chapter five

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Sono passate circa tre settimane dall'uscita andata più che bene.

In questo arco di tempo sono cambiate tante cose, per esempio ho capito di essere innamorato perso di Gee e credo che lui ricambi.

Dato che sono davvero felice di ciò, ho deciso di dirlo ai miei genitori ma non è stata un ottima idea. Non mi hanno accettato.

Io ho sempre saputo del mio orientamento sessuale ma avevo deciso che l'avrei rivelato solo se mi fossi preso una cotta per qualcuno, come è capitato ora con Gerard.

Sto malissimo. Credevo che mi avrebbero amato incondizionatamente in ogni caso ma a quanto pare non è così. Dopo aver fatto coming out mi hanno picchiato e hanno continuato a urlarmi che sono sbagliato, contro natura e cose del genere.

Sono stanco di sorridere e far finta che vada tutto bene, mi sono rotto il cazzo di questa vita di merda, sempre solo anche in mezzo a 300 persone, sempre nel mio mondo dove mi rifugio quando sono triste e non ho voglia di parlare con nessuno.

Sognare cose che non accadranno mai, crearmi una vita finta nella mia mente, è la mia strategia per non uccidermi.
Non so però per quanto ancora possa funzionare, perché ogni secondo c'è qualcuno che mi riporta nella realtà e distrugge il film che ho creato.

Ho pensato tante volte di scappare via da questa casa che odio più di ogni altra cosa, ma non l'ho mai fatto perché sono senza palle.

Finisco sempre in questa situazione:
io che mi strappo i capelli dal nervoso che ho in corpo, mi taglio, prendo a pugni il muro fino a far sanguinare le nocche, piango, poi esco dal bagno e sorrido.
Faccio finta di niente.

Avevo promesso a Gerard che lo avrei chiamato se avessi provato a farlo di nuovo, ma non ho il coraggio, mi prenderebbe per un coglione senza speranze che, forse, è quello che sono.
D'altronde non voglio rovinare il bellissimo rapporto che ho creato con lui; è l'unica persona capace di farmi "scappare" da questa realtà del cazzo, l'unico che riesce a farmi stare veramente bene.

Ieri ho fatto tardi e stamattina non ho sentito la sveglia; mancano 20 minuti circa alla fine della prima ora, entrerò in seconda.

Quindi mi siedo su un muretto dietro scuola in modo che nessuno possa vedermi e inizio a fumare una sigaretta dietro l'altra.
È così che ho passato il tempo prima di entrare in classe.

La campanella è suonata, purtroppo mi tocca entrare.

Vedo Gee seduto al suo posto come al solito, che si tranquillizza non appena entro in classe.

"Ei buongiorno, mi hai fatto preoccupare sai?"
"Scusami tanto, è che non ho sentito la sveglia" gli rispondo; lui fa un sorriso timido e poi abbassa lo sguardo.

Mi siedo di fianco a lui. Riesco a sentire il suo profumo di lampone misto a tabacco che è così delicato e buono.

Vedo entrare il professore ed ecco che mi agito di nuovo. La scuola non fa altro che mettermi pressione e peggiorare la mia situazione.

Le mie gambe si muovono da sole e il mio cuore inizia a battere troppo velocemente.
Gerard se ne accorge e mette una mano sulla mia coscia per calmarmi.
Inizialmente funziona, ma la mia ansia è più forte di me.

Sto sudando.
Mi manca il fiato.
Non riesco a respirare.
Mi tornano in mente tutti gli insulti dei miei genitori rivolti a me.
Sono una delusione.
Porto le mani alla testa, sento che sto per esplodere.
Devo urlare.
Devo uscire da questo posto.
Mi alzo di scatto, corro in cortile e vado sotto un albero.
Mi accascio e metto la testa tra le ginocchia.
Tappo la mia bocca con la manica della felpa e inizio a urlare mentre le lacrime scorrono sul mio viso.

Vedo Gerard correre verso di me preoccupato.
"Cazzo Frank, cosa è successo...?"
"N-nulla è che la mia vita va tutta a puttane, ogni giorno sempre di più" gli dico con voce tremolante.
"Vieni qui" mi dice, e subito dopo mi abbraccia.
"Dimmi cosa c'è che non va"
"Ho fatto coming out con i miei genitori e hanno iniziato a insularmi e malmenarmi, provocandomi lividi e ferite su vari punti del corpo"
"Oh Frankie, non dargli ascolto...sei fottutamente perfetto. Per di più ricorda che io ti accetterò sempre".

Dopo aver pronunciato queste parole poggia le sue mani calde sul mio viso, si avvicina sempre di più e mi bacia.

Mi sento isolato da tutto. Il mio cuore va a mille, è come se intorno a me non esistesse nulla. Siamo solo noi due. Sento le nostre labbra sfiorarsi e la sua lingua calda contro la mia. Credo che sia la sensazione più bella che abbia mai provato.

Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e poi abbassando lo sguardo gli dico che ho paura di tornare a casa.
"Stai tranquillo, troveremo una soluzione. Se ti va puoi venire a stare da me temporaneamente, c'è abbastanza spazio" mi risponde.
"Seriamente?"
"Certo! Perché no"

Ancora una volta è riuscito a rasserenarmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 04, 2021 ⏰

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