti, capaci di proteggermi. Esatto, perché ora mi sento talmente delicata che potrei frantumarmi in mille pezzi. Con lui sento che forse, non è tutto negativo come ho creduto fino ad ora. Non è tutto triste, forse la felicità esiste, credo di averla assaggiata una volta, ma l'ho respinta cone si fa con un dolce troppo buono che non si può mangiare perché si vuole dimagrire. Io così ho lasciato che la mia piccola felicità mi scappasse dalle mani. Come una colomba che vola via. Beh non la lascerò sfuggire ancora, la terrò stretta fino a quando riuscirò ad avere respiro.

Mi accorgo di stare abbracciando Niall ancora, e ancora molto forte. Ora sembra lui la mia felicità, e ho paura di perderlo. Non posso aspettare ancora, devo.. devo dirgli quello che sento, potrei non esserci più tra poco..

Alzo lo sguardo verso di lui, che mi guarda con i suoi grandi occhi azzurri. Sento un tuffo al cuore quando mi avvicino ancora e chiudo gli occhi. Le mie labbra sfiorano le sue, per poi avanzare piano. È un bacio calmo, senza pressioni, sento che le nostre labbra coincidono perfettamente le une con le altre, come pezzi di un puzzle. Lui toglie le mani dalla mia schiena, e le porta ai lati del mio viso. È dolcissimo, e con ultimo stampo sulle mie labbra si stacca e mi sussurra "Ti aspettavo, mia principessa" a quelle parole sorrido e lo bacio ancora. È come se tutte le parole non dette fossero rinchiuse in quel bacio.

Le mie mani si incastrano nei suoi capelli e lo avvicino di più a me.

Bussano alla porta. Ci stacchiamo violentemente e lui corre ad aprirla.

Mi sfioro, le labbra, gonfie per i tanti baci, e credo che sia stato il momento più bello della mia vita.

Alla porta c'è Lizzie, che sussurra qualcosa a Niall, lui sembra subito incupirsi, dopodiché abbassa lo sguardo, come rassegnato. "Ok ciao" sono le uniche parole che sento e provengono da Niall. Chiude nuovamente la porta.

Si avvicina a me e prima che potessi replicare sono già tra le sue calde braccia, in un bacio ora più disperato. Lui cerca di tenermi quanto più vicina a lui, mi sta abbracciando come se fosse l'ultima volta che mi vede. Ma non è così giusto?

Niall mi allontana un poco e mi guarda come se fossi una cosa preziosa. "Helen, stasera volevo scappare, insieme a te, non reggo più a stare qui dentro. Non reggo più a vederti qui dentro. Ma stasera non è più possibile. La Joel ha fatto mettere delle sbarre al passaggio che avevo trovato e... hey, ce ne andremo presto, la fuga è vicina, lo sento.."

Ho gli occhi lucidi, e lui se ne è accorto fin troppo bene. Ce ne andremo da qui. Provo a saltargi addosso ma la ferita si fa sentire.

Inizio a tenermi lo stomaco e ricordo quello che è successo questa notte. "Hai sognato qualcosa stanotte?" ma scappa improvisamente.

"Beh si, è una cosa stranissima, c'era una specie di drago, e c'eri tu, e io tentavo di salvarti quando ad un certo punto il drago mi ha colpito... e mi sono svegliato."

Io... sono paralizzata. Abbiamo fatto lo stesso sogno.

"Degli squarci come quelli che hai anche ora. Ma com'è possibile? Che il mio sogno sia collegato a quello che ti è successo? A quello che ti ha fatto la Joel? Non... non è possibile..." È agitatissimo ed ha iniziato a camminare avanti e indietro per la stanza. "Nì..."

"Che c'è? " chiede nervoso. "Il tuo sogno era uguale al mio..."

*

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