XXII- L'incontro

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Marika's pov
Oggi dopo le lezioni incontrerò il fratello di Victor, spero di piacergli, ho notato l'espressione che aveva Vic mentre mi parlava di lui, deve volergli davvero molto bene e non sarebbe il massimo avere tuo fratello e la tua ragazza in perenne conflitto perché non si piacciono.

Mi preparo per bene cercando di essere il più elegante possibile senza strafare dato che prima dovrò andare a scuola
Decido di indossare una sorta di abito nero a maniche corte con una cintura bianca con scritto Love, si lo so è una cosa molto trash ma era compreso nell'abito quindi.

Verso le otto meno un quarto esco di casa e vado verso la scuola

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Verso le otto meno un quarto esco di casa e vado verso la scuola.
Passiamo le fantastiche ed emozionanti ore di scuola ad imparare nuove cose necessarie per poter vivere più felici, tipo sapere che la Mesopotamia è una zona fertile grazie al Tigri e all'Eufrate, e poi a fine giornata incontro Victor al cancello d'ingresso e insieme andiamo a prendere qualcosa per pranzo per poi dirigerci verso l'ospedale.

-Stai benissimo con quel vestito- mi dice facendomi arrossire un po'
-Grazie, volevo fare colpo su tuo fratello- ammetto torturandomi le mani
-Stiamo insieme da quattro giorni e già mi vuoi tradire? Con mio fratello poi. Sei troppo crudele- si finge offeso
-Ma non in quel senso idiota- gli tirò un pugno delicato sul braccio

Grazie a questa battuta idiota che ha fatto l'ansia che avevo è sparita, arrivati all'edificio entriamo nell'ascensore che inizia a salire verso il piano che dobbiamo raggiungere

-Senti Marika, a mio fratello non ho detto nulla della storia con il quinto settore quindi potresti gentilmente non accennare al discorso e fingere di non essere d'accordo con il loro modo di pensare?- c'è una cosa che ho notato da questa sua domanda, ha detto "loro" invece che "nostro", ciò vuol dire che lui si è tirato fuori da quest'affermazione

Victor's pov
-Ok, non preoccuparti, non dirò nulla. Posso chiederti perché non gliene hai parlato?- domanda
-Lui amava il calcio e non approverebbe affatto quello che sto facendo, ancora di più non approverebbe il fatto che lo sto facendo per pagare la sua operazione- le rispondo sinceramente

-Siamo arrivati, qual è la stanza?- esce dall'ascensore che ha appena raggiunto il secondo piano
-Quella li- indico la porta dietro la quale si trova mio fratello

-Vieni andiamo- la prendo per mano e la accompagno all porta quando la vedo titubare, probabilmente in ansia.

Busso alla porta e lo sento rispondermi "avanti" al che apro la porta ed entriamo prima io poi subito dietro di me la ragazza che mi sta tenendo ancora la mano

-Ciao Vlad, guarda chi ti ho portato- saluto mio fratello
-Ciao Vic, tu devi essere Marika, piacere di conoscerti- si avvicina a noi porgendo la mano alla ragazza -Victor mi ha parlato molto di te-

Lei ricambia il saluto stringendogli la mano

-Marika lui è Vladimir mio fratello, Vlad lei è Marika la mia ragazza- presento i due

-Marika come?- domanda Vladimir
Domanda tabù, speravo che non lo chiedesse ci saremmo risparmiati una quasi discussione ma ormai
Vedendomi titubare risponde la ragazza al mio posto
-Zabel, Marika Zabel-

Lui guarda un po' sospettoso prima me poi la ragazza al mio fianco
-Zabel dici, per caso hai qualche parentela con Alex Zabel, il grande imperatore?- ti prego Marika attenta a come rispondi, devi sembrare naturale
-Si sono sua figlia- sorride lei, ma è una folle, menomale che doveva evitare il discorso
-E tu... insomma sei d'accordo con quello che fa?- domanda scettico
-Diciamo che io e mio padre non abbiamo proprio un buon rapporto, non parliamo quasi mai e quando succede non facciamo altro che litigare. Secondo me dovremmo poter giocare tutti liberamente il problema è che è impossibile contrattare o far capire certe cose a mio padre, quello che dice lui è legge e tutto il resto non conta- ridacchia lei

Date a questa donna un nobel come miglior attrice del Giappone

-Oh capisco, beh mi dispiace, spero che almeno con Victor tu possa giocare come si deve- sorride comprensivo lui

Passiamo il resto del pomeriggio a chiacchierare, solo noi tre.

Devo dire che quei due vanno molto d'accordo e ne sono molto felice.

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