Svoltammo un paio di volte a destra attraversando corridoi freddi dai muri in pietra levigata, privi di qualsiasi tipo di adorno; ad eccezione di innumerevoli lucerne fiammeggianti, posizionate ad alternanza lungo le pareti spoglie, ed emananti una luce smorta e fioca.Oltrepassammo diverse stanze, ignote e misteriose, sigillate da lucchetti e serrature presumibilmente protette da incantesimi ben formulati e difficilmente frangibili.
L'atmosfera circostante sarebbe risultata ancor più cupa e tenebrosa se non fosse stata per il crescente disordine dovuto a studenti eccitati che pullulavano i passaggi.
Nonostante il passo svelto del moro, che dava l'idea di non stare nella pelle nel farmi da guida, finimmo per trovarci quasi al capo della coda di maghi impazienti di raggiungere la propria sala comune.
Da quando avevamo proseguito a farci strada tra la folla per le segrete, avevo perennemente mantenuto le mie piccole dita affusolate, tremanti, perfettamente salde sugli avambracci fasciati dalle maniche dalla leggera mantella di stoffa; sfregandole su e giù su di essi nel tentativo di scaldarmi.
Quel freddo tremendamente vivido e imminente non faceva che privarmi ancor più delle poche forze che riserbavo al termine di quell'insolita giornata d'inizio settembre.
"Dai Y/n falla finita! Non esagerare. Vedrai che presto ci farai l'abitudine" Zabini schernì, scuotendo il capo.
Gli scoccai uno sguardo glaciale, più glaciale della temperatura percepita lì sotto.
"ESAGEREATA? IO ESAGERATA?!"
"Siamo entrambi nello stesso posto o sbaglio?! Il tuo cervelletto è in grado di ricevere le giuste informazioni o non riesci a renderti conto del freddo che fa qui sotto!" strillai esasperata, attirando l'attenzione di un gruppo di studenti di fronte a noi.
"Oh Merlino, non sarà mica mia impressione!"
Mi sarei aspettata in risposta un atteggiamento offeso... e invece no.
Rifocalizzando lo sguardo su di lui lo sorpresi ghignare.
"La prossima volta c'è bisogno che ti urli contro qualcosa di più offensivo per caso o vogliamo proseguire!?" sbottai stringendo le braccia al petto e superandolo velocemente per nascondere un piccolo riso sulle labbra.
Senza esitazione mi raggiunse avvolgendo un braccio attorno alle mie spalle e scuotendo la testa per nascondere una leggera risata che, a quanto pareva, neanche lui riuscì a trattenere.
Istintivamente mi irrigidii e spalancai le palpebre a quel gesto. Lo trovai alquanto imbarazzante ma prima che potessi smuovere il suo braccio, annunciò in tono canzonatorio: "Ta-dan.
"Ecco il tuo nuovo dormitorio da qui ai prossimi cinque anni!" esclamò entusiasta indicando un punto di fronte a noi.
Rimasi perplessa alla vista dell'ennesimo pezzo di muro fin quando il moro non si schiarì la voce e, quasi in tono di solenne orgoglio, pronunciò: "purosangue".
Si voltò verso di me per incontrare la mia espressione mista tra severità e sconcerto.
"Davvero? Non mi stai prendendo in giro?" domandai retoricamente, sapendo di conoscere già una risposta, in quel caso, così squallida.
"Beh, quale sarebbe il problema?!" domandò allargando le braccia; il viso contratto dall'apparente confusione.
"E così, purosangue eh? Poco -come dire- pregiudizievole questa bella password" ribattei sarcastica, alzando le sopracciglia a quell'evidenza.
Prima ancora che Blaise potesse ribattere qualcosa, qualcuno mi superò sbattendo bruscamente la mia spalla contro la sua.
D'istinto mi girai irritata intenta a focalizzare il responsabile tanto garbato, quando senza alcuna sincera sorpresa mi accorsi che Draco Malfoy era, per la terza volta in meno di 24 ore, inopportunamente tra i piedi.
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𝑐ℎ𝑜𝑖𝑐𝑒𝑠. || Draco Malfoy X Reader
Fanfiction"𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟𝑚𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜𝑠𝑎𝑛𝑔𝑢𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑒". ---- la storia è ambientata tra il '91 e il '98, quindi in contemporanea al periodo di frequentazione di Hogwarts del trio d'oro. Si svolge sulla falsariga deg...