Non parlai del mio incontro con Pansy a nessuno, nemmeno a Draco, volevo aspettare ed essere sicura.
Il pomeriggio restai in camera con Astoria, così mi raccontò com'erano andati i primi due appuntamenti con il ragazzo Corvonero.
<Adesso ti racconto tutto: il primo appuntamento nel cortile della scuola, era notte quindi non c'era nessuno fuori. Abbiamo mangiato un po' di cibo preso dalle cucine, parlando un po' sai, per sciogliere il ghiaccio. Quando finimmo di cenare decidemmo di fare una piccola passeggiata, e per finire la serata in bellezza mi ha baciata!> Era molto emozionata di ciò, mi faceva piacere.
<Wow Astoria, sono davvero molto contenta per te! Ti vedo finalmente felice.>
Sorrise. <Tu invece, ti vedi con qualche ragazzo?> chiese incuriosita.
Questa non me l'aspettavo. Arrossii lievemente e scossi la testa con decisione.
<No, macché, altrimenti te lo direi.> Mentii.
Aggrottò la fronte e strinse leggermente gli occhi ma non disse niente, anzi, dopo qualche secondo si limitò a sorridere.
Alle 19:30 Astoria uscì dal dormitorio per recarsi a cena alla sala grande, mentre io restai in camera.
Alle 20:00 di quella stessa sera, come accordato con Pansy, uscii dalla mia stanza per andare in quella della ragazza, qualche porta più in fondo. Non dissi nulla ad Astoria, lei non sospettava niente e non volevo metterla in mezzo.
Bussai due volte, la porta cigolante si aprì e Pansy si trovava proprio di fronte a me, le labbra incurvate in un ampio sorriso, ancora non riuscivo a crederci.
<Ciao Pansy, come stai?>
<Bene tesoro! Tu?> rispose lei facendomi entrare nella sua grande stanza in fondo al corridoio del dormitorio femminile.
<Tutto bene.> dissi semplicemente cercando di rimanere distaccata.
Aveva un piccolo tavolino all'interno della stanza, ci sedemmo una di fronte all'altra e cominciammo a mangiare.
<Ieri sera stavo pensando a una cosa molto curiosa: noi due siamo partite male per via dei pregiudizi, ma possiamo sempre migliorare, non trovi? Io penso che noi due potremmo essere davvero buone amiche volendo.>
<Eh già.> non mi veniva nient'altro da dire, ma forse lei aveva ragione. Avrei dovuto crederle?
<Ti credo Pansy, dopotutto c'è sempre una seconda chance per tutti.> sorrise e mi abbracciò. Rimasi nuovamente stupita ma ricambiai l'abbraccio.
<Parliamo un po'... vediamo, c'è qualche ragazzo che ti piace?>
<Ehm.. no, nessuno.> Mentii. Strinse gli occhi per un momento, studiando attentamente la mia espressione.
<E tu?> Chiesi velocemente distogliendo lo sguardo dalla ragazza.
<Oh beh... come tutti sanno io amo Draco, quindi farei qualunque cosa per stare con lui... e mi metterei contro chiunque cerchi di rubarmelo in qualche modo. Comunque non c'è nessun tipo di problema, mi pare di capire, non è così?>
La cosa che desideravo più in questo momento era interrompere quella assurda conversazione, ma in che modo?<Tranquilla, non provo nulla per lui.> Mentii nuovamente, ma cominciai a sentire le mie guance bruciare, segno che stavo arrossendo. Dovevo cambiare argomento in fretta, o rischiavo di farmi scoprire, e io non volevo avere problemi con quella ragazza.
<Come va con la scuola?> chiesi esitante.
<Tutto bene. Ti va di bere qualcosa? - annuii - torno subito!>Si diresse verso la porta per poi tornare con una bottiglia di burrobirra in mano.
<È burrobirra. Te ne verso un po' dentro il bicchiere.>
Bevve un po', incitandomi a fare lo stesso. Aveva un ampio sorriso in faccia, così mi insospettii leggermente, ma poi pensai che era giusto che mi divertissi un po' e di lasciar stare quelle inutili paranoie.Afferrai il bicchiere e sorseggiai la bevanda. Era semplice burrobirra, non c'era alcun tipo di veleno all'interno.
<Bene, adesso sono sicura che mi dirai la verità. Allora, c'è qualcosa tra te e Draco?> Sorrise perfida, incrociando le braccia e appoggiandosi al tavolo, fissando intensamente la mia faccia, in attesa di una mia risposta sincera.Il primo istinto, naturalmente, fu quello di mentire, cosa che avrebbe fatto chiunque in una situazione come quella. Boccheggiai in cerca d'aria, e dopo pochi attimi di confusione tentai di dire un semplice "no", ma qualcosa me lo impediva. Dalla mia bocca non uscì alcun suono. Poi iniziai a parlare. Era come se in quell'istante non controllavo il mio cervello, le parole mi stavano uscendo dalla bocca come se non la controllassi, come se non fossi affatto cosciente in quel momento. Ci misi un attimo per capire cosa mi aveva dato da bere quella stronza. Veritaserum. Merda.
<Stiamo insieme. Ma non vogliamo farlo sapere a nessuno.> Dissi, non c'era modo di fermarmi.
Il suo sorriso malefico sparì in un attimo, lasciando spazio a un'ondata di rabbia che cominciò a trasparire nel suo viso.
<Quindi tu e Draco siete fidanzati. Rimedierò subito, non ti preoccupare. Scusami tanto.> Finse uno sguardo dispiaciuto.Tirò fuori dalla tasca la bacchetta, per poi puntarmela contro.
<Petrificus totalus!> Urlò, e in un attimo caddi a terra, ancora cosciente, ma incapace di muovermi. Cercai di dimenarmi per liberarmi, ma inutilmente. Ero pietrificata, e dovevo solo aspettare che qualcuno venisse a liberarmi.
<Buona notte April. Probabilmente questa sera non tornerò in camera.> Sorrise di nuovo in modo perfido, e capii subito le sue intenzioni. Non potevo permetterlo, ma allo stesso tempo non potevo fare nulla. Chiuse la porta a chiave ghignando. Chi avrebbe potuto trovarmi chiusa a chiave nella sua camera? Ero in un bel casino, ma ne sarei uscita vincitrice, e di questo ne ero certa.
PANSY POV'S
Avevo rubato al professor Piton la sua scorta di Veritaserum. Avevo già dei sospetti riguardo la relazione tra la mezzosangue e il mio amato Draco, e grazie a Daphne Greegrass, la mia unica complice, ero riuscita a recuperarlo, anche se lei non sapeva niente delle mie intenzioni con Draco. Le ho detto semplicemente che mi serviva per un esperimento proibito, e lei eccitata mi ha aiutato a infrangere le regole, povera ingenua. La sto solo usando naturalmente, ma quella sciocca non lo sa e non lo saprà mai. Avrei tanto voluto avere sua sorella Astoria dalla mia parte, ma è la migliore amica della mezzosangue e per questo non le dirò niente, e non le dirà niente nemmeno Daphne, è troppo fedele e leale alla mia amicizia e non si permetterebbe mai, anche perché non è a conoscenza del mio piano, che vede April e Draco come protagonisti.Mi diressi verso la camera di Draco, con un piano impresso in mente: far innamorare Draco di me, utilizzando il filtro d'amore più potente d'amore, l'amortentia, che avevo rubato insieme a Daphne. Arrivai al dormitorio maschile in poco tempo. Bussai alla porta della sua camera tre volte, e la porta si aprì lentamente, trovando la figura di Draco di fronte a me.
<Ehi Draco. Ti va di bere qualcosa?>
SPAZIO AUTRICE:
CHI L'AVREBBE MAI DETTO... SECONDO VOI QUALE SARÀ LA PROSSIMA MOSSA DI PANSY?
E IN CHE MODO SI LIBERERÀ APRIL? CHE COSA FARÀ DOPO?
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MINE - Draco Malfoy
FanfictionApril Granger, sorella di Hermione Granger, serpeverde, estroversa e testarda. Draco Malfoy, serpeverde, ricco, viziato e presuntuoso. Il due ragazzi si troveranno a condividere insieme molte situazioni piacevoli e non; potrà tra i due, acerrimi n...