•Agrimonia•M.YG.~K.TH.

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La situazione andava peggiorando, c'erano giorni in cui Jimin non voleva neanche alzarsi dal letto, altri in cui se lo faceva non usciva comunque di casa. Le assenze a scuola si accumulavano e Yoongi tentava in tutti i modi di stargli vicino, studiava di notte per poter passare più tempo insieme di giorno, gli portava sempre qualcosa di dolce o dei fiori, e quando era consapevole che era decisamente una giornata no, semplicemente si stendeva affianco a lui e lo stringeva a sé, in uno di quegli abbracci che ti tolgono il respiro ma allo stesso tempo ti tengono fermo a terra. Le visite in ospedale aumentarono, i fogli con le analisi si accumulavano e le risposte dei medici erano sempre più demoralizzanti.
La prima volta che Yoongi riuscì a portare Jimin fuori fu per andare ad un luna park, il giorno prima erano stati in ospedale ed erano tornati come sempre con carte inchiostrate e umore a terra. Ma c'era una piccola speranza finalmente, una possibilità, anche se minima e costituita da alti rischi e tempi molto lunghi. Durante la giornata Yoongi tentò di far svagare il più possibile il proprio fidanzato, gli comprò lo zucchero filato, vinse un peluche per lui e tento in ogni modo di far rimanere il sorriso sulle sue labbra. Al ritorno a casa lo accompagnò fino in camera, giusto per assicurarsi che non si sentisse male ne nulla, ma fini solo con un litigio. Jimin ci aveva pensato durante la notte precedente, e anche durante le ore trascorse con lui, ed era arrivato alla conclusione che non voleva accettare le cure. Yoongi si infuriò, chi non lo farebbe? Gli urlò che era un'egoista con le lacrime agli occhi e il cuore a pezzi, poi corse via da quella casa, rifugiandosi nella propria e non uscendo per giorni.