Capitolo 11

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(Hawks pov)

Quando quel ragazzo è venuto a parlare con t/n, avevo già capito di che cosa voleva parlare, si vedeva da come si comportava.

Mentre si allontanavano verso un vicolo, non tolsi per un istante lo sguardo da loro.

Quando sparirono, presi il volo e mi misi sul tetto dell'edificio per ascoltare cosa stavano dicendo. Ero curioso.

I miei pensieri erano reali, il ragazzo su era dichiarato ma... t/n rispose che era innamorata già di qualcun'altro.

Prima che potessi ascoltare qualcosa di più mi ero seduto con le spalle appoggiata alla ringhiera.

Chi sarà questa persona che piace a t/n? Forse è il suo ex? No impossibile.

Il tempo passò e solo dopo pochi minuti mi accorsi che la ragazza era tornata nel punto di prima e si stava guardando in torno. Mi stava cercando.

Presi il volo e atterri dietro di lei.

Avvolsi le mie braccia intorno alla sua vita e dissi "Ti stavi preoccupando eh?" lei era come pietrificata allora accennai a un sorriso "H-h-h-hawks-san, che fai?"
disse lei girando leggermente la testa verso di me, era rossa fino alla punta dell'orecchio. La adoro.

Adesso che eravamo finalmente da soli presi coraggio, staccando involontariamente la presa intorno alla sua vita "ti va di venire a casa mia?" dissi.

All'inizio lei spalancò gli occhi per la proposta che gli ho appena fatto, ma dopo qualche secondo mi regalò uno dei sorrisi più belli che avessi mai visto e accettò.

Ero felice.

Ricambiai il sorriso, la presi in braccio a mo di sposa e lei avvolse le sue braccia intorno al mio collo, cosa che mi fece impazzire, e poi spiccai il volo verso casa mia.

(Skip time) (t/n pov)

Il tragitto verso casa di Hawks, nessuno dei due parlò.

Io mi godevo il panorama, il profilo del ragazzo, era stupendo.

Lui guardava solo avanti ma credo che si è accorto che lo stavo fissando, infatti fece un piccolo ghigno.

Quando finalmente possiamo i piedi sul suolo, dinanzi a noi si presenta un'enorme villa bianca.

Sbarrati gli occhi dallo stupore.

"Prego entra pure." Disse il ragazzo aprendo la porta d'ingresso.

La casa era enorme rispetto alla mia.

All'entrata, come prima stanza, c'è il salotto, con camino, divano il pelle nera, un tappeto bianco e un tavolino di vetro sopra, qualche quadro e piante.

"Se vuoi ti mostro la casa" disse il ragazzo con le mani nelle tasche del suo jeans nero. "va bene, sempre se non do fastidio".

Lui fece una piccola risatina, mise la mano dietro la mia schiena per darmi una piccola spinta. Il suo tocco mi fece rabbrividire e allora presi a camminare ed iniziare il tour della casa.

Dopo il salotto c'è una cucina molto normale.

"La casa è a due piani, vieni ti faccio strada" disse il ragazzo appoggiando di nuovo la sua grande mano sulla mia schiena per darmi una piccola spinta per camminare.

Arrivati al piano di sopra c'erano tante stanze, un bagno, una palestra per allenarsi, il balcone e la camera da letto, che al suo interno c'era altre due porte che portavano all'armadio enorme e al bagno personale.

La camera da letto era molto bella.

Un misto di colori tra nero, grigio e bianco.

"Ok abbiamo finito il piano di sopra. Ora c'è il giardino.

Quando meno te lo aspetti// (Hawks x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora