istantanee

equilibria

Non ero felice.
Ed è strano perché avevo tutto quello che un ragazzo può desiderare.
Ragazze ne avevo quante ne volevo... una più bella dell'altra...cos'è che non andava?
Una strana sensazione di malessere interiore mi aveva afferrato e non sembrava avere alcuna intensione di lasciarmi...
È difficile da esprimere ma mi sentivo...incompleto
Si ecco incompleto è la parola giusta,
Solo una metà di un qualcosa di molto più grande, di molto più forte,
E forse molto più bello.
Girovagavo per le vie della città con occhi spenti e il sorriso sempre più freddo,
Distaccato
Assente
Lo specchio dipingeva il volto di un estraneo, non potevo essere io quell'uomo, no...io ero...io ero diverso un tempo,
Ero vivo! Entusiasta di tutto quello che avevo e sempre pieno di allegria.
Quello nel quadro non potevo essere io...
Quell'essere aveva perso ogni interesse, aveva represso ogni sentimento,
Aveva dimenticato il sapore delle lacrime.
Nessuno lo aveva notato,
Perché lui era bravo,
Si... era diventato bravissimo a mentire,
La sua maschera era perfetta in ogni dettaglio.
Eppure nel profondo sapeva che il suo vaso stava per cadere,
Stava raggiungendo il limite dell'equilibrio.
Mancava poco e poi finalmente si sarebbe frantumato, cocci deformi, ecco cosa ne sarebbe rimasto...
Fu proprio allora che arrivasti tu:
Nel preciso istante in cui raggiunsi il limite,
Tutto era sospeso
Si bloccarono le lancette
Il vento smise di soffiare
Era tutto cosi irrealmente immobile.
Apristi la porta di quel caffè e mi piombasti addosso.
Tutti i tuoi fogli volarono in aria e subito ci ritrovammo a terra.
Non mi ero mai fatto così male prima eppure scoppiai in una fragorosa risata!
Tu ancora confusa e stordita mi guardasti e non riuscisti a trattenerti.
Riddemmo per ore sdraiati davanti la porta di quel caffè e di sicuro ci presero per pazzi.
Tutto era tornato
Più forte e più intenso di prima.
Sarei rimasto li per l'eternità a stringerti fra le braccia.
Eravamo le persone più felici del mondo
Avevamo ritrovato il nostro equilibrio