Kiss Me ♡completo ♡

capito uno

Lord Ashian Halensi era un uomo di ventiquattro anni... a dire il vero era una fata di ventiquattro anni. Come tutte le fate il suo aspetto fisico era bello e asciutto, ma al contrario delle altre fate i suoi capelli non erano biondo, ma di un bellissimo nero con riflessi blu e i suoi occhi di un bel blu inchiostro. Colori molto inusuali per le fate, ma anche con quell'aspetto era molto popolare. Lord Ashian era il fratello gemello del re delle fate, ma erano decisamente diversi, capelli biondi e lunghi, occhi azzurri e sposato con due mogli e tre figli e presto sarebbe arrivato il quarto.
Ad Ashian non interessano le questioni del regno quindi quando suo padre aveva detto che il prossimo re sarebbe stato Shiran era stato un sollievo per lui. Ashian aveva altri progetti per la sua vita e all'età di sedici anni aveva lasciato il palazzo reale per andare a vivere da solo e trovare lavoro presso il teatro. Amava il teatro, oltre alle lezioni di scherma, tiro con l'arco, equitazione andava a lezione di recitazione. Lady Eles e lord Arder non erano poi così sorpresi che loro figlio desiderasse in tutti i modi di scappare da quelle che per il ragazzo erano solo prigioni dorate e quando disse loro che lui andava via per fare l'attore non l'avevano fermato.
All'età di diciassette anni il giovane debuttò come attore principale della prima compagnia del teatro Lands. L'unica differenza tra la prima compagnia e la seconda era solo la settimana di riposo. Quando la prima compagnia si esibiva, la seconda si riposava. Entrambe le due compagnie avevano i loro attori principali e lord Ashian era il protagonista maschile principale, mentre Lonjn era il protagonista principale femminile. Nessuna donna era ammessa nella compagnia visto che il proprietario del teatro Lands era un misogeno senza speranze, fatta eccezione per le sarte nessuna donna si azzardava a lavorare in quel teatro. Ashian e Lonjn passavano molto tempo insieme per studiare le battute, alcune volte uscivano o giocavano a carte, ma non potevano certo definirsi una coppia, ma con il passare del tempo lord Ashian era sempre più attratto da Lonjn, forse per il suo aspetto delicato in viso, ma ad Ashian piaceva tanto da andare da un maestro orefice e farsi creare un'anello di fidanzamento. Il giorno in cui si decise di confessargli il suo amore... Lonjn gli chiese di festeggiare con lui, presto sarebbe diventato padre... Ashian si congratulò e non disse nulla, ma il suo cuore si spezzò.
Piano piano i suoi sentimenti diventarono negativi, per non causare ulteriori problemi decise di prendere una pausa dal teatro, ma ben presto il suo animo mutò. Lord Ashian non era più una fata... Lord Ashian era una fata nera i fiori al suo passaggio sfiorivano e in un secondo morivano completamente. Questo portò il giovane ad isolarsi e i suoi familiari e persino le cognate e i nipoti erano preoccupati per lui. Era molto raro vedere Ashian fare visita ai suoi genitori o partecipare alle varie feste. Nessuno degli estranei conosceva il motivo del suo animo così cupo solo i suoi familiari, i suoi genitori insistevano affinché il giovane accettasse di buon grado il suo fidanzamento combinato, ma lord Ashian era contrario a questo tipo di cose e si rifiutava completamente di sentire parlare di questo fidanzato.
-Ho bisogno di un favore!- ammise Shiran appena entrò nella stanza.
- Scordatelo!- rispose Ashian senza nessuna esitazione.
- Se non sai quello che ti devo dire- protestò il fratello sedendosi alla poltrona del salotto.
- Non sono interessato, grazie, li c'è la porta.- disse Ashian senza guardare il fratello.
- Come sei freddo.... brrr...- lo prese in giro. - Non senti aria viziata, perché non apri le finestre, fuori e una bella giornata potresti fare una passeggiata. - Shiran guardò il fratello mentre apriva la finestra e suo fratello fingeva di leggere. - Se continui in questo modo finirai anche di essere una fata nera... - ma non ebbe risposta. - Quando hai comprato questa villetta mi era molto piaciuta per il giardino pieno di tulipani rossi e bianchi, ora non cresce più un filo d'erba. - disse con tristezza Shiran.
- Cosa vuoi?- chiese Ashian alterato sapeva bene in che situazione si trattava e non desidera parlarne con il fratello.
- Nel giardino della villa umana che si trova vicino al confine tra il loro territorio e il nostro... Da qualche anno un folletto sta creando confusione nel giardino.- disse Shiran seriamente - I fiori non hanno riposo che sia estate o inverno i fiori sono sempre in fiore, tulipani, gigli, crisantemi, fresie e le rose sono in fiore tutto l'anno.- lo informò.
Ciò che stava dicendo Shiran era molto grave... Un momento...
- Un folletto... - disse Ashian turbato - I folletti non fanno fiorire i fiori, da sempre la loro natura e di occuparsi degli alberi! - esclamò Ashian turbato.
- Bella risposta, ma il folletto e per metà anche una fata e da ciò che si è riuscito a scoprire deve essere un ancora piccolo. Gli alberi e i fiori lo adorano, non troverai nessun fiore ad aiutarti. - disse Shiran.
Ashian rimase confuso ancora una vota.
- Mi stai dicendo che devo andare in un giardino umano a sculacciare un folletto? - domandò Ashian.
- Sì, nessun folletto riesce a trovarlo e tutte le fate che ho mandato non riescono a catturarlo. - fece una pausa - Oltretutto la villa è abituata da umani - disse Shiran con un sorriso.
Il re si avviò alla porta. Era riuscito ad attirare l'attenzione del fratello, ora non restava altro che attendere che Ashian trovasse il folletto.
- Fratello, sai che ti vogliamo bene, ma cerca di riprenderti non puoi continuare così, ci sono tanti ragazzi che vorrebbero stare al tuo fianco... il figlio di lady Cora e di lord Carlos sarebbe perfetto e se cambi opinione ci sono le gemelle Filo e Mena. Pensaci! - disse andando via.
Ashian non era minimamente interessato a fare la corte ad una donna, fin da ragazzo non era minimamente attratto dalle donne, non che fosse un misogeno, ma il mondo femminile non aveva nulla che gli interessasse. Ciò che cercava era un uomo non solo di bell'aspetto, ma anche gentile, ma non tanto da stare sottomesso. Questo poteva attendere. Ora aveva un compito da eseguire e già sapeva come attirare l'attenzione di un piccolo folletto birichino, i folletti erano creature molto curiose e poi nessuno lo avrebbe fermato da dargli delle sonore sculacciate.