Dall'interno della cabina, aspettammo impazientemente che la folla nei corridoi regredisse, in modo tale da proseguire rapidamente verso le carrozze.Il cioccolato offertoci dal professor Lupin ci ridonò, anche solo in quei pochi minuti rimanenti, le forze necessarie per proseguire.
Persino Harry, colui sul quale si erano effettivamente ripercosse la maggior parte delle conseguenze del terribile accaduto precedente, affermava, ostinandosi, di sentirsi bene.
Io ed Hermione ci rivolgemmo uno sguardo d'intesa,annuendo con il capo, e subito dopo affermammo simultaneamente: "tu andrai dritto in infermeria".
"Non ce n'è bisogno, davvero".
"Smettila, hai decisamente bisogno di farti vedere da qualcuno. Tu più di noi tutti! Ormai è deciso" conclusi incrociando le braccia, appoggiata da Ron, oltre che dalla ragazza al suo fianco.
"Agli ordini, signor capitano" si prese gioco di me, fingendo di mettersi sull'attenti. Lo guardai torva anche se subito dopo tutti e quattro scoppiammo in una fragorosa risata.
Scendemmo dal treno.
A quanto pare fummo tra gli ultimi ad abbandonare la piattaforma.In seguito ad una lunga corsa, i fiati mozzati e gli arti inferiori doloranti, giungemmo davanti all'ultima carrozza disponibile che ci avrebbe condotti al tanto atteso castello.
Non stavo più nella pelle.
I palmi delle mie mani trasudavano e i miei anfibi picchiettavano fragorosamente contro il pavimento corroso della vecchia carrozza.L'impazienza costante mi impedii persino di notare che alla guida del mezzo non vi era né tantomeno un cocchiere, bensì il trasporto avveniva senza il bisogno di quest'ultimo; automaticamente grazie al movimento del cocchio.
Rimasi effettivamente in silenzio per tutta la durata del tragitto, con lo sguardo fisso sul pavimento, quando finalmente ci fermammo per scendere.
Seguii per ultima Hermione, che mi porse la mano e con un piccolo balzo atterrai al suolo.
Alzammo contemporaneamente lo sguardo ed Harry non perse tempo ad allungare il braccio in direzione del castello, enunciando in tono di gioia ed eccitazione:" benvenuta ad Hogwarts, Y/n".
Sgranai gli occhi alla vista mozzafiato schiaffeggiando violentemente, anche se involontariamente, la mano destra sulla bocca semi aperta per lo stupore e mantenendo quella sinistra premuta sullo stesso lato del petto, che batteva all'impazzata.
Sembrò un miraggio.
La riccia si avvicinò ulteriormente a me, seguita dal medesimo movimento simultaneo dei ragazzi, e allacciò il suo braccio attorno alle mie spalle, ridacchiando fragorosamente.
"Aspetta di vedere l'interno" ammiccò Harry.
Ancor prima che potessi aprir bocca per rispondere, risuonò una voce grossa alle nostre spalle che ci fece, istintivamente, voltare di scatto.
Si rivelò essere un omone, alto e largo almeno il doppio del normale, che massaggiandosi la barba si schiarì la voce e disse:" Salute Harry! Ron! Hermione! Eh lei è, la signorina..."
"Smith, Y/n Smith signore!"
"Oh no, non chiamarmi signore cara, così mi lusinghi. Sono Rubeus Hagrid, ma se sei amica di questi tre puoi chiamarmi semplicemente Hagrid!", strizzò l'occhio destro in un simpatico e goffo occhiolino rivolto agli altri.
"Passato delle buone vacanze, ragazzi?"
"Si, grazie!" fecero all'unisono lo zenzero e la riccia.
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𝑐ℎ𝑜𝑖𝑐𝑒𝑠. || Draco Malfoy X Reader
Fanfiction"𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑒". ---- la storia è ambientata tra il '91 e il '98, quindi in contemporanea al periodo di frequentazione di Hogwarts del trio d'oro. Si svolge sulla falsariga deg...