Era un martedì pomeriggio,
O un venerdì mattina...
Al momento mi sfugge ma doveva essere stata sicuramente una splendida giornata, il sole splendeva e il cielo era limpido...
Bhe forse c'era qualche nuvola ma questo non ha importanza
Era il momento ideale per un bella gita in barca sul laghetto dietro la pineta, vicino alla casa di una di quelle vecchie zie di cui si dimentica facilmente il nome ma a cui resti sempre un po legato. Quella casa dove trascorrervi le tue allegre e monotone estati ormai cadeva a pezzi e per raggiungere "l'addormentata", cosi chiamavi la tua •nave•, io quasi mi tagliavo un braccio.
Detto ciò, non so bene come ci rirovammo a galleggiare solcando acque ormai dimenticate.
Non si vedevano esseri umani per chilometri ma non si può certo dire che mancasse vita.
Il profumo degli alberi si imponeva presuntuoso nelle narici senza mai demordere,
Mille erano i suoni di quell'orchestra,
Suonava solo per noi.
Fu una frazione di secondo,
Non ebbi neanche il tempo di avere paura.
Improvvisamente il mondo era al contrario
Il sopra aveva rubato il posto al sotto
Il quale per vendetta al torto subito lo ricambiò con la stessa moneta.
È incredibilmente facile perdere l'equilibrio quando la tua carrozza risponde all'invito di un ballo.
L'addormenta, forse per riposare più comodamente, aveva cambiato fianco e noi ci ritrovammo le pupille sciacquate e rinfrescate.
Sfortunatamente Non riuscivamo più a risalire il quale non è molto vantaggioso se si vuol continuare ad ascoltare il canto dei merli.
Devo ammetterlo, l'ansia stava per bussare alla mia porta.
I nostri sguardi si incrociavano in cerca di risposte a domande che non potevamo pronunciare
Il fiato mancava sempre più
E sempre più i polmoni bramavano ossigeno.
Basta
Non ne potevo più
C'era quasi un filo di rabbia nei miei pensieri.
"Ora voglio respirare"
E cosi feci...
O almeno ci provai.
Chiusi gli occhi
Spalancai la bocca e finalmente il torace si dilatò come fa una mongolfiera ad ogni boccone di fuoco.
Una sensazione meravigliosa
Non riuscivo a staccarmi quel sorriso da babbeo dalle labbra.
Euforia
Forse è questo il termine giusto
O forse no
Magari ci sono centinaia di altri bei vocaboli che sicuramente descrivono meglio quella emozione
Ma non me ne vogliano i lettori
Al momento sono fuori dal recinto della mia mente.
Solo una cosa non riesco a ricordare...
L'intervallo di tempo che va dall'euforia alla stanza d'ospedale in cui mi ritrovai appena riaperto gli occhi.. davvero mi sfugge ma so con certezza che tu lo sapevi
Oh se lo sapevi
E questo tuo sapere ti ha fatto ridere e non poco...
Credo che passeranno ancora parecchi martedì ( o venerdì ) prima che io ritorni a far visita alla bella addormentata...
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istantanee
Randomnon è una storia. le storie descrivono periodi lunghi, descrivono persone, questi sono istanti... momenti imbottigliati, emozioni sussurrate al vento. appartenute un tempo a due amanti che le hanno vissute intensamente e mai dimenticate. P.S. un...