F o u r

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Theo non era in bagno quando Liam andò a farsi la doccia; e Theo non era in camera nemmeno quando Liam tornò, ma la sua parte era completamente pulita. E Liam ne era grato, anche se passò i venti minuti successivi a pulire il resto della camera e andò a prendere le lenzuola. Non era sicuro di cosa avrebbe detto a Theo se fosse stato lì. Non sapeva se le cose erano cambiate o no, perché odiava ancora Theo, davvero.

Anzi, forse, lo odiava ancora di più.

Tutto ciò che provava era un casino. Non riusciva a riordinare i pensieri né le emozioni. Da una parte, era shoccato da quello che era accaduto, dall'altra, pensava che forse una piccola parte di lui sapeva che sarebbe successo prima o poi. E un'altra parte era incazzata solo per averci pensato.

Era incazzato con se stesso, con Theo, e si stava già pentendo di quello che era successo. Lo rimpiangeva, troppo, perché non riusciva a togliersi dalla testa come fosse stato bello sentire Theo dentro di sé; quanto era bello il modo in cui si era aggrappato ai suoi fianchi e come gli aveva tirato i capelli. Ma allo stesso tempo, non lo rimpiangeva per niente.

Alla fine lasciò la sua stanza con il suo computer, i suoi libri e il suo compito da finire.

Non riusciva più a stare lì dentro.

Il problema è che non riusciva a concentrarsi sul suo saggio. Andò in libreria e cercò di iniziare ma continuò a fissare il documento di word, con le dita sospese sopra alla tastiera, con gli occhi vitrei. Ci provò, almeno. Passò circa un'ora a ricopiare le parole con estenuante lentezza, ma continuava a sbagliare a scrivere, saltava righe, dimenticava le parole. C'erano così tante parole sottolineate in rosso che decise di rinunciare, chiudendo il computer.

Mason e Corey non erano nella sala comune quando ci andò, così si mise lo zaino in spalla e si diresse verso camera loro.

La loro camera era vicino a quella di Liam, il che era il motivo per cui li aveva conosciuti. Il giorno dopo essersi trasferiti, la prima volta che Liam aveva avuto la stanza tutta per sè da quando Theo ci aveva messo piede, mentre stava disfacendo le valigie, qualcuno bussò alla porta. Andò ad aprire e un ragazzo si precipitò all'interno e si sedette sul suo letto, raccontando a Liam la storia della sua vita, mentre il suo amico era rimasto sulla porta guardandoli dispiaciuto e soddisfatto allo stesso tempo.

A quanto pare, o almeno questo è quello che gli aveva detto Corey in seguito, Liam era stato l'unico a far entrare Mason, il che è il motivo per il quale ora sono amici. Mason si era insinuato nella vita di Liam senza essere invitato, e si era portato dietro anche Corey. Non che a Liam dispiacesse. Essere diventato amico di quei due era probabilmente l'unica cosa eccitante che gli era successa da quando era arrivato.
Bè, lo era.

Era abbastanza sicuro che scopare con Theo era ora sulla lista.

Quando Liam arrivò alla loro camera aprì la porta. Avevano appeso fuori dalla porta una lavagnetta che Corey usava ossessivamente per far sapere alle persone se erano in camera, fuori dalla camera, o in camera ma non volevano essere disturbati. In quel momento Liam lesse 'Entrate!" con una faccina felice accanto.

Trovò entrambi sul letto di Mason e tra di loro c'era il cartone di una pizza. Corey era seduto a gambe incrociate, cercando di occupare meno spazio possibile. Mason invece era svalangato sul letto, sdraiato a pancia in giù mentre ingoiava una fetta di pizza. Il che era un' ottima rappresentazione delle loro personalità, onestamente.

"Fame?" chiese Corey, spingendo il cartone verso il lato del letto. "Prendi pure. Mia madre mi ha mandato dei soldi in più questa settimana."

Liam annuì silenziosamente e prese una fetta di pizza, togliendo le fette di salamino piccante prima di morderla. Non era più calda, ma era piena di formaggio e deliziosa comunque. Masticò e si sedette sul letto di Mason, prima di chiedere "Posso stare qua stanotte?"

Not Happening / ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora