Capitolo 13

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Ero a un passo dal raccontare tutto ad Astoria per sfogarmi, ma riflettendoci era meglio tenersi tutto dentro. Il giorno seguente sarei andata da Draco per parlargli.

E così feci.

Andai dritta al suo dormitorio per discutere, anche se questo peggiorò solo le cose:

<Draco... possiamo parlare?> domandai bussando.

Aprì la porta consentendomi di entrare. Era seduto sul letto mangiando una lucida mela verde.

<Che vuoi?>

<Che voglio? Hai dato un pugno a Cedric, gli hai quasi rotto il naso!> Sbraitai.

Continuò a fissarmi per qualche istante senza dire nulla: <Beh, vuoi una foto?> dissi sarcastica.

<Basta Granger, ti stai comportando in modo infantile!>

<Io qui sarei l'infantile?> uscii dalla sua stanza sbattendo la porta, non aveva senso litigare con lui.

Riflettendoci più tardi arrivai alla conclusione che era stata una cosa inutile litigarci, e andarci a parlare aveva solo peggiorato le cose. Purtroppo il giorno seguente confermò la mia teoria: infatti Draco non mi rivolgeva la parola, si mostrava freddo e cupo con tutti e quando mi avvicinavo si allontanava, come se la mia presenza lo irritasse.

Una mattina decisi che era ora di smetterla, di finirla con questa scemenza assurda.

<Adesso basta Malfoy!> gridai entrando di colpo nella sua stanza.

<Bussare è passato di moda?> chiese ironico.

<Smettila di ignorarmi, nemmeno i bambini dell'asilo si comportano così.>

<Asilo?> domandò aggrottando la fronte, con le sopracciglia leggermente incurvate.

<È una scuola babbana per bambini piccoli. Lascia stare.>

Sbuffò, poi ricominciò a parlare.

<Bene. Ma devi smetterla di frequentare Diggory.> disse semplicemente.

<Solo se tu prometti di smettere di frequentare altre ragazze!>

<Affare fatto.> sbuffò annoiato porgendomi la mano, che strinsi fiera e felice di aver finalmente ripreso la nostra relazione.

La sera seguente trovai un biglietto davanti alla mia camera.

"Incontriamoci davanti al dormitorio dei Serpeverde alle 21:30. D.M"

La sua firma. La firma di Draco.

Mi preparai per la cena, mi diressi nella sala grande piegando il biglietto e mettendolo in tasca.

Incontrai Astoria, che si sedette di fronte a me:

<Ehi April, scusa non c'ero nel dormitorio, ero uscita con Michael. A proposito: domani mattina ti racconto com'è andato il nostro secondo appuntamento, ti dico solo che sta andando molto bene.>
Era finalmente felice, non la vedevo così da molto tempo. Da una parte però mi sentivo come se avessi tradito la sua fiducia, le mentivo spesso e l'avrei fatto anche quella stessa sera.

Questa cosa di mentire alla mia migliore amica mi faceva stare male, ma ero costretta, non potevo dire a nessuno della nostra relazione, solo al mio amato diario, a cui raccontavo tutto e con i minimi dettagli, come se fosse Astoria.

Finii di cenare frettolosamente, speravo tanto di non dover sentire ciò che invece sentii.

<Dove stai andando così di fretta?> chiese Astoria tranquillamente, notando l'agitazione nei miei movimenti.

MINE - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora