LXXI- Al sicuro

326 21 18
                                    

Marika's pov
Durante gli allenamenti ho continuato a sentirmi osservata, più volte mi sono girata in direzione di Victor e quasi sempre l'ho trovato ad osservarmi.
Quegli occhi felini puntati addosso, a differenza delle altre volte mi fanno sentire osservata non amata come succede solitamente quando lui mi guarda.
Devo ammettere che questa cosa mi mette un po' di ansia, mi manca potermi allenare, ridere e sorridere con Victor che fa le facce buffe per prendere in giro i nostri compagni.
Così come mi manca sbagliare apposta i passaggi solo per infastidirlo, odia fare il raccattapalle.
Semplicemente mi manca lui.

Nonostante tutto, ora non posso permettermi di fare pazzie, non posso andare da lui e saltargli in braccio, se lo facessi rovinerei tutto.
Mi sono rimessa con Quentin per proteggere Victor non posso permettermi di fare passi falsi.

Anche se, devo ammetterlo, ultimamente il rosa si è calmato, sembra più tranquillo, meno fissato sull'idea di dover distruggere Victor, il fratello, il calcio...
Sembra la stessa persona che ho conosciuto anni fa, lo stesso con cui mi divertivo a giocare da piccola, lo stesso di cui mi ero innamorata.

-Oi, terra chiama Marika- mi giro appena sento la voce che mi chiama scoprendo che appartiene alla mia amica Rei
-Dimmi- rispondo
-Ma quale onore mi degni della tua attenzione, ma grazie. Sono dieci minuti che ti chiamo idiota, gli allenamenti sono finiti e quella caramella andata a male continua imperterrito a stare come uno stoccafisso in panchina aspettandoti- inizia a blaterare con le mani sui fianchi, mi fa ridere sembra una vecchia pettegola
-La smetti di chiamarlo caramella andata a male e poi lo so dobbiamo fare una cosa insieme per questo è li, aiutami a far sparire la squadra dal campo mi serve vuoto- ridacchio andando verso la panchina

Mentre Rei caccia la squadra dal campo io saluto il mio ragazzo dandogli un bacio sulle labbra.

-Pronta a perdere?- domanda il ragazzo mettendosi i guanti e andando in porta
-Dovrei farla io a te questa domanda- rispondo prendendo palla e iniziando a palleggiare
-Bene iniziamo c'è solo una regola: niente super tecniche e niente spiriti guerrieri- dice lui battendo i guanti uno sull'altro
-Perfetto, non aspettavo altro- blocco la palla a terra e tiro inizialmente anche abbastanza piano verso la porta  

Continuiamo così finché di comune accordo non decidiamo che è meglio smettere anche perché non facciamo altro che pareggiare. Appena uno dei due finisce in vantaggio l'altro recupera e la storia si ripete all'infinito.

Alla fine quando ci fermiamo, ci salutiamo davanti alla scuola e ognuno va a per la propria strada.

Victor mi riaccompagnava sempre a casa.

Victor's pov
Dopo gli allenamenti Rei ci caccia letteralmente, la cosa che mi da fastidio è che Marika rimane in campo con quel fantoccio.

Faccio per andarmene ma mentre sono fuori dal cancello li sento ridere e la mia curiosità ha la meglio.
Mi metto fuori dalla scuola e li osservo Marika calcia la palla cercando di fare goal e quel coso è in porta.

Quindi è un portiere, buono a sapersi.

Continuano per un po' Quentin sembra quasi normale e non il pazzo pervertito il quale è.
Rimango tutto il tempo a guardarli, o meglio guardo la rossa non perderei tempo a bruciarmi i bulbi oculari con uno zucchero filato odioso.

I suoi capelli alla luce tenue del sole vicino al tramonto prendono luminosità, sembrano delle fiamme ardenti, il vento li scompiglia e sembrano davvero un fuoco che danza.
I suoi occhi sono luminosi come sempre ma non tanto come quando ero io ad allenarmi con lei, o forse sono solo io che mi convinco di questo, lei è li che ride e si diverte con un altro e io sono qui a fissarla e ad immaginarmi cosa possa passarle per la mente sperando di poter essere uno dei punti fissi nella sua testa.

Dopo una mezz'ora smettono e si dirigono verso il cancello, quindi verso di me, mi sposto per non farmi scoprire, si salutano e lui mette la sue sporche mani sui fianchi perfetti della ragazza che amo.
Una volta salutati prendono strade separate.

Non so se essere contento che si siano separati o essere incazzato con lui perché l'ha lasciata tornare a casa da sola con il buio.
Io non l'ho mai lasciata tornare da sola nemmeno se c'era ancora alto in cielo il sole ad illuminare la strada e ovviamente non lo faccio nemmeno ora, la seguo per assicurarmi che arrivi a casa sana e salva.

Mi sento uno stalker ma non smetto di tenerla d'occhio finché non la vedo entrare e so per certo che a casa sua c'è il padre che può proteggerla.
In fondo la amo e voglio solo saperla al sicuro.

A quel punto me ne torno a casa anche io.






_______________________
Ei puzzole ancora nessuno ha indovinato la citazione dello scorso capitolo......... fatevi una cultura ragazzi per piacere.

Comunque siamo a +26 mila letture e io non sto affatto piangendo, ho solo Victor negli occhi.
Vi amo.

Beh non ho molto da dire se non PREPARATEVI AL DRAMA.

Sonia stronza lo so ma mi amate anche per questo.

Ci vediamo al prossimo capitolo, non so quando di preciso ma settimana prossima (sto finendo i capitoli e non riesco a tenere tre aggiornamenti a settimana)

I love you❤️

Amore Tra Ex ImperialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora