capitolo 5- celle dei lupacchiotti

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È mattina, per qualche giorno casa Salvatore non sarà disposta ad ospitarmi.Caccio le valigie da sotto il mio letto, e disordinatamente ci butto dentro una piccola parte dei miei vestiti.

Zia Freya è dietro di me, e anche senza guardarla è come se vedessi i suoi occhi cercare di farmi fuoco

Io: mi dispiace

Freya: non me lo sarei mai aspettata da te, credevo fossi "l'eroina della scuola".

Io: ho detto che mi dispiace

Freya: scusa Hope, è che mi faccio prendere dalla situazione. Non so fare il genitore, credo di essere stata scorbutica

Io: ti sbagli, tuo figlio avrà una madre modello. Severa al punto giusto direi

Fortunatamente la prendiamo sul ridere. Che questi giorni di nuovo a casa possano donarmi un po' di tranquillità per schiarirmi le idee.

Io: zio Kol è tornato a New Orleans?

Freya: si, solo e unicamente per te

Io: mi sento onorata..bene, io ho fatto

Keelin: disturbo?

Io: ei Keelin! Fatti abbracciare! Come sta il bimbo?

Keelin: tira colpi in ogni istante, non ci faccio nemmeno più caso

Io: accudirò il mio/mia cuginetto/cuginetta con il massimo dell'amore, e se deciderete di portarlo qui a studiare, fidatevi che questo è il posto migliore dove crescere un nuovo ibrido.

Freya: ci fidiamo di te.

Keelin: uh, mi sta chiamando Vincent, il pranzo sarà sicuramente pronto. Sbrighiamoci.

Più tardi
__________

Josie e Lizzie camminano per il corridoio con uno sguardo malizioso

Io: ei ragazze!

Josie sbuffa ed entra in un'aula con Lizzie

Freya: devi aver combinato un pasticcio

Io: zia, ti prego, lasciami andare a salutare le mie amiche

Freya: veloce

Poso le mie cose per terra e mi incammino verso le scale. Attraverso le celle dei lupetti, e finalmente..la cella dei mostri!

Io: pss! Kai?

Kai: Hope? Ancora tu?

Io: ti dispiace vedermi?

Kai: forse..che ci fai qui?

Io: sono venuta a portarti una cosa, sai..nel caso volessi parlarmi.

Apro lo zaino sulle mie spalle e caccio un libro

Io: sai cos'è?

Kai: si

Io: bene, allora..se vorrai parlarmi caccia il libro da sotto il tuo "cuscino" e scrivimi, risponderò subito

Kai: certo, ma come se senza una penna?

Io: giusto. Prendi la mia, a casa ne troverò un'altra. Ora vado. A martedì, Kai.

Kai: ciao tesoro

Salgo le scale senza essere sgamata. Cammino per il corridoio, prendo le mie cose e guardo Alaric con un'espressione delusa

Io: a presto, Scuola Salvatore

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