notte

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Lo scroscio della pioggia rieccheggiava lungo il vialetto davanti casa mia.
Il cielo era di un profondo blu scuro e inghiottiva ogni cosa gli capitasse sotto tiro, nuvole incluse.
Un solo lampione ancora resisteva alla sua morsa e illuminava con la sua flebile fiammella i tuoi occhi smeraldo,  fari abbaglianti che fendevano le tenebre e pungevano avvelenando chiunque ne cadesse preda.
Scegliesti me, in quella notte senza luna, le lacrime del cielo si mescolavano alla la pioggia del tuo sguardo e sorridevi, Dio solo sa quanto ho amato il tuo sorriso.
Non ci furono parole, ne sussurri a disturbare il canto dei tetti e dell'asfalto sotto i colpi delle gocce.
Le mie mani si incrociavano coi tuoi capelli neri, più scuri della notte, e di nuovo il fiato mi si mozzò,
Le gambe si irrigidirono
E la pelle si inarcò,

Sarà stata la notte o forse la pioggia ma dentro di me sapevo che mai prima di allora avevo baciato davvero,

mai prima di allora avevo amato davvero.

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