Capitolo 20

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Eravamo tutti lì, accanto a Daphne Greengrass, in attesa di una risposta.

<Allora, che ti hanno detto?>
<Il professor Piton ha parlato con il professor Silente. Sono arrivati alla conclusione che espellermi non avrebbe avuto senso, dato che sono stata io ad aiutarvi a trovare gli oggetti rubati e ho smascherato Pansy. Mi hanno solo sospesa per 1 settimana. Pansy invece è stata espulsa, se ne andrà oggi pomeriggio, come me ma con una piccola differenza: io tornerò tra 1 settimana, mentre Pansy non tornerà più. È una vittoria ragazzi!>

Astoria, che era rimasta tutto il tempo ad ascoltare, a quelle ultime parole si fiondò tra le braccia della sorella.

<Adesso finalmente è tutto finito, l'unica cosa che resta è goderci il resto dell'anno!> Urlai saltellando dalla gioia. La terza e ultima prova del Torneo Tremaghi ci sarebbe stata il 24 giugno, quindi mancava ancora molto.

Ovviamente, come previsto, il giorno dopo Pansy lasciò per sempre la scuola.

<Non finisce qui: mezzosangue, Malfoy, Greengrass uno e due. Ricordatevi queste parole: vi conviene stare bene attenti, ci sarà una vendetta.> Furono proprio queste le ultime parole della ragazza prima di andarsene definitivamente. Inutile dire che ancora mi terrorizzava, ma sicuramente non glielo avrei mai dato a vedere. Astoria le rise in faccia divertita e Draco si limitò a sbuffare e fare una smorfia disgustata. Daphne lasciò la scuola per una settimana proprio come ci aveva detto.

<Lasciala perdere Draco.> Uscii dalla stanza insieme al ragazzo. Dopo l'interminabile lezione di pozioni domandai a Draco se avesse voglia di andare ad Hogsmeade quello stesso pomeriggio, solo io e lui, e ovviamente accettò.

<Sei pronto Draco?> Domandai al ragazzo bussando insistentemente alla porta della sua camera.
La porta si spalancò ed entrai, attendendo Draco che uscì dal bagno pochi istanti dopo. Inutile dirvi che rimasi a bocca aperta.
Draco aveva una camicia nera, una giacca aperta nera, pantaloni e scarpe dello stesso colore. I capelli biondi erano pieni di gel e pettinati a lungo. Per un attimo restai senza parole; esse non uscivano dalla mia bocca.

<Vuoi una foto?> Ridacchiò sarcasticamente.
<Oh... ehm, quanto gel ti sei messo nei capelli?> Sorrisi imbarazzata tentando di cambiare argomento. Le mie guance si tinsero di rosso, e speravo che non se ne accorgesse. Al contrario, prese il mio mento con l'indice e il pollice guardandomi negli occhi. Per qualche attimo ci fu un contatto visivo, poi lui fece un sorrisetto e spostò lo sguardo in alto.
<Ti imbarazzo?> Spalancai gli occhi. Eccome.
<Ma che dici Draco, dai andiamo.> Lo sentii sussurrare qualcosa che parve un "si certo."

Uscimmo dal castello fino a Hogsmeade. Essendo primavera, tutta la neve che si trovava nel paese nella stagione invernale era sparita. Al contrario, i raggi solari lo abbracciavano, le casette erano illuminate, contornate da piante e fiori. Le montagne intorno a Hogsmeade erano prive di neve, tutto sembrava così tranquillo, mi dava una sensazione di pace.

<Ti va una burrobirra?> Chiesi indicando con un dito il pub "I tre manici di scopa."
<Perché no! Andiamo.> Mi prese la mano ed entrammo.
Il pub era pieno di gente sedute nei piccoli tavolini. Come al solito ci accolse una donna alta, dall'aria amichevole e gentile, con i lunghi capelli biondi raccolti in una crocchia disordinata.
<Buon giorno Madama Rosmerta.> Salutai gentilmente, dando una leggera gomitata a Draco come per incitarlo a fare lo stesso.
<Buon giorno.> Disse pigramente, dopo qualche colpo di tosse.
<Salve ragazzi! Cosa vi porto?> Domandò posando un breve menù.
<Due burrobirre grazie.> Risposi con un allegro sorriso. La donna annuì e sparì dietro il bancone.

<Sempre molto educato eh Draco?> Dissi con sarcasmo.
Rise a bassa voce, beccandosi un calcio da sotto il tavolo.
<Ehi ehi calma scherzavo.> La mia espressione si addolcì subito e gli strinsi la mano affettuosamente.

Le nostre burrobirre arrivarono dopo qualche minuto.

<Era tantissimo che non ne bevevo una. Mi mancava.> Sussurrai sorseggiando la bevanda con gusto.
<Già. Da piccolo venivo spesso qui, ma sembrano secoli.> Era pensieroso.

<Hai scoperto quando ci sarà la prima prova?> Domandò lui fissando il soffitto.
<Il 24 giugno da ciò che mi è stato riferito.>
<E sai anche che tipo di prova sarà?>
<Oh, questo ancora non lo so. Quando vedrò Harry glielo chiederò.> A quel nome il suo sguardo passa in un millesimo di secondo dal soffitto ai miei occhi marroni. Adoro farlo ingelosire, era proprio ciò che volevo.
<Non mi interessa più saperlo.> Disse gelido, ma ero più che sicura di aver visto un mezzo sorriso.
<Ah no?> Ridacchiai sotto i baffi, e così fece lui.

I suoi occhi incontrarono i miei, ci guardammo intensamente. Il suo sguardo si posava sul mio, poi sulle mie labbra, poi sempre sul mio. A rompere quella magica atmosfera fu proprio lui.
<Ti sei sporcata con la burrobirra.> Sussurrò, indicando la mia faccia. Imbarazzatissima e rossa in viso, tentai di pulirmi strofinando la mia mano in tutto il volto in modo impacciato.
<Che stai facendo?> Domandò piegando la testa di lato. <Faccio io.> Con il dito mi pulì dove mi ero sporcata e se lo leccò con un leggero sorriso. Lo guardai ancora imbarazzata, poi si chinò verso il tavolo e mi baciò con delicatezza. Spostò le sue labbra al mio orecchio e morse delicatamente il lobo. <Sei così bella.> Sentii un brivido piacevole e le farfalle cominciarono a danzare nel mio stomaco. Cavolo, che bella sensazione. Era da tanto che non le sentivo.

<Non avrei mai pensato di scoprire questo lato così dolce di te, Draco.> Sussurrai prendendogli le mani.
<Devi conoscere tanti lati di me, piccola.> Rispose lui con un sorriso furbo sul volto.

Quel meraviglioso pomeriggio terminò e tornammo in sala grande, dove ad aspettarci fu Hermione. Non aveva la solita aria allegra, ma sembrava confusa e un po' triste.

<Ciao April. Possiamo parlare un momento?> Disse alzando le sopracciglia. Draco lasciò la stanza e si diresse verso i sotterranei.

Uscimmo dalla stanza anche noi, andammo nel corridoio per parlare.
<April, sarò diretta. Cosa c'è tra te e Malfoy?> Quella domanda mi spiazzò.
<C-che cosa? Non c'è niente tra me e Malf-
<Dimmelo, non puoi mentire a tua sorella.> Dichiarò, visibilmente offesa.

<Come l'hai scoperto?> Domandai con voce tremante.
<Si o no?> Ripetè con insistenza. Merda.
<Fanculo. Sì Hermione, stiamo insieme. Contenta?>
<Contenta? Contenta?! Non mi hai detto niente?! Da quanto tempo va avanti?>
<Da qualche mese...>
<Qualche mese? Perché non mi hai detto nulla?> Adesso sembrava addolcirsi di più, o forse era solo un impressione.
<Era meglio così Hermione. Tu dillo pure a Harry e Ron se vuoi, ma nessun altro chiaro? Ora devo andare.>

In quell'istante fece una cosa che non mi sarei mai aspettata: mi abbracciò. Uno di quegli abbracci speciali, che solo lei sapeva dare.

<Grazie per essere stata sincera con me. Ti perdono.> Sorrisi e ricambiò, avviandosi verso la sua stanza.

Hermione era talmente diversa da me, aveva un carattere così particolare che molte volte mi domandavo se fossi davvero sua sorella. Avevo molto poco in comune con lei in effetti, ma com'è che si dice nel mondo babbano? Il mondo è bello perché è vario.

SPAZIO AUTRICE: ADESSO ANCHE HERMIONE È VENUTA A CONOSCENZA DELLA LORO RELAZIONE, E PANSY È STATA ESPULSA (MENOMALE AGGIUNGEREI) SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO <3

MINE - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora