chapter four

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Ecco che suona la maledetta campanella che annuncia la fine della giornata scolastica.

Se non si fosse capito, odio stare in mezzo alle persone, mi fanno paura.
Preferisco stare da solo nella mia camera ad ascoltare musica o a suonare la mia chitarra, piuttosto che uscire e sentirmi osservato dagli altri.

Gerard è l'unico con cui mi va di passare del tempo.

Tornato a casa, senza nemmeno aver posato lo zaino per la felicità, vado in cucina e pranzo. Subito dopo corro in camera e inizio a decidere i vestiti per l'incontro di stasera.

Dopo circa un'oretta apro i libri per studiare ma non riesco a stare concentrato perché sono troppo esaltato all'idea di vedere Gee.

In conclusione il pomeriggio é passato troppo velocemente perché continuavo a vederlo nella mia testa, e così non sono riuscito a fare i compiti.

Finalmente è arrivata l'ora di andare al parco.

Per l'euforia non ho nemmeno guardato la strada quando ho attraversato e stavano per tirarmi sotto, buon inizio direi.

Arrivato davanti al cancello, vedo già Gerard: è in anticipo.
Le mie gambe tremano per l'ansia.
Da lontano lo saluto e lui ricambia; lo vedo venire verso di me...è stupendo aiuto.

"Hey! Sono così contento di vederti" mi dice sorridendo.
"Anch'io, tantissimo! Come stai?"
"Tutto bene grazie, e te?"
"Bene bene, grazie per avermelo chiesto" e io arrossisco dopo avergli risposto.

Cazzo lo sapevo, e ora? Frank stai tranquillo, andrà tutto bene.

"Sono stato felicissimo quando ho visto che siamo nella stessa classe" ammette; io sorrido e gli rispondo che lo stesso vale per me.

"T-ti va di sederci vicini?" gli domando balbettando.
"Certo! Assolutamente si"

O mio dio ha accettato, non ci credo.
Sto esplodendo di gioia.

"Non trovi che faccia un po' freddo?" mi dice mentre si sfrega le mani per riscaldarle.
"Io sto bene. Aspetta tieni i miei guanti, ti terranno al caldo".
In realtà anch'io avevo freddo, ma volevo che lui stesse bene :').

"Ma sono i tuoi guanti preferiti"
"Si lo so, ma stai tranquillo, voglio che li prenda tu" lui li accetta e li indossa.
"Ti donano tanto, sai?"
"Oh, grazie" dice ridacchiando timidamente.

Oh no, avevo dimenticato le mie cicatrici sui polsi e sulle nocche...spero non le noti.

"Ei, cos'hai sulle mani?"

Ecco, come non detto...e ora che rispondo?

"Ehm, nulla..."
"Ma come nulla, io vedo delle ferite. Che hai combinato?"

Dai non posso mentirgli, devo dirgli la verità.

"Va bene, te lo dico...può sembrare stupido ma trasformo la mia sofferenza in dolore fisico: non riesco a dare una spiegazione precisa al mio stare male e quindi mi autolesiono per dargli un senso. Il più delle volte lo faccio perché sono arrabbiato o perché mi sento sbagliato. Inoltre non ho mai avuto un buon rapporto con i miei genitori, loro non vanno molto d'accordo e si sfogano su di me; quasi ogni giorno li sento litigare e io non ne posso più".

Gerard mi prende la mano.
Inizialmente non capisco perché.
Mi bacia il polso.

"Cosa stai facendo?" gli chiedo perplesso.
"Sto baciando le tue cicatrici; mi fa stare male pensare al fatto che tu soffra...tieni il mio numero di telefono e promettimi che, d'ora in poi, ogni volta che starai per farlo mi chiamerai, ok? Io proverò a calmarti e a farti ragionare. Sarò sempre qui per te, pronto ad aiutarti".

"Grazie mille davvero, stessa cosa tu. Puoi contattarmi quando ti pare sia per cose serie che per parlare e basta, amo ascoltarti" gli dico facendo un sospiro di sollievo.

Con voce triste gli dico che devo tornare a casa perché si è fatto tardi e mia mamma si sarebbe incazzata

"Capisco...potrei accompagnarti a casa?" mi domanda.

Cosa!? me l'ha davvero chiesto? Sto per piangere, è così adorabile.
Ovviamente dico di si e quindi ci incamminiamo verso la strada del ritorno.

Sento il vento che attraversa i vestiti e un brivido di freddo percorre il mio corpo.
I miei denti iniziano a battere.
Gerard se ne accorge, mi ferma e mi riscalda con un forte abbraccio.
Dopo poco riiniziamo a camminare e lui mi prende la mano.

Mi sento al sicuro al suo fianco.

skeleton gloves || frerard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora